Avevamo cercato di invitare al nostro convegno EDIPI di Treviso
anche Scarlett Johansson, ma la difficoltà di contattare l’attrice
testimonial dell’azienda israeliana che produce il SodaStream ci ha
fatto desistere. Comunque io ho già ordinato un kit per la
preparazione dell’acqua dal rivenditore più vicino  www.sodastream.it,

come segno di solidarietà contro questo
subdolo boicottaggio contro i prodotti israeliani (I.B.)

 

Bevete acqua israeliana di Giulio Meotti

 

Servono gesti significativi. Come quando in risposta al boicottaggio degli atenei israeliani da parte di docenti, medici, giornalisti, architetti e anglicani di Gran Bretagna, il premio Nobel della fisica, Steven Weinberg, rispedì al mittente l’invito per una conferenza all’Imperial College di Londra. Adesso è il momento di acquistare e sostenere prodotti della Sodastream. Non per fare un favore a un’azienda lanciatissima sul mercato. Ma per rispondere al boicottaggio antiebraico appena sbarcato in Italia (sul Foglio si racconta di come a Trieste l’azienda israeliana, per fare un esempio, abbia perso mercato a causa di una efficace campagna antisraeliana). Questi dementi antisraeliani hanno boicottato persino il pompelmo israeliano, sebbene la frutta che viene da Israele e che troviamo nei nostri supermercati sia per la maggior parte raccolta da arabi palestinesi che si recano attraverso i valichi in Israele per lavorare. C’è diritto al dissenso, ma il boicottaggio, l’intolleranza dei simboli e del sangue, il rogo delle bandiere, ci porta a un livello di rottura delle convenzioni polemiche, e di odio, che non devono essere sopportate. Il gran rifiuto di Scarlett Johansson vale molto di più dell’indignazione di un grillino d’accatto. Bevete dunque acqua israeliana. Io ho già ordinato un kit della Sodastream al rivenditore più vicino.

 

Articolo tratto da Il Foglio