Riportiamo un articolo di Robert W. Nicholson da mosaicmagazin.com,
ripreso anche dallo Jerusalem Post che cerca di mettere a fuoco
l’atteggiamento variegato degli israeliani nei confronti dei sionisti
cristiani e gli evangelici pro-Israele in genere.


Nel momento in cui lo stato d’ Israele giace sotto la minaccia jihadista
dell’Islam e sotto un assalto ideologico e diplomatico dei ministeri
degli esteri di moòti stati, di organizzazioni internazionali, chiese, università e sotto l’attacco di
opinioni occidentali antisioniste, alcuni cristiani si manifestano come sionisti;

Inoltre quando anche alcuni ebrei della diaspora

sembrano  essere sempre più disincantati e delusi dalla causa sionista,
milioni di cristiani evangelici continuano senza vergogna , sinceramente
e coraggiosamente la loro difesa dello Stao e del popolo ebraico.

 

Questo è un fatto sorprendente, la realtà di un vibrante sionismo cristiano
dovrebbe incoraggiare una risposta positiva da parte degli ebrei
“assediati” su tutti i fronti: invece sembra causare un grave disagio specialmente tra gli ebrei
liberali.

Quest’ultimi dimostrano stanchezza e diffidenza per motivazioni religiose, considerando gli
evangelici come generalmente troppo conservatori nelle loro prospettive
generali sul mondo; questi ebrei accettano il sosteggno offerto con una
certa mancanza di entusiasmo oppure attivamente mettono in guardia i loro
“fratelli ebrei” dall’accettare alcunchè.

Per troppi di loro qualsiasi forma di “allineamento ” o ” collaborazione “
con gli evangelici, anche se per ragioni puramente tattiche è visto come
“disgustoso “

Pochissimi hanno cercato di penetrare e/o capire il mondo evangelico.

Questo atteggiamento per molte ragioni è un peccato e anche un grave errore tattico
poichè la realtà è che oggi il sionismo cristiano non puo essere dato per
scontato o motivato da convenienze.

Inoltre è da considerare che non tutti gli evangelici sostengono Israele e secondariamente c’è un altro elemento increscioso e ancora più grave rappresentato dal fatto che una minoranza crescente all’interno del mondo evangelico vede lo Stato Ebraico, nel migliore dei casi, come tollerabile e nel peggiore dei casi, come totalmente immorale: uno Stato che invece di essere sostenuto per ragioni bibliche dovrebbe, proprio per le stesse ragioni, esser ostacolato e combattuto.