RESOCONTO MENSILE – MARZO 2014

Nel momento in cui Israele è sempre più osteggiato, sia dalla chiesa
cristiana sia dalla comunità internazionale, è facile scoraggiarsi o
reagire troppo. La nostra strategia è quella di essere attivi a favore
di Israele. Vogliate leggere riguardo alle nostre attività più recenti
per raggiungere i governi delle nazioni con un messaggio positivo sullo
stato d’Israele e sul popolo ebraico.

La diplomazia discreta di ECI si procura nuovi amici alle Nazioni Unite

NYC Febr-Mar 2014New York – Le attività di ECI all’ONU cominciano a
produrre dei risultati e la cerchia di nuove amicizie continua a
crescere. Nell’ultima settimana di febbraio una delegazione di ECI, con
*Gregory Lafitte* e *Tomas Sandell*, si è incontrata con più di dieci
nuovi diplomatici dell’ONU a New York (nella foto la delegazione con
l’ambasciatore croato *Vladimir Drobnjak*). In questi incontri ECI ha
spiegato cosa c’è dietro una proposta di una risoluzione dell’ONU per il
riconoscimento ufficiale delle festività ebraiche. Un ambasciatore ha
elogiato la diplomazia discreta di ECI definendola come “il modo
migliore per aggiungere amici ad Israele”.

Mentre il numero di paesi che sono apertamente disposti a sostenere
Israele nel conflitto con gli arabi rimane piccolo, un sempre più
numeroso numero di nazioni vuole relazionare con Israele su altre
questioni. La recente risoluzione dell’ONU “Imprenditorialità per lo
Sviluppo” ne è un buon esempio, dato che 130 nazioni hanno votato a
favore di questa iniziativa israeliana, semplicemente perché era sensata.

Tra queste vi sono molte nazioni che sono stanche del conflitto e che
desiderano avvicinarsi maggiormente ad Israele, ma non sanno come farlo.
Qui è dove il lavoro di ECI entra in gioco, in quanto organizzazione non
ebraica, aiutando ad incoraggiare il sostegno ad Israele e procurando
una base per le nazioni che vogliono farlo. Espandendo il gruppo di
nazioni amiche, ECI è anche in grado di mostrare il conflitto sotto una
nuova luce.
Per ECI è estremamente importante essere rilevante al più alto livello
politico e riteniamo un privilegio l’avere delle porte aperte per il
nostro lavoro alle Nazioni Unite di New York e all’Unione Europea di
Bruxelles. Questo è un lavoro che non possiamo trascurare poiché le
nazioni sono costantemente sotto pressione affinché cedano alle
richieste dei nemici di Israele. La nostra visione è quella di fornire
una voce cristiana che possa essere intesa dai ministri e dai
diplomatici di ogni nazione. Grazie per averci dato modo di parlare in
queste due capitali mondiali.

Sandell presenta ECI in un incontro speciale col presidente Barroso

BarrosoBruxelles – Non è cosa di tutti i giorni poter parlare di ECI col
presidente della Commissione Europea. Nella prima settimana di marzo, il
direttore di ECI *Tomas Sandell* è stato invitato alla cerimonia della
commissione europea per il conferimento di un riconoscimento in memoria
del centenario della nascita di *Raoul Wallenberg.* Il suo presidente,
*José Manuel Barroso* (nella foto) ha ricevuto una medaglia
commemorativa a nome del suo compatriota, il diplomatico *Aristides de
Sousa Mendes*.

Al pranzo privato che ha seguito la cerimonia Sandell ha potuto parlare
della storia di ECI e di come una certa ispirazione per dar vita
all’organizzazione sia venuta da un summit dell’Unione Europea
sull’emergenza, organizzato dalla Commissione Europea a Bruxelles nel 2004.

In quel vertice, il premio Nobel per la pace e sopravvissuto
all’olocausto*Elie Wiesel* chiese il perché fossero solo i leader ebrei
quelli che esprimevano preoccupazione per la crescita in Europa
dell’antisemitismo. Dove erano “tutti gli altri” chiese Wiesel. Sandell
ha spiegato come ECI sia stata fondata come la coalizione di “tutti gli
altri”, ossia persone non ebree che si preoccupano del benessere del
popolo ebraico e dello stato d’Israele. Proseguendo, ha detto che questa
motivazione viene dalla regola d’oro: “Fai agli altri quello che
vorresti fosse fatto a te”. Come disse *Gesù*, questa regola d’oro
riassume in sé tutti gli insegnamenti dei profeti e la legge, e dovrebbe
essere la nostra guida in tutto ciò che facciamo.

Tra i presenti, oltre al presidente Barroso, vi erano l’ambasciatore
svedese *Anders Ahnlid*, quello israeliano *David Walzer* ed il capo
rabbino del Belgio *Albert Guigui*. Nell’incontro, *Raya Kalenova*, del
Congresso Ebraico Europeo, ha ringraziato il presidente uscente per
essere stato un amico del popolo ebraico.

Pur rimanendo molto preoccupata per il ruolo negativo che la Commissione
Europea ha giocato, sostenendo la campagna BDS attraverso misure
politiche dell’UE, ECI crede che sia importante interloquire in modo
costruttivo con i leader dell’UE per presentare il proprio messaggio.
Uno di questi leader, il presidente della Commissione Europea José
Manuel Barroso, è stato uno dei migliori amici di Israele. Barroso sarà
sostituito da un nuovo presidente nel prossimo autunno, dopo le elezioni
europee di maggio.

Le autorità russe prendono in considerazione le richieste sul caso
Wallenberg

TS-Chizhov-Louise-Marie2Bruxelles/New York – In due incontri consecutivi
nella settimana, uno a New York ed uno a Bruxelles, ECI ha potuto
sollevare la questione riguardo la sorte di *Raoul Wallenberg* con
importanti diplomatici russi. Wallenberg fu il diplomatico svedese che
salvò decine di migliaia di ebrei e fu catturato dall’Armata Rossa e non
fu mai più rivisto. I referti medici indicanti la morte in carcere, a
Mosca, nel 1947, non sono mai stati verificati.

ECI ha avuto ultimamente il grande privilegio di rappresentare la
famiglia Wallenberg nelle relazioni con le istituzioni politiche a
Bruxelles ed a New York. Durante un incontro, nel mezzo della crisi
diplomatica tra la Russia e l’Unione Europea, il 3 marzo scorso
l’ambasciatore russo presso l’UE *Vladimir Chizhov* ha ricevuto le due
nipoti di Raoul Wallenberg,*Louise von Dardel* e *Marie Dupuy*. Queste
erano accompagnate da *Tomas Sandell* e sono riuscite a discutere su
quanto si dovrebbe fare per gettare luce sulla sorte di Wallenberg.
L’ambasciatore Chizhov ha negato l’esistenza di qualsiasi nuova
informazione sul caso oltre a quelle già emerse nell’ incontro ufficiale
bilaterale della commissione Russo-Svedese, ma ha promesso di
considerare la richiesta che la famiglia e ricercatori indipendenti
possano verificare i documenti esistenti e abbiano accesso ai nuovi archivi.

Questo sblocco è avvenuto quando l’ambasciatore ha concordato di
riclassificare l’appello come “questione umanitaria” e non più come
questione politica. La ridefinizione di questo appello può dare alla
famiglia di Wallenberg maggiori opportunità per rispondere alla domanda
ancora in sospeso, senza essere ostacolata da implicazioni politiche.

Per ECI, la sorte di Wallenberg rimane una priorità fondamentale, poiché
cerchiamo di onorare coloro che diedero la propria vita per salvare gli
ebrei dall’olocausto.

ECI sottopone dei documenti al governo australiano riguardo ai
territori contesi

Tony AbbottAndrew TuckerCanberra – ECI è stata invitata a presentare dei
documenti al governo australiano, riguardo alla legittimità di Israele
sui territori contesi di Giudea e Samaria. Il consulente legale di ECI
*Andrew Tucker* (a sinistra nella foto), cittadino australiano, è stato
in stretto contatto con il nuovo governo australiano, che gli ha chiesto
di sottoporre un documento su questa questione complessa e delicata. La
settimana scorsa è stato presentato al governo di Canberra il documento
intitolato “Lo stato d’Israele, gli insediamenti, lo stato dei territori
occupati e la richiesta palestinese di uno stato”.
Il nuovo governo australiano, guidato dal primo ministro *Tony Abbott*,
è risultato uno dei più convinti sostenitori di Israele presso la
comunità internazionale, ed il suo ministro degli esteri, *Julie
Bishop*, ha affermato che non esiste alcuna legge internazionale che
proibisca ad Israele di insediarsi nei territori contesi.

I contatti col governo australiano fanno parte degli sforzi globali di
ECI per allargare il sostegno ad Israele. Simili contatti sono stati
intrapresi anche col Canada.

Una lettera aperta di ECI a*Catherine Ashton* ed al ministro degli
esteri della UE, riguardo ai territori contesi, sarà consegnata all’Alto
Rappresentante nelle prossime settimane.

Incontro annuale dei leader pentecostali europei

PEF 2014 – PerrineHannover – Uno dei partner più importanti di ECI è
l’Alleanza Pentecostale Europea che annovera una base di circa 6 milioni
di membri in Europa e di quasi 600 milioni nel mondo! Il movimento
pentecostale è uno dei movimenti con la più rapida crescita nel mondo e
ne fanno parte molti membri di governo e persone con compiti decisionali.

Quando questo movimento ha organizzato il suo incontro annuale in
Germania, è stata invitata a parlare *Perrine Dufoix*. Nel suo discorso,
la Dufoix ha parlato della differenza esistente, nel modo di vedere il
mondo tra l’umanesimo secolare e quello giudeo-cristiano e come queste
due prospettive promuovano valori diversi nelle società europee. La
Dufoix ha sottolineato l’eredità di valori che l’Europa condivide con
Israele. Questi valori sono la base del lavoro di ECI.

La visione di ECI è quella di dare ai cristiani che sostengono Israele
una voce a livello dei governi, attraverso il nostro ufficio a Bruxelles
e l’opera presso l’ONU e nelle capitali del mondo. Restiamo aperti alla
collaborazione con le reti di chiese che condividono i nostri valori ed
obiettivi e che desiderano sostenere Israele a livello governativo.