Mail di preghiera e informazione della amzi
associazione per la testimonianza messianica in Israele
amzi, 25 aprile 2014

1. Festa comune nel deserto

2. Liberati da che?

3. Un servitore fedele

4. Giordania: numero dei cristiani fra i rifugiati in aumento

5. Link della settimana

 

1. Festa comune nel deserto

/Comunità messianica Chasdei Jeshua, Arad/

Come i nostri antenati tanto tempo fa, anche noi siamo andati nel
deserto per celebrare la cena di seder all’inizio delle festività di
Pesach. In un luogo deserto, insieme ai fratelli di Beersheva, Mizpe
Ramon, Dimona e altre località del Negev, abbiamo cantato lodi a Dio che
ci ha liberati inizialmente dalla schiavitù in Egitto e poi, tramite
Jeshua Hamashiach, Gesù il Messia, dai lacci del peccato.

Invece di organizzare tutto il cibo e chiedere un contributo spese,
abbiamo chiesto ai partecipanti di preparare ognuno quanto bastava per
la sua famiglia e un po’ di più, in modo che “tutti gli affamati”
potessero venire e mangiare (come cita la liturgia di Pesach). Hanno
partecipato più di 200 persone, fra cui anche alcune che non conoscono
ancora il loro Messia. Pregate che il messaggio chiaro che hanno sentito
possa portare frutto nella loro vita e che possano essere salvate.

*2. Liberati da che?*

/Nihad Salman, Comunità Immanuel, Betlemme/

Quando ho chiesto a Dio che cosa volesse che predicassi per la domenica
delle palme, mi ha messo in cuore questo messaggio che ora vorrei
condividere anche con voi.

Viviamo in un tempo in cui il conflitto ebreo-palestinese si trova a un
bivio: dobbiamo scegliere la via della pace o proseguire con il
conflitto? Entrambi i popoli hanno paura del futuro. Per gli ebrei è in
gioco la loro sicurezza e identità, per i palestinesi la giustizia e la
pace. Entrambi non ascoltano quando si parla delle esigenze dell’altro.
Ma /noi/ ascoltiamo ciò che Dio ha da dirci in tutto ciò? In questa
situazione abbiamo bisogno dell’intervento di Dio in modo che i cuori di
entrambi i popoli siano trasformati.

La parola „osanna“ è piena di speranza e di futuro. Significa: salvaci
adesso, aiutaci ora. Quando Gesù entrò a Gerusalemme la domenica delle
palme, gli ebrei gridarono “osanna” perché speravano che Gesù fosse il
re unto che li avrebbe liberati dall’occupazione romana. Ma Gesù portò
la salvezza che divenne visibile alla croce, il perdono dei peccati e
non la liberazione dai nemici terreni. Anche noi abbiamo delle attese
diverse quando diciamo “osanna”. I palestinesi sperano nella liberazione
dagli ebrei. Gli ebrei sperano nella liberazione dai palestinesi. Ma
Gesù ci dice: “Entrambi avete accesso alla mia salvezza perché voi tutti
siete peccatori e avete bisogno della redenzione! Avete bisogno di
essere liberati dal peccato, non da altre persone che definite nemiche.“

Pregate per la pace a Gerusalemme, per la salvezza di entrambi i popoli.

3. Un servitore fedele

/Eric Benson, Centro di riabilitazione Beth Nitzachon, Haifa/

Raja è un cristiano arabo originario di Gerusalemme. Venti anni fa è
entrato nel nostro programma di riabilitazione, dove è stato liberato
dalla tossicodipendenza. Ora lavora a tempo pieno nel nostro centro, in
cui è responsabile della cucina. È un ottimo cuoco e una benedizione per
tutta la comunità. Si cura in modo particolare dei partecipanti di
lingua araba, si incontra con loro per studiare la Bibbia e pregare.
Questo fratello in fede è un dono da parte del Signore per tutti noi.
Pregate che Raja possa continuare a crescere nella fede e nelle sue
responsabilità di guida. Che il Signore realizzi le sue visioni e i
desideri del suo cuore.



4. Giordania: numero dei cristiani fra i rifugiati in aumento

Fra i rifugiati siriani sta continuamente aumentando il numero dei
cristiani, afferma il direttore della /Caritas Giordania/, Wael
Suleiman. „La loro festa di Pasqua è caratterizzata dalla disperazione e
dallo sfinimento spirituale. Avevamo programmato delle feste liturgiche
per i rifugiati ma abbiamo dovuto costatare che il loro stato d’animo
non è adatto. Sono stanchi e rassegnati e non sono interessati a feste
organizzate appositamente per loro che li ricordano del loro stato di
rifugiati e delle sofferenze attraversate“, afferma Suleiman. –
Preghiamo che Dio protegga i cristiani siriani.

5. Link della settimana

Quale mercato non si trova in Israele?

Risposta: http://www.amzi.org/html/raetsel.html

<http://www.amzi.org/>