Tra due settimane, il 25 maggio, ci saranno le elezioni europee. In questo bollettino mensile vi vogliamo informare sulle prossime elezioni così che possiate fare un buon uso del vostro prezioso voto. Ricordatevi di votare. Queste elezioni possono incidere anche sulla futura politica dell’UE verso Israele. Fate sì che il vostro voto conti. Controllate il questionario che trovate alla fine di questo bollettino ed assicuratevi che colui che votate sia un sostenitore di Israele! La convocazione di San Remo afferma il diritto degli ebrei all’autodeterminazione sanremo2014San Remo – Quattro anni dopo la commemorazione del 90° anniversario della risoluzione di San Remo, un gruppo internazionale di delegati è ritornato nella città ligure il 26 aprile scorso, per riaffermare il diritto all’autodeterminazione del popolo ebraico. Questo evento ha visto anche il lancio del forum diplomatico-culturale, una nuova iniziativa di ECI per influenzare gli stati membri dell’ONU, a favore di Israele. La convocazione ha avuto luogo nello stesso albergo in cui soggiornò la delegazione Britannica, durante la conferenza di pace dell’aprile del 1920 e dove vennero consumati i pranzi ufficiali dei membri del consiglio supremo alleato. In seguito, i britannici furono i titolari del mandato per la Palestina. Alla conferenza, il marchese di Reading, discendente del ministro di gabinetto di quel tempo, ha riconosciuto il fallimento britannico nel portare avanti gli obiettivi del mandato. Essi bloccarono l’accesso alla Palestina in un tempo critico, quando nessun’altra nazione voleva ricevere i rifugiati ebrei, in fuga da Hitler. L’incontro ha ottenuto l’appoggio del presidente della Repubblica Ceca, Milos Zeman, che ha inviato il suo saluto personale tramite il suo consigliere per la politica estera, l’ambasciatore Hynek Kmoníček. Quest’ultimo ha detto che “il sostegno ad Israele si esprime meglio mediante le votazioni alle Nazioni Unite piuttosto che con pranzi e discorsi ufficiali”. La Repubblica Ceca fu uno degli otto stati che rigettarono la richiesta palestinese unilaterale di un proprio stato, all’Assemblea Generale di New York nel novembre del 2012. Un’altra nazione che ha votato contro è stato il Canada. Anche il ministro degli esteri canadese ha inviato i propri saluti, affermando che “il sostegno canadese ad Israele è spiegato dalla condivisione di valori ed interessi”. Il Canada è stato, sin dall’indipendenza dello stato ebraico nel 1948, un sostenitore costante di Israele. Claudia LolliDurante un dibattito, il direttore generale del ministero per le relazioni internazionali e strategie Yossi Kuperwasser e Tomas Sandell hanno discusso su come il messaggio di San Remo potesse essere comunicato meglio, in Israele e nel mondo. La risoluzione di San Remo è stata relativamente sconosciuta ai più sino a qualche anno fa, ed ora si concorda che essa merita più attenzione. Sandell ha insistito sul fatto che questi avvenimenti storici debbano esser insegnati nelle scuole israeliane. “I ragazzi israeliani dovrebbero essere in grado di imparare non solo riguardo alla conferenza di Basilea del 1897 o riguardo alla shoah, ma anche riguardo alla Risoluzione di San Remo del 1920, la quale afferma il diritto del popolo ebraico a ricostituire la propria patria che sin da tempi antichissimi era in quella terra, poi chiamata Palestina. Il vice sindaco di San Remo, Claudia Lolli (nella foto) ha concordato sul fatto che l’amministrazione dovrebbe fare di più per rendere la città una meta turistica per coloro che vogliono scoprire i fondamenti legali e storici dello stato ebraico. Tale strategia si potrebbe applicare anche ad un\\\’altra città della stessa regione Liguria, La Spezia. Questa città presto commemorerà la prima barca che salpò per riportare nella loro terra profughi ebrei, dopo la seconda guerra mondiale. San Remo – GregoryDurante una tavola rotonda con esperti internazionali sono stati discussi i numerosi contributi dati dagli ebrei all’umanità. Georgina Dufoix ha affermato che “Il popolo ebraico non ci ha solo dato premi Nobel ed invenzioni tecnologiche, ma anche un modo completamente diverso di guardare alla vita.” Questi valori ebraici sono diventati in seguito valori giudaico-cristiani ed oggi sono accettati come valori universali, come sancito dalla carta dell’ONU. Bruno Roche ha spiegato come il popolo ebraico fosse consapevole della realtà economica, grazie all’anno del giubileo. “Il popolo ebraico ha capito dalle scritture il significato del riposo per il Sistema economico” ha concluso Roche. In una nota conclusiva, Gregory Lafitte (nella foto) ha parlato riguardo al ruolo di Israele alle Nazioni Unite. Ha evidenziato che Israele ha molti amici all’ONU che vorrebbero impegnarsi con lo stato ebraico per beneficiare della sua conoscenza tecnologica e delle innovazioni per risolvere i problemi che si presentano ogni giorno. Dall’incontro è scaturita una Risoluzione di San Remo che afferma il diritto degli ebrei all’autodeterminazione, come garantito dalle convenzioni internazionali a partire del 26 aprile del 1920 a San Remo, ed in seguito confermato dal Consiglio della Società delle nazioni nel 1922 e quindi dalle Nazioni unite nel 1947.

i24 San Remo <http://www.ec4i.org/index.php?option=com_acymailing&ctrl=url&urlid=133&mailid=898&subid=2121>CBN San Remo <http://www.ec4i.org/index.php?option=com_acymailing&ctrl=url&urlid=132&mailid=898&subid=2121>La dichiarazione sarà presentata al pranzo diplomatico dell’ONU, il 12 maggio, in occasione del 65° anniversario dell’adesione di Israele alle Nazioni Unite. Gli incontri sono stati seguiti da due emittenti, la CBN <http://www.ec4i.org/index.php?option=com_acymailing&ctrl=url&urlid=132&mailid=898&subid=2121>e i24News <http://www.ec4i.org/index.php?option=com_acymailing&ctrl=url&urlid=133&mailid=898&subid=2121>. Visionate i loro reportage. Gli elettori cristiani possono determinare il grado di amicizia verso Israele che si avrà nel nuovo parlamento logo elections2Bruxelles – Mancano solo un paio di settimane alle elezioni europee (il 25 maggio), allorché si avrà la possibilità di eleggere i propri rappresentanti al parlamento europeo. È importante votare. Non ci sono stati mai così tanti partiti fascisti in Europa dopo la guerra come oggi. Con la crescita dell’antisemitismo e dell’estremismo politico, il nuovo parlamento potrebbe diventare un luogo molto ostile ad Israele e al popolo ebraico, a meno che non facciamo qualcosa. Vi chiediamo due cose: pregate e votate. Grazie alla partecipazione attiva dei cristiani alle ultime elezioni, Israele ha avuto molti amici durante gli ultimi cinque anni. Recentemente uno dei personaggi chiave della comunità ebraica mi ha detto chi sono i migliori amici di Israele a Bruxelles: “Sono i cristiani. Senza il loro sostegno lo stato ebraico non sarebbe andato avanti” ha affermato. Se ha ragione, questo vuol dire che i cristiani hanno una grande responsabilità per assicurare un parlamento che abbia molti amici di Israele. Se non andiamo a votare veniamo meno verso il popolo ebraico e diamo un’opportunità per il nuovo antisemitismo. Il non votare vuol dire lasciare che gli altri decidano del futuro dell’Europa. Questo non è accettabile. – Per favore, fate in modo di andare a votare il 25 maggio. Incoraggiate anche i vostri amici e familiari, oltre ai membri delle vostre chiese. – Assicuratevi che il vostro candidato sostenga Israele. Potete chiederglielo direttamente usando il questionario che vi abbiamo dato nel bollettino scorso (lo trovate anche alla fine di questo resoconto). – Siate attivi durante la campagna elettorale proponendo queste domande attraverso le email, i social network e negli incontri personali. Sollevando questi argomenti, questi saranno messi in evidenza ed affrontati. – Pregate per le elezioni. La nostra campagna si chiama Prega e Vota. Le elezioni necessitano di preghiera, ma non è sufficiente per risolvere la situazione. Dobbiamo pregare E votare. Come scegliere un candidato? EP building3Bruxelles – In democrazia è nostro diritto scegliere un candidato di nostro gradimento. Dato che non sempre si può trovare un politico che concordi con ogni nostra opinione, è importante avere una persona di cui fidarsi. È il deputato che deciderà come votare ed è importante lo schieramento politico a cui appartiene. È attraverso i partiti che un deputato può avere un’influenza nel lavoro quotidiano del parlamento. Questi sono i partiti: *Partito Popolare Europeo (Cristiano Democratici)* 35,77 % alle ultime elezioni http://www.epp.eu/ Si tratta di un raggruppamento di centro-destra costituito dai Cristiano Democratici tedeschi e da altri partiti conservatori europei. Sono stati relativamente a favore di Israele. Questo non vuol dire che tutti i deputati condividano automaticamente questo punto di vista, ma in linea generica possiamo rispondere in modo affermativo Socialdemocratici 25,46 % http://pes.eu/ In modo generale, i socialdemocratici sono sempre stati critici nei confronti della politica dell’attuale governo israeliano. Questo non vuol dire che siano antisemiti come alcuni nuovi partiti estremisti, ma il raggruppamento è comunque chiaramente critico contro Israele. L’unica eccezione è data dai paesi ex comunisti (nuovi stati membri dell’UE) in cui il sostegno ad Israele non viene influenzato dall’affiliazione politica. Alleanza di liberali e democratici 10,96 % http://www.aldeparty.eu/en Il raggruppamento liberale è in un gruppo misto in cui troviamo alcuni tra i maggiori sostenitori di Israele così come quelli peggiori. Controllate il vostro candidato come si pone davanti ai temi riguardanti Israele. Verdi 7,57 % http://campaign.europeangreens.eu/ I verdi sono tra i più critici verso Israele. Riformisti e conservatori europei 5,57 % http://www.aecr.eu/ In questo raggruppamento troviamo i conservatori britannici; è forse il gruppo del parlamento più amico di Israele. È anche contro un maggiore allargamento della Comunità Europea. Sinistra Unita Europea/Verdi Nordici di Sinistra 4,57 % http://european-left.org/ L’estrema sinistra è uno dei più feroci oppositori di Israele. Sebbene sia decisamente anti israeliana, questa sinistra non deve essere accomunata con i partiti populisti, dichiaratamente antisemiti. Libertà e Democrazia Europea 4,05 % http://www.efdgroup.eu/ Si tratta di un gruppo misto che si oppone ad un allargamento dell’UE e sostiene la sovranità nazionale. Pur essendo contro l’immigrazione, si tratta di un gruppo in maggioranza amico di Israele. Il leader della delegazione del parlamento europeo presso la Knesset, Bas Belder, appartiene a questo gruppo. Partiti indipendenti 4,18 % Nell’estrema destra si trovano soprattutto quelli definiti membri indipendenti; alcuni sono partiti apertamente neofascisti come il Partito Nazionale Britannico del Regno Unito, Alba Dorata in Grecia e Jobbik in Ungheria. Molti sono anche preoccupati per la crescita in Francia del Fronte Nazionale. Non è chiaro come questi partiti si organizzeranno all’interno del parlamento. Potete documentarvi maggiormente su questi gruppi sul sito internethttp://www.elections2014.eu/en <http://www.ec4i.org/index.php?option=com_acymailing&ctrl=url&urlid=134&mailid=898&subid=2121> Dichiarazione ECI non è un’organizzazione politica. Non siamo legati ad alcun partito o movimento, ma vogliamo lavorare insieme a chiunque sostenga Israele. Questo non significa che siamo in accordo con tutte le altre posizioni politiche. Presentando i raggruppamenti politici nel parlamento europeo, ci siamo solo concentrati sul loro atteggiamento verso Israele ed il popolo ebraico. Appendice: domande da porre ai candidati 1 Sarà permessa o bandita la circoncisione maschile e la macellazione kosher? 2 l’UE sta facendo abbastanza per assicurarsi che l’Iran non fabbrichi la bomba atomica? 3 Quale è la sua posizione sulle recenti linee guida dell’UE, del dicembre 2013, che proibiscono di erogare fondi UE alle imprese israeliane che operano nei territori contesi? 4 Al raggiungimento di un accordo di pace, Gerusalemme dovrebbe essere divisa o dovrebbe rimanere la capitale unita di Israele? 5 La UE dovrebbe aiutare economicamente l’Autorità Palestinese in base al rispetto dei diritti umani ed al miglioramento economico, oppure si continuerà come nel passato? (trad. Egidio Ventura)