Mail di preghiera e informazione della amzi associazione per la testimonianza messianica in Israele amzi, 13 giugno 2014

1. Evangelizzare durante un’escursione

2. Formazione di guide future

3. Accogliere i minimi

4. Professore palestinese: dimissioni dopo la visita ad Auschwitz

1. Evangelizzare durante un’escursione Opera di discepolato Lech Lecha

Come negli anni scorsi, anche quest’anno abbiamo sfruttato le feste della Pesach per svolgere una campagna evangelistica lungo l’/Israel Trail/ (il sentiero trans-israeliano). Abbiamo allestito il nostro campo in Galilea nelle vicinanze del sentiero e abbiamo invitato gli escursionisti a prendere un caffè o un tè con noi. Quando ci si è presentata l’occasione, abbiamo parlato del messaggio di Dio e offerto del materiale da leggere. Oltre ai partecipanti del corso di discepolato, hanno preso parte all’iniziativa anche numerosi altri seguaci di Gesù appartenenti a varie comunità, tanto che abbiamo potuto dividerci in tre gruppi. Mentre un gruppo rimaneva al campo base, gli altri due camminavano, uno verso nord e l’altro verso sud, sull’/Israel Trail/. Rispetto al nostro ultimo trekking nel deserto del Negev al sud, qui al nord abbiamo incontrato molti più gitanti e abbiamo avuto un maggior numero di conversazioni. Pregate per tutte le persone con cui abbiamo avuto modo di parlare di fede.

2. Formazione di guide future Oded Shoshani, Comunità messianica King of Kings, Gerusalemme

Abbiamo avuto la possibilità di creare due gruppi di discepolato spirituale per formare persone che hanno il potenziale di diventare delle guide. La motivazione dei gruppi a imparare e a crescere è sorprendente. Una delle coppie partecipanti ha reagito con grande disponibilità di cuore alle mie esposizioni sul perdono e ha chiesto una consulenza matrimoniale. Pregate che tutti i partecipanti proseguano il corso, che crescano nel Signore e maturino spiritualmente in modo che i loro doni diventino visibili e che da questi due gruppi sorgano dei futuri leader. Pregate anche per le seguenti persone: M. si è convertito al Signore da un ambiente non cristiano. Pregate che la sua fede cresca e che lui impari a vivere come piace al Signore. Ho chiesto al pastore arabo locale di accompagnarlo. A. si è convertita la settimana scorsa. Ci sono molti ostacoli alla sua crescita. Al momento non può frequentare i nostri incontri. Pregate che senta il desiderio di crescere e di curare la comunione con altri credenti, che le pressioni della famiglia diminuiscano e che possa guarire emotivamente. Il soldato M. ha attraversato un periodo pieno di domande e di dubbi prima della sua chiamata al servizio militare. Ora è stabile nella fede e testimonia in ogni occasione che gli si presenta. Pregate che possa rimanere fermo nel Signore e che le sue attività abbiano una buona riuscita.

3. Accogliere i minimi Benjamin Sadovski, Comunità Israele Vivente e Opera di riabilitazione, Kiryat Bialik

Negli ultimi tempi si sono aggiunti ben due uomini alla nostra comunità. Alik ci ha chiamato e ci ha chiesto aiuto. Aveva perso il posto di lavoro e viveva sulla strada. Lo abbiamo invitato nella nostra casa e siamo subito andati a prenderlo in macchina. Quando eravamo sulla via del ritorno, abbiamo ricevuto la chiamata di alcuni credenti che stavano evangelizzando sulla spiaggia. Avevano conosciuto un uomo anziano, Michael, che aveva un occhio solo e viveva anche lui sulla strada. I nostri amici gli hanno raccontato che ci occupiamo anche delle persone anziane e lo hanno invitato nella nostra comunità. Michael ha accettato l’offerta con riconoscenza e si è unito a noi. Dopo qualche giorno sia Alik che Michael hanno accettato Gesù nella loro vita. Entrambi si sono ben integrati nel gruppo: Michael suona il pianoforte e Alik aiuta in cucina. Ringraziamo Dio per questi preziosi fratelli in fede.

4. Professore palestinese: dimissioni dopo la visita ad Auschwitz

In marzo il prof. Mohammed Dajani dell’Università Al-Quds di Gerusalemme Est ha guidato un viaggio di alcuni studenti palestinesi nel campo di concentramento di Auschwitz, capitando così nel mirino di violente critiche da parte palestinese. Dato che la pressione pubblica, incluse minacce di morte, non diminuiva, il titolare della cattedra di Studi americani ha presentato le sue dimissioni il 18 maggio. Da quanto lui stesso afferma, sperava che il rettore dell’università avrebbe rifiutato la sua domanda e dato un segnale pubblico a favore della libertà accademica. Invece la risposta è stata che le sue dimissioni valgono dal 1 giugno. Dajani ha definito l’Olocausto un tema tabù nella memoria palestinese, che invece andrebbe affrontato e trattato per amore della pace e della riconciliazione.

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