14 settembre 2014

“Donna sapiens:la figura femminile dell’ebraismo” Un titolo coraggioso dato alla giornata europea della cultura ebraica evento effettuato in 30 Paesi Europei, 77 località italiane ma fondato sulla conoscenza biblica .Una visita foriera di incontri ed occasioni per la delegazione Edipi composta da sei persone Davide Muggioli, Monica Tamagnini, Antonia Mendolia, Emanuela Candoli,Romy Pozo Quintana con il figlio Mitchell ha visitato la città di Ferrara ,capofila degli eventi , domenica 14 settembre:Dio ci ha onorato in modo speciale.La giornata mite e soleggiata ci ha fatto apprezzare la bellezza di una città dall’architettura raffinata che ricorda splendori rinascimentali e purtroppo segnata dal terremoto dell’Emilia di due anni fa. La visita alla sinagoga guidata dalla signora Lampronti,una degli 80 ebrei rimasti in Ferrara,ci ha portato in un clima di commozione :l’edificio è lesionato dal sisma ,solo una delle quattro sale è agibile e per l’occasione “aperta “ ai visitatori prenotati.Nonostante i posti fossero al completo la signora Lampronti ci ha accolto con cortesia e la sorella Elisabetta Guglino ,addetta alla guida, ha riassunto brevemente la storia di Ferrara (collegata a Rimini) e di un illustre superstite il cardiologo Cesare Moisè Finzi nato a Ferrara nel 1930 e residente a Faenza,scampato allo sterminio nazista rifugiandosi con la famiglia a Morciano di Romagna a pochi chilometri da Rimini. Come purtoppo la storia insegna, nel 1938 le terribili leggi razziali leggi imposte dallo Stato fascista obbligarono Cesare e la sua famiglia, e tutti coloro che come loro erano ebrei a vivere in fuga costante, rinunciando a tutto: alla propria città, alla propria casa, al proprio nome, alla propria identità, pur di rimanere in vita ed evitare l’arresto, il carcere e la deportazione.(gli ebrei ferraresi furono deportati e sterminati ad Auschwitz) .Un racconto intenso e autentico di un passato ancora molto vicino che nessuno dovrebbe permettersi di dimenticare e di negare. La vicenda di un bambino travolto dalla Storia ma deciso a resistere all’ingiustizia, alla paura e alla violenza e a lottare per la propria felicità. Storia che viene raccontata nei suoi libri che tutti dovrebbero leggere per non dimenticare mai :“Il giorno che cambio’ la mia vita” e “Qualcuno si è salvato, ma nulla è stato più come prima”. Nel gruppo di visitatori abbiamo conosciuto una persona speciale di nome Giulietta con un grande cuore per gli ebrei e guida d’eccezione per la Ferrara “ebraica”:da lei siamo stati accompagnati al Castello Estense, per la conferenza inaugurale della Giornata della Cultura Ebraica a cui sono intervenuti il Ministro dell’Istruzione on.Stefania Giannini, del Sottosegretario di Stato del Ministero dei Beni e della Attività Culturali e del turismo Francesca Barracciu, del Presidente dell’Unione della Comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna, del Presidente della Comunità Ebraica di Ferrara, Michele Sacerdoti, del Rabbino Capo di Ferrara Luciano Meir Caro, la Presidentessa dell ‘Associazione Donne Ebree d’Italia, Ester Silvana Israel, del Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani. Abbiamo avuto il piacere e l’onore di presentarci al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e ,stringendole la mano presentandoci come delegazione Edipi , ci siamo congratulate per la sua disponibilità a partecipare ad un evento così importante e per l’aver riconosciuto nel suo discorso la positività e l’importanza del ruolo della donna nell’ebraismo tanto da essere di riferimento tout-cour nella cultura italiana.Nel salutarla abbiamo appreso che conosce l’attività del senatore on.Lucio Malan socio Edipi. Questa è la benedizione di commiato “ Che Dio la benedica, perché la sua presenza oggi è fondamentale per Italia” .Il Ministro Stefania Giannini ,gentilissima,ha apprezzato e ringraziato sorpresa. Preghiamo Abba che quelle poche parole possano fare breccia nel suo cuore. Continuando la nostra visita abbiamo percorso le strade del ghetto ebraico leggendo in molte case cognomi tipicamente ebraici :in un atrio di un ex ospizio c’erano iscrizioni con i nomi di famiglie benefattrici e delle loro donazioni ancora il lire risalenti all’inizio del ‘900. Pensavamo che le sorprese fossero finite ma proseguendo verso il Cantiere del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah “MEIS” abbiamo compreso che non sarebbe stato così: all’ingresso del percorso guidato dal dott.Andrea Sardo del Ministero dei Beni culturali ( ex- carcere di via Piangipane a Ferrara), si è presento il “centesimo” visitatore del Museo, e con nostro sommo stupore abbiamo realizzato, dopo qualche istante ,che si trattava del dottor Cesare Moisè Finzi!!!Inimmaginabile la nostra sorpresa e gioia nel poter conoscere questo illustre signore che ci ha raccontato la sua esperienza durante la seconda guerra mondiale mentre percorrevamo gli ambienti dell ‘ex carcere ora prossimi ad ospitare il più grande museo ebraico d’Europa. La nostra guida il dottor Andrea Sardo ci ha accompagnato negli ambienti del fabbricato ancora nella forma originale spiegandoci, con l’ausilio di un plastico e di pannelli descrittivi , il progetto in due fasi porterà alla realizzazione del nuovo e innovativo museo ebraico che riqualificherà non poco il quartiere e la città di Ferrara:abbiamo potuto farci una idea di come gli spazi verranno recuperati, modificati e resi funzionali alle esigenze del museo. La nuova struttura prevede la realizzazione ,al posto della parte femminile del carcere,di in edificio in cui verranno inseriti ma ben visibili all’esterno In une delle ale, verranno inseriti cinque pannelli, con le scritture dei libri della Torah, ( Bereshit, Shemot, Vayikra, Bamidbar e Devarim):il progetto è suggestivo e fortemente rievocativo della Torah e della scrittura in ebraico. I costi sono elevati e non tutti i fondi sono stati reperiti:la nostra preghiera è che il progetto vada in porto interamente nei tempi stabiliti e che il costo elevato non sia un ostacolo alla realizzazione del progetto.Per ora l’unica parte realizzata è quella della fondazione poi a gennaio 2015 inizierà una nuova tranche. Siamo certi che ogni nostro passo sia stato guidato dall’Altissimo anche nel presentarci come delegazione Edipi e Preghiera Italia sia alla nostra guida che al personale addetto al progetto presente. Al termine della visita del Meis siamo andati al cimitero Ebraico dove abbiamo incontrato di nuovo la sorella Guglino e la signora Giulietta incredule per l’incontro fatto con il dottor Cesare Moisè Finzi. La nostra più grande gioia è stata quella di aver passato una giornata intera insieme nella comunione fraterna di pari consentimento uniti nello stesso amore per Israele insieme ad un giovanissimo Mitchell che si sta affacciando all’adolescenza .Non trascuriamo l’importanza fondamentale dell’insegnamento della Parola di Dio nell’educazione e formazione spirituale ed umana delle nuove generazioni.In Deuteronomio 6: 5-7 è scritto :“Tu amerai dunque il Signore, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima tua e con tutte le tue forze. Questi comandamenti che oggi ti do, ti staranno nel cuore; li inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai”.Porteremo per molto tempo nel nostro cuore il fiume di benedizione di questa giornata e presenteremo in preghiera ad Adonai tutte le persone “speciali” incontrate.Nulla è per caso. Siamo certi che il Signore si prenderà cura di ognuno di loro con il Suo Amore infinito perchè in Isaia 55.11 è scritto:“così sarà la Mia Parola che esce dalla mia bocca;essa non tornerà a vuoto senza aver compiuto ciò che desidero e realizzato pienamente ciò per cui l’ho mandata!”. In Geremia 33.3 è altresì scritto “Invocami e io ti risponderò e ti annunzierò cose grandi e impenetrabili, che tu non conosci”. “Shema Israel, Adonai Elohenu, Adonai Echad, Baruch Shem Kevod, Malchuto Leolam Vaed”. Con gioia.

Shalom

Romy Pozo Quintana ed Emanuela Candoli