Mail di preghiera e informazione della amzi  associazione per la testimonianza messianica a Israele

1. Chiacchierate per le scale

2. Mamme adolescenti

3. Inganno

4. Lode per il lavoro negli insediamenti da parte dei palestinesi

5. Link della settimana

1. Chiacchierate per le scale

Andy Ball, Bibelshop, Tel Aviv

Grazie tante per le vostre preghiere durante il difficile periodo della guerra di Gaza, in cui migliaia di razzi sono stati lanciati contro Israele e da noi quasi ogni giorno hanno suonato le sirene. Dato che non abbiamo un rifugio antirazzo, ogni volta ci siamo dovuti recare nel posto più sicuro dell’edificio, ossia nella tromba delle scale. In questo periodo abbiamo imparato a conoscere molto meglio tutti i nostri coinquilini! Una volta, mentre stavano suonando le sirene, abbiamo sentito un boato che ha fatto tremare l’edificio. Uno dei nostri vicini ha detto: „Non temete, abbiamo un uomo di Dio fra noi. Andy, dì loro che siamo al sicuro perché siamo il popolo di Dio. Non è forse vero?“ Io gli ho risposto: „Sì, siamo il popolo di Dio, ma ora ti chiedo, se siamo il popolo di Dio, perché ci troviamo in questa situazione?“ Tutti i vicini hanno taciuto e quell’uomo ha risposto a voce bassa: „È perché ci siamo allontanati da Dio e saremo al sicuro quando ritorneremo a lui.“ Sono rimasto sorpreso dalla sua risposta. Quasi tutti i giorni abbiamo ormai dei colloqui seri insieme. Pregate per la salvezza d’Israele perché il tempo è vicino (Gr 30:7).

2. Mamme adolescenti

Sandy Shoshani, Be’ad Chaim –

Aiuto per la mamma e il bambino Ettie ha appena 15 anni ma ha già da tempo dovuto imparare a cavarsela da sola. Quando era ancora molto piccola, suo padre ha abbandonato la famiglia, che è rimasta senza alcun reddito. Lei e le due sorelle sono state in seguito affidate a delle famiglie. Ettie ricorda ancora molto bene il trauma di essere staccata dalla madre. Sebbene fosse una bambina molto dotata e con un grande interesse per le scienze, non aveva né la disciplina né la motivazione per lo studio. Così ha trascorso le sue giornate sulla strada e dopo poco tempo è rimasta incinta. Soltanto ora, a 15 anni, inizia a prendere sul serio la sua vita. Si è informata presso la nostra istituzione se ci fosse una possibilità di alloggio durante la gravidanza perché non vuole far crescere il suo bambino in una casa caotica e con una montagna di debiti. Ora vive nella „Casa della Vita“ e sta studiando privatamente per portare a termine la sua istruzione scolastica. Il figlio dovrebbe nascere a ottobre. L’ufficio di assistenza sociale le ha comunicato che sarà il tribunale a decidere se Ettie potrà tenere il bambino o se dovrà darlo in affidamento a una famiglia. Crediamo che Ettie sia in grado di curarsi del bambino con un aiuto appropriato. Vuole mettere a posto la sua vita e rimanere senza debiti. Pregate perché Dio dimostri la sua grazia in questa situazione. Link della settimana sull’organizzazione Be’ad Chaim

3. Inganno

Comunità messianica Chasdei Jeshua, Arad

La preghiera per i nostri concittadini ultraortodossi ci sta molto a cuore. Per molti è difficilissimo riconoscere la verità. Una delle cause è che, oltre agli scritti biblici, studiano anche molte leggende senza riuscire a distinguere gli uni dalle altre. Un esempio: secondo la tradizione rabbinica, Golia (un personaggio biblico realmente esistito, che fu ucciso dal giovane pastore Davide) aveva un fratello, le cui forze sovrannaturali gli permettevano di balzare con un solo salto da una montagna a un’altra. Assurdo? Certamente! Ma questa, come molte altre leggende, viene insegnata ai bambini ultraortodossi come un fatto reale e posto sullo stesso livello delle Scritture. Quando diventano più grandi, molti capiscono che ciò che è stato insegnato loro da bambini è solo una serie di storie assurde. Ma a quel punto non riescono più a distinguere fra la menzogna e la verità e rifiutano tutto, inclusa la fede in Dio. Pregate per gli ultra-ortodossi. Hanno bisogno di una rivelazione che mostri loro chi è il Messia.

4. Lode per il lavoro negli insediamenti da parte dei palestinesi

Secondo una traduzione del portale web „Palestinian Media Watch“, il giornale palestinese „Al-Hajat al-Dschadida“ si è espresso positivamente sulle condizioni di lavoro per i palestinesi nelle ditte israeliane e ha contemporaneamente criticato le condizioni nelle imprese palestinesi. Nella sua edizione del 21 settembre, il quotidiano, che è anche l’organo ufficiale dell’Autorità Palestinese, cita alcuni colloqui con vari lavoratori. I palestinesi passano subito a lavorare in un’impresa israeliana, non appena ne hanno l’occasione. In alcuni casi, il salario presso i datori di lavoro israeliani in Cisgiordania è persino il doppio rispetto a quello dato dai palestinesi. Nel settore agrario, i datori di lavoro israeliani pagano un compenso di ca. 20 Euro al giorno, i palestinesi soltanto di 10 Euro.

5. Link della settimana Presentazione del lavoro di /Be’ad Chaim/ (inglese)

<http://www.amzi.org/>

http://youtu.be/-G4VjlaLOR4

amzi-focus-israel.net