MAURIZIO MOLINARI

Finora le conversioni all’ebraismo in Israele sono state gestite dai quattro tribunali rabbinici nazionali. Ora invece le competenze passano ai tribunali locali, facilitando l’iter. Soddisfazione per centinaia di immigrati: “Si va verso una maggiore integrazione”Diventare ebrei in Israele è più facile grazie ad una nuova legge che assegna maggiori poteri ai rabbinati locali. Finora le conversioni all’ebraismo in Israele sono state gestite dai quattro tribunali rabbinici nazionali, centralizzando ogni pratica e rendendola di conseguenza più lunga e complessa. Grazie alla legge approvata domenica dal governo Netanyahu invece tale competenza passa ai rabbinati locali ovvero ai tribunali che saranno istituiti in ogni maggiore città del Paese (ve ne sono almeno 30). A battersi per tale svolta è stato il ministro della Giustizia, Tzipi Livni, assieme a Naftali Bennet, il leader di “Ha Bayt HaYeudì” che rappresenta gli ebrei “modern orthodox” impegnati a guadagnare terreno rispetto al rabbinato ortodosso. In concreto, la legge dà vita ad una sorta di federalismo rabbinico ovvero aumenta l’autorità di un rabbino locale rispetto al rabbinato centrale sul tema delle conversioni da sempre oggetto di difficili contese. In Israele sono almeno 364000 i cittadini immigrati che, pur avendo la cittadinanza, non rientrano nella definizione di “ebreo” del rabbinato centrale ed è a loro – in gran parte immigrati dall’ex Urss – che la legge è rivolta. “La nuova legge è una grande notizia per le centinaia di migliaia di cittadini – ha detto Tzipi Livni – che abbiamo incoraggiato ad immigrare, che vivono con noi ma sono ancora cittadini di serie B”.

Natan Sharansky, ex leader dell’emigrazione ebraica dall’Urss ed oggi alla guida dell’Agenzia Ebraica, parla di “una legge di importanza cruciale per il successo dell’assorbimento e dell’integrazione di migliaia di immigrati” divenuti cittadini di Israele in quanto ebrei ma poi ostacolati da un rabbinato ortodosso che non li ha riconosciuti come tali. Proprio i portavoce del rabbinato centrale di Gerusalemme hanno ribadito l’opposizione alla legge promettendo di dare battaglia per impedirne l’applicazione. Le conseguenza della nuova normativa saranno numerose, andando fra l’altro incontro alle richieste delle comunità ebraiche riformate americane che da tempo chiedevano una revisione delle leggi del rabbinato ortodosso.

(art.tratto da La stampa)