Il «Libro di Ester», uno dei libri dell’Antico Testamento, sarà riconsegnato ai legittimi proprietari, una decisione sancita con una delibera votata dalla Giunta comunale che ne ha previsto la restituzione in comodato gratuito decennale.

Era sempre stato in biblioteca, ben nascosto agli occhi di chi ci ha lavorato e di chi ne aveva perso le tracce da decenni, ovvero i rappresentanti della comunità ebraica biellese: ora il rotolo, con il Libro di Ester, uno dei libri dell’Antico Testamento, sarà riconsegnato ai legittimi proprietari, una decisione sancita con una delibera votata dalla Giunta comunale che ne ha previsto la restituzione in comodato gratuito decennale. Il ritrovamento del rotolo (quella è la forma in cui, tradizionalmente, vengono composti e conservati i libri sacri ebraici) è stato casuale: «Era ben nascosto in un ripiano alto e per nulla accessibile della Sala Biella» svela la direttrice della biblioteca Patrizia Bellardone. «Risistemando e riordinando la sezione, lo abbiamo scovato e ne abbiamo controllato il contenuto, insieme alla dottoressa Anna Bosazza». LO STAVANO CERCANDO DA TEMPO – Una volta riconosciuta la scrittura ebraica, le bibliotecarie hanno scattato qualche immagine del rotolo per inviarle a Rossella Bottini Treves, presidente delle comunità ebraiche di Biella, Vercelli e Verbania. La risposta è stata sorprendente: non solo il rotolo era davvero un libro sacro, ma la comunità lo stava cercando da tempo, sapendo delle tracce della sua esistenza decenni fa. «Possiamo ipotizzare che durante il conflitto sia stato nascosto in civica per preservarlo» spiega Patrizia Bellardone. «Quale migliore nascondiglio fra migliaia di libri: è passato inosservato ai tanti bibliotecari che si sono avvicendati in Sala Biella». Oggi il rotolo potrà tornare nelle mani di coloro che lo stavano cercando da tempo: «Non ha segni di inventariazione, timbri o altro che indichino che sia di proprietà della biblioteca civica» dice l’assessore alla cultura Teresa Barresi. «Ora organizzeremo un incontro per riconsegnare il prezioso documento alla comunità ebraica».

(art.tratto da Biella diario del web)