Israele soffre il peggior disastro ecologico della sua storia.

In ciò che sembra un disastro di proporzioni bibbliche, 5 milioni di litri di olio è fuoriuscito da una tubatura rotta, riversandosi su una riserva naturale desertica in Israele, causando uno dei peggiori disastri ecologici nella storia del paese. Fiumi di olio. L’olio si è riversato sul suolo, creando un lunghissimo fiume di 7 kilometri che ha trasportato il veleno fin giù ad Arava nella zona Sud di Israele, attraversando la Riserva Naturale di Evrona, distante circa 20 Kilometri a nord di Eilat. La straordinaria riserva naturale è la dimora di molti animali selvatici, flora e fauna esistente sin dal periodo bibblico, inclusi rarissime piante di acacia. “Il recupero del territorio potrebbe durare anche 50 anni”, ha detto Guy Samet del Ministero della Protezione Ambientale, che lo ha definito il più grave inquinamento mai avvenuto nella storia del paese. “ “Abbiamo ancora grossi problemi nella valutazione della piena estensione della contaminazione”, dice; la Polizia sospetta un ostruzione, dopo aver scoperto che la tubatura è scoppiata durante un regolare lavoro di riparazione. Quando una pioggia consistente e’ stata prevista per questa settimana, c’e stata preoccupazione che l’alta tossicità potesse arrivare fino al Golfo di Eilat, mettendo in grave pericolo la barriera corallina e la florida vita marina del Mar Rosso. Le vecchie tubature erano state aperte negli anni ’60 per portare l’olio dall’ Iran nel Golfo Persico, verso il mercato Europeo attraverso tutto il Mediterraneo. Da quando le relazioni tra l’Iran e Israele sono terminate nel 1979, le tubature sono state usate per portare l’olio dal Golfo di Eilat in tutte le altre parti di Israele.

“Questa è la terra di Dio”

Come la maggior parte delle profezie del Vecchio Testamento, la fuoriuscita d’olio può sembrare apparentemente una calamità ecologica con la quale Dio punisce il Suo poplo per aver corrotto irresponsabilmente la Sua creazione. Certamente lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali della terra, specialmente durante l’ultimo secolo, e tutto in nome del progresso socio-economico, e’ irragionevole. Le risorse della terra sono state usate in sproposito e molte piante e specie animali si sono estinte, a motivo in molti casi, del consumo umano sfrenato. Alcuni temono che la scienza moderna abbia dato agli uomini cosi’ tanto potere, da pensare di poterci mettere al posto di Dio in questo mondo. Certamente,senza la parola di Dio e la sua saggezza che ci guida, il libero progresso della scienza e dell’economia potrebbe distruggerci prima che essa ci possa salvare. Mentre i profeti preannunziarono che Dio avrebbe causato il deserto di Israele di rifiorire a una vita nuova e rendere fertile una terra sterile, nessuno potrebbe restare insensibile davati ad un cerbiatto, uccelli e altri preziosa fauna, contorcersi soffocata nella melma di questa fuoriscita di olio per mano umana. Israele è un paese piccolo con un ecosistema molto delicato e facilmente soggetto ai danni ambientali, e questo terribile disastro ecologico è un crudo risveglio che ci ricorda, che dobbiamo essere più attenti nel modo in cui abbiamo/dominio sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, e su tutte le creature sulla terra e cio’ che striscia sulla terra”. /perché come sta scritto, “ la terra appartiene al Signore con tutto ciò che contiene”.

La Congregazione Beit assiste numerose famiglie in crisi con la preghiera, assistenza e aiuto pratico.

Vi ringraziamo per la vostra collaborazione nella preghiera.

David Lazarius

 

Beit Immanuel

 

Un grazie particolare alla traduttrice Anna M. Sedda