Dicembre 2014

Cari amici, Saluti e auguri per l’approssimarsi delle festività!

Anche questo mese e’ per me una grande gioia poter condividere con voi le meraviglie che Dio fa nelle nostre vite. Un paio di settimane fa ho festeggiato lo Shabbat insieme a 12 persone con cui avevo condiviso il vangelo in occasioni diverse. Uno era l’operaio che ha sistemato la mia caldaia, il quale e’ venuto con la sua ragazza. Seduto accanto a loro c’era Nachum, a cui tempo addietro avevo raccontato la mia testimonianza. Dall’altra parte della tavola c’era Michelle, da cui vado a farmi sistemare le unghie. Nonostante si trattasse di persone così diverse l’una dall’altra, tutti hanno interagito e si sono goduti la bella serata. Naturalmente io ho parlato loro del Signore. Vi chiedo di pregare per queste 12 persone, affinché oltre al cibo possano digerire la parola che hanno ricevuta e giungere ad una vera fede in Yeshua. Quattro mesi fa ho ospitato a casa mia una riunione che mio figlio aveva organizzato coi suoi vecchi compagni di scuola. Era la loro 36esima riunione! Una sua amica di nome Fr. e’ venuta al Signore. Fr. abita al kibbutz Ein Gedi, sul Mar Morto. Negli ultimi quattro mesi l’ho discepolata e il suo cuore si e’ infuocato per il Signore. Non ha timore di condividere la sua fede. Alcuni giorni fa mi ha invitata a portare insegnamenti nella sua casa, cosi sono andata. Abbiamo fatto studi dalle 10 del mattino alle 10 di sera. Ma la parte più bella e’ stata quando abbiamo mangiato insieme nel refettorio comune. Entrambe i miei due figli avevano vissuto per qualche tempo in quel kibbutz e uno di loro, Gili, ha anche sposato una ragazza che ne e’ membra. Sono stati tutti felici di rivedermi e in tanti mi hanno invitato nelle loro case. Ho detto a Fr. che mi sarebbe piaciuto prendere in affitto un appartamentino li’ al kibbutz per poter tenere degli studi e qualche volta poter invitare i membri del kibbutz e le persone dei villaggi limitrofi a festeggiare lo shabbat. Fr. mi ha portato a vedere un appartamento con un giardinetto. Appena l’ho visto il cuore ha iniziato a battermi forte. Sono anni infatti che desidero dare compimento alla visione di predicare il vangelo in questi luoghi. La zona di Ein Gedi e’ decisamente secolare, quindi non soggetta all’opposizione degli ebrei religiosi, non ci sono congregazioni qui e la gente e’ alla ricerca della verità. Questo appartamento potrebbe essere usato per tenervi studi, per la preghiera, per festeggiare lo shabbat e come luogo di ritiro spirituale per i credenti. Servono 800 dollari al mese per l’affitto però. Al momento sembra impossibile averlo, ma io credo in un Dio che fa miracoli ogni giorno. Vi chiedo di pregare per questo miracolo. Dato che l’incontro di mio figlio coi suoi ex compagni di scuola era stato un così grande successo, abbiamo deciso di festeggiare anche il compleanno di Fr. a casa mia. Lei ha tante ragioni per festeggiare, dato che ora conosce Yeshua! Ha perso su madre, suo fratello e sua nipote in un incidente e poco tempo fa anche suo padre se n’è andato. Fr. ci considera quindi come suoi genitori e noi la amiamo tanto. Un’altra donna di nome Ha. mi ha chiesto di pregare per lei così che potesse ricevere la stessa rivelazione che aveva visto in me e Fr. Gli amici di mio figlio hanno visto un programma in TV in cui io ero ospite e sono rimasti così colpiti che ora sono curiosi di sapere perché io sono diversa e perché parlo sempre di Dio. Io ho detto loro che la mia vita non e’ niente senza Dio ed e’ per questo che parlo solo di Lui. Il 10 novembre Gilad ed io siamo andati ad incontrare un gruppo di Svizzeri al Mar Morto e abbiamo portato con noi Fr. Lei ne e’ stata entusiasta ed e’ rimasta toccata dall’amore che ha ricevuto. Ha invitato alcuni di loro ad unirsi a lei nel refettorio del Kibbutz per incontrare altri membri. Questo prezioso gruppo di credenti svizzeri ha portato a Fr. insegnamenti sul battesimo proprio lì nel refettorio ed ora sono direttamente in contatto con lei. Questo e’ molto importante per lei, perché la fa sentire parte di una grande famiglia e cio’ porta guarigione al suo cuore.

Tali, la giovane soldatessa responsabile dei soldati che si accingono ad entrare nell’esercito, e’ venuta a stare da noi per un paio di settimane. I progetti di festeggiare Chanukah con un nuovo gruppo di soldati prima che inizino il servizio militare stanno andando avanti. Vorrei invitarli a passare una giornata sul Mar Morto e poi farli venire da me in occasione della “casa aperta”. Ho intenzione, infatti, di aprire la mia casa al pubblico il 24 di dicembre. Quest’anno la vigilia di Natale coincide con l’accensione dell’ultima candela di Chanukah. Quale grande opportunità poter aprire la mia casa a tanti Israeliani che durante la vigilia di Natale vengono a Ein Kerem per assistere alla messa di Natale nelle chiese cattoliche della zona. Sono molto curiosi quando si tratta di conoscere altre tradizioni e molti di loro vengono tutti gli anni. Li inviterò a casa dopo che avranno fatto l’esperienza delle chiese cattoliche, in modo da poter spiegare la differenza tra il modo di adorare cattolico e quello ebraico messianico.

Da tempo non vi do’ notizie del nostro amico, ex-politico, Moshe. Si e’ trasferito a Tel Aviv ma nonostante questo ci chiede ancora di recarci a casa sua per portare insegnamenti sulla Bibbia. Vedo l’emozione nei suoi occhi quando parliamo di Yeshua, anche se lui, ancora, non e’ giunto alla fede. Il paradosso e’ che mi ha invitata a casa sua per festeggiare Kabbalat Shabbat e cucinare cibo marocchino e per parlare di Yeshua a tutti gli amici che aveva invitato. Abbiamo quindi condiviso il vangelo con 15 altri ospiti. Erano tutte persone istruite, uno era un professore, un altro un medico, ma tutti erano interessati ad ascoltare cio’ che avevo da dire. Che grande opportunità e che benedizione per me.

Miei cari e amati amici, voglio ringraziarvi dal profondo del cuore per la vostra partecipazione in quest’opera di Dio in Israele. Vi ringrazio anche per le vostre email di incoraggiamento che amo leggere, anche se non me la cavo un gran che bene col computer. Vi ringrazio anche per le vostre donazioni, senza le quali non avrei la libertà di poter operare come invece faccio. Prego che Dio vi benedica 1000 volte di più e che il vostro cuore possa essere ripieno di gioia, specialmente in questi giorni di festa. Sia che voi festeggiate il Natale o Chanukah, auguro a tutti voi ogni bene. Vi amiamo e ringraziamo Dio per ognuno di voi.

Con molto amore e benedizioni,

Rachel e Gilad

trad. Monica Tamagnini