Shalom carissimi,

l’ultima volta che vi ho scritto ero sull’autobus che mi portava da Tel Aviv a Elat. Per chi conosce la tratta, sono cinque ore di viaggio che attraversa tutto il Neghev, con scenari incantevoli qui ho pensato subito al Salmo 19:1″ I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annuncia l’opera delle sue mani”, un’ opera perfetta!!!!! . Avevo lasciato Tel Aviv subito dopo aver finito il primo programma Sar El. Elat mi ha accolta con 26 gradi rispetto ai 21 di Tel Aviv, grazie al Signore dei Signori per questo buon tempo atmosferico!

A Elat ho avuto il dinner Shabbat a base di Shawarma che a me piace tanto, questo in particolare è stato uno dei migliori Shawarma mangiato fino ad adesso in Israele. Le giornate ad Elat sono volate, sono stati 5 giorni di intenso riposo ,si può dire la mia vacanza , in compagnia della carissima, Feige . Il ritorno da ELAT é stato caratterizzato da una piacevole sorpresa che solo il Signore puo’ fare visto che non sono cose che capitano tutti i giorni. Dunque, per il viaggio di ritorno ho optato per l’aereo invece dell’autobus, fin qui tutto normale, un normalissimo viaggio in aereo, fino a che la Feige, assistente di volo, non ha saputo che io soffro di “ansia/paura” di volo. Avevo il posto numero 18 in coda all’aereo, ma quando sono salita a bordo, lei mi ha proposto per superare l’ansia/paura di volare in cabina con i piloti!!!! Accettato la sfida, quidi ho fatto il viaggio Elat-Tel Avi in cabina con due simpaticcissimi piloti che mi hanno fatto da guida turistica per tutto il traggitto. E’ tutta un’ altra cosa volare da quella parte dell’aereo, per non parlare del fatto di poter vedere dal vivo Israele dall’alto dal Mar Mediterraneo alla Giordania, mi sembrava di essere in un video game. Stupenda avventura!!!!!!!!!! Li dentro non ho pensato al fatto che volavo perche’ avevo uno scenario davanti a me completo e l’ora di volo praticamente e’sfumata quindi non ho avuto modo di pensare a dov’ero. Grazie Abba per la mia vita e per la vita di Feige, Shai e Elad (piloti) che si sono messi a mia disposizione.

Atterrata a Sde Dov Airport ho preso l’autobus per arrivare a casa di Val e le benedizioni non erano finite. La Val mi aspettava subito con delle novita’ riguardanti una rivelazione che lei aveva avuto verso la fine di dicembre; Val mentre pregava aveva avuto un nome da parte di Dio, Elioshia nome per lei completamente sconosciuto. Aveva incominciato a chiedere in giro se c’era qualcuno con questo nome.Chiedi di qua’, chiedi di la’, e’ saltato fuori che c’era un fratello nella citta’ di Zicron Yacov che ha una cellula di preghiera che si chiama Elioshia. Dovevamo andarci insieme il 6 gennaio ma a causa del forte freddo e la pioggia di quel giorno non ci siamo potute muovere da casa e la domenica dopo io iniziavo il Sar-El, quindi Val ha aspettato tre settimane che finissi il Sar-El per poterci andare insieme, quella sera stessa. Alleluia Gloria a Dio!!!!! Grazie ancora Signore Abba per l’opportunita’ di stare con Val, c’e’ molto da imparare con lei e so che molto delle benedizioni in Eretz Israel sono successe tramite lei!

La riunione di preghiera a Zicron Yacov era alle 19 ma prima con la Val e Sarah siamo andate a cenare in un Bistro’. Abbiamo chiesto alla cameriera quali piatti ci consigliava. Tra le tante cose c’era anche la Burrata israeliana che la cameriera saputo che ero italiana mi ha sfidato a provarla. Anche questa volta ho accettato la sfida. La Burrata non solo era buona, ma era un misto tra una mozzarella di bufala (a quanto pare anche qui le allevano) e la Burrata pugliese. Insomma se capitaste a Zicron Yacov vi consiglio di provare le specialità di questo Bistro’ che si chiama: TISHIBI!

Torniamo alla riunione di preghiera, il fratello Elioshia e sua moglie abitano in una zona residenziale di Zicron Yacov, la Hall del condominio era piuttosto lussosa che richiamava lo stile della pietra di Yerushalaim. Anche l’appartamento non era da meno e appena e’ stata aperta la porta lo sguardo e’ caduto su un bellissimo piano a coda. Da qui ho dedotto che I padroni di casa erano dei musicisti, infatti Elioshia e’ un musicista internazionale di musica classica. Alla riunione eravamo una ventina tutti di nazionalità diverse: americani USA e Canada, inglesi, tedeschi, svizzeri, neozelandesi e due italiane. La lode e adorazione e’ iniziata in maniera cosi naturale e benedetta che ci siamo trovati tutti a lodare Dio, anche se di nazionalita’ diverse era tutto coordinato dalla Ruach Kadosh (gli ebrei si rivolgono in maniera femminile allo Spirito Santo).Era come se fossi in un altro mondo, piedi a terra ma il resto in cielo. Due ore sono passate in un istante ma sono state due ore ricche della Sua presenza, oltre alla lode e adorazione ci sono state diverse Scritture, visioni e infine anche la guarigione di un ginocchio di una sorella Americana. C’e’ stata anche una bellissima testimonianza di Elioshia e sua moglie, da poco rientrati da un tour con altri ebrei ad Auschwitz. Li hanno incontrato il pronipote dell ‘ultimo Kaiser Wilhelm II, che ha rinunciato alla politica per diventare pastore Luterano a tempo pieno. Era ad Auschwitz, perche’ ha sentito il peso di chiedere perdono agli ebrei per il comportamento di suo nonno nei confronti degli ebrei in quanto pur essendo un credente aveva scelto la tranquillità politica invece di aiutare ebrei, alleandosi con il Grand Mufti di Yerushalaim. Non c’era solo lui a chiedere perdono, ma tanti altri credenti che venivano da tutta l’Europa per chiedere perdono agli ebrei per i comportamenti avversi delle loro nazioni o dei loro parenti. Sono sicura che dopo questa richiesta le vite di queste persone non saranno piu’ le stesse.

Il 4 di Febbraio in Eretz Israel e’ Tu Bishvat, festa ebraica, chiamato anche il capodanno degli alberi, Letteralmente significa il 15 del mese di Shevat e appunto capita a metà di questo mese ebraico. Gli ebrei in questo giorno piantano nuovi alberi, tranne quest’anno che e’ Shmita, ovvero Anno Sabatico. Quest’anno non piantano alberi ma li abbracciano, infatti specialmente a Yerushalaim si notavano alberi con dei cartelli con scritto abbracciami! Quella mattina avevamo deciso di andare al Kotel a pregare ma mentre eravamo in auto salendo verso Yerushalaim Val mi dice che vuole farmi vedere un posto con del terreno agricolo dove lei ha pregato precedentemente, quindi abbiamo fatto una sosta a Latrum. Quando siamo arrivati sul posto e’ subito arrivata un’ altra auto, con delle persone. Erano dei fratelli messianici, responsabili del proggetto Be’ad Chaim (Pro Life) che ci hanno informato che quel pezzo di terra davanti a noi apparteneva a questa associazione. L’associazione in questione si occupa di aiutare le ragazze madri a portare avanti le gravidanze invece di abortire. Questo appezzamento di terreno serve a piantare alberi (vita) da parte di tutte quelle donne che hanno avuto aborti e si sono pentite di averlo fatto. La maggior parte di questi alberi piantati sono ulivi, quindi l’olio che si ricava da questi alberi, viene venduto e il ricavato va al sostentamento di altre ragazze madri che scelgono la vita invece dell’aborto. Nel mezzo di questo terreno c’è una statua di una grande mano che sostiene un neonato e sotto (vedi foto),sulla pietra ci sono incisi i versi del Salmo 139:13-16 “Sei tu che hai formato le mie reni, che mi hai intessuto nel seno di mia madre. Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo. Meravigliose sono le tue opere, e l’anima mia lo sa molto bene. Le mie ossa non ti erano nascoste, quando fui formato in segreto e intessuto nelle profondità della terra. I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando nessuno d’essi era sorto ancora.” Anche questo e’ un posto che vi raccomando di visitare e perche’ non sostenere!

Il nostro viaggio e’ proseguito verso Yerushalaim, destinazione Kotel per pregare e intercedere su alcune cose che il Signore ci aveva messo nel cuore. E’sempre un piacere andare a Yerushalaim anche se a differenza di quando l’ho vista la prima volta, l’ho trovata un pò piu’ secolare e meno “spirituale”. In effetti tutta Israele e’ molto cambiata in questi ultimi 10 anni.

Anche questa settimana e’ giunta alla fine, un bellissimo e benedettissimo Shabbat e’ passato e sono in attesa di una nuova settimana, ricca della Sua Gloria non solo per me ma per tutti coloro che lo temono.

Shavua tov!

Annalisa’s adventure to Israel VII