Shalom ci siamo, seconda e penultima settimana al Sar El e penultima settimana anche per me in Israele. Non so ancora come mi sento, è come se fossi indifferente, forse sarà il mio modo di difendermi dal non essere triste. Vabbe’ quando sarò in Italia si vedrà come mi sentirò inanto andiamo avanti con la mia settimana.

Finito lo Shabbat con cena a casa della figlia di Val, siamo andate a letto abbastanza presto, l’indomani dovevo ritornare al Sar El. Appuntamento come al solito alla stazione dei treni Savidor alle 9 in punto. Poichè siamo in piena propaganda elettorale in molti punti della città, anche in questa stazione, c’è un non fastidioso caos di propaganda, più che altro perchè fanno tutto a suon di musica e balli.

Prima di tornare alla base però abbiamo il Sar El’ s trip, meta scelta questa volta è la Independence Hall. Tanti anni in Israele e questa è stata la prima volta che ho visitato questa sala molto importante per la storia dello Stato israeliano. Dopo alcune informazioni storiche che ci aveva fornito la guida, ci ha fatto ascoltare la registrazione di quella memorabile giornata del 14 maggio 1948. E’ stato emozionante essere li ad ascoltare il discorso di Ben Gurion per proclamare lo Stato d’Israele, seguito dalla benedizione del Rabbino e subito dopo quando è partita Hatikva (anche allora spontaneamente) tutti noi presenti nella sala ci siamo alzati di scatto per cantare Hatikva!!!!!! Cosa da brividi!!!!!!!! Il giro della sala è durato una quarantina di minuti, cosi abbiamo avuto circa due ore per andare in giro per Tel Aviv prima che il bus venisse per portarci a Beer Sheva.

Appena siamo arrivati a Beer Sheva le madrichot ci hanno fatto la sorpresa di portarci al centro commerciale di Beer Sheva, si dice che sia il secondo centro commerciale più grande del Medio Oriente, il primo è a Dubai. Effettivamente la struttura è notevole, cmq le madrichot ci hanno voluto fare questa sorpresa perchè il giorno seguente ci sarebbe stata la festa di Purim alla base e poiché alcuni volontari volevano comprare i vestiti per Purim hanno pensato di fermarsi al centro commerciale per farci comprare i vestiti. Io purtroppo non ho potuto comprare il vestito perché dal 1 di gennaio le mie carte di credito hanno smesso di funzionare. Chiamato la banca e posta che mi hanno assicurato che la carta e il conto sono in regola ma che il problema può essere dipeso da Israele. Le banche israeliane ovviamente hanno detto la stessa cosa per le banche italiane, insomma fatto sta che io sono rimasta con i soldi contati da gennaio 😀 😀 😀 Gloria a Dio perché veramente posso affermare che non mi è mancato niente grazie anche all’appoggio della sorella Val.

Ritorniamo alla festa di Purim alla base, giornata divertente preparata dai soldati con la collaborazione dei loro superiori, con la presenza dei bambini (figli dei soldati e civili che lavorano nella base). Per l’occasione ci sono stati, balli, spettacoli e anche concorso per il vestito più bello, vinto da un soldato che si era travestito da Benny Gantz ( ex Capo di Stato Maggiore Generale dell’IDF) Infine anche la lotteria a premi (nessuno però ha pagato il biglietto) in questa occasione ho vinto un cd di musica rap ebraica.

La settimana è proseguita molto tranquillamente con la conoscenza in particolare di due care persone, un fratello canadese Pat e Gisella una sorella svizzera. Insieme con loro abbiamo raccontato le meraviglie che fa il nostro Signore. E’ stata per me anche una settimana un po più movimentata visto che ho giocato a calcio. A parte aver preso tanti calci, ho scoperto che so marcare a uomo come si dice in gergo calcistico. Il giovedì è arrivato come al solito e quindi siamo tornati a Tel Aviv per passare lo Shabbat. Tornata a casa la Val mi ha avvisato che la questione della Spianata del Tempio è stata vinta dagli ebrei, un giudice ha confermato che gli ebrei hanno diritto ad andare a pregare sulla Spianata(per chi volesse approfondire sull’argomento leggere

( http://www.breakingisraelnews.com/31715/israeli-judge-rules-people-faiths-must-allowed-pray-temple-mount-jerusalem/#vipdwF905OdXCpe5.97 )

Anche questa volta il Signore ha risposto a una nostra (e non solo nostra) preghiera!!!!Gloria a Dio per la Sua fedeltà.

Il venerdì mattina presto io e Val ci siamo alzate e siamo andate a pregare a Hebron. Sinceramente l’impressione che ho avuto di questa città è stata tanta tristezza e “oscurità”. Sappiamo che è la città più sacra agli ebrei dopo Yerushalaim, sappiamo sempre dalla Parola che a Hebron Abramo ha eretto un altare all’Eterno. Sempre qui Abrahamo seppellì sua moglie Sara e Isacco vi dimorava. A Me’arat HaMachpela(grotta di Macpela o grotta dei Patriarchi) si considera che sono sepolti Abramo, Isacco e Giacobbe (Sara, Rebecca e Lia). Questa città è contesa anche dagli arabi perchè considerano la grotta di Macpela come la Moschea di Abramo. La cosa più triste e che solo il 3%di Hebron è popolata dagli ebrei! Su questo contenzioso si sono rivolte le nostre preghiere su quel territorio. Abbiamo proclamato l’appartenenza totale degli ebrei su quel territorio nel nome di Yeshua. Lasciata Hebron abbiamo proseguito per andare a Suysa. Un piccolissimo villaggio a sud delle montagne della Giudea dove si può trovare i resti di una delle prime Sinagoghe Messianiche. Anche su questo territorio abbiamo depositato le nostre preghiere dopo di che siamo ritornate a Tel Aviv, per preparare lo Shabbat.

Il sabato invece è stata una giornata indimenticabile perchè siamo andati nella riserva naturale di Habonim. Uno dei fenomeni naturali più suggestivi che abbia mai visto, tra spiaggia, roccie, fiori ecc…… da non perdere durante il vostro prossimo viaggio in Israele. Non potevo passare una giornata migliore per salutare Eretz Israel. Anche lo Shabbat è andato e quindi non mi rimane che entrare nella mia ultima settimana in Israele Shavua tov

 

Annalisa’s adventure to Israel XI