Mail di preghiera e informazione della amzi associazione per la testimonianza messianica a Israele amzi, 23 marzo 2015

1. Convegno di riconciliazione

2. Ancora nessuna via d’accesso

3. Molto lontano

4. La via della passione di Gesù

5. Link della settimana

1. Convegno di riconciliazione

Israel Pochtar,

Comunità messianica Beth Hallel, Ashdod

Sono tornato da poco da un convegno di riconciliazione cui hanno partecipato persone provenienti da vari paesi del Medio Oriente. Questa volta mi ha accompagnato mio figlio minore ancora adolescente. Per me è molto importante che possa sperimentare di persona la forza della preghiera comune e dell’unità. In Medio Oriente si semina tanto odio ed è importante che le giovani generazioni imparino che soltanto l’amore può vincere l’odio. Abbiamo sentito testimonianze toccanti da varie nazioni, ma per motivi di sicurezza non posso riferirle. Solo un piccolo esempio: un pastore iraniano è stato imprigionato più volte nel suo paese finché ha deciso di fuggire in Turchia con la famiglia. Lì ha fondato una comunità insieme a due altre famiglie e nel giro di dieci mesi il numero dei membri di tale chiesa è salito a 150 credenti, tutti ex musulmani provenienti dall’Iran che si sono convertiti a Gesù. Nonostante tutte le atrocità riportate dai media, non dimentichiamo che Dio è all’opera! A lui tutto l’onore!

2. Ancora nessuna via d’accesso

Rachel Netanel,  Beth Netanel, Gerusalemme

Mentre da una parte ci sono buone notizie, dall’altra continuiamo a incontrare delle resistenze, soprattutto da parte dell’autorità religiosa islamica Waqf per la via d’accesso alla nostra abitazione. Pur avendo vinto la causa in tribunale, continuano a esserci degli ostacoli. La via è stata costruita ma si rifiutano di farla arrivare fino al cancello del mio giardino. Invece l’hanno portata nell’altro angolo del giardino, a circa dieci metri dall’entrata. Ora pretendono che io abbatta il muretto di cinta e sradichi le piante che vi sono davanti per costruire un nuovo cancello e una nuova scalinata. Questa è pura angheria e non sono pronta ad accettarla. Alcune settimane fa hanno sparso ancora del diserbante sulle piante selvatiche che crescono sull’ex cimitero islamico. La cosa mi disturba per due motivi: sono morte piante e uccelli e il veleno mi ha provocato un attacco di asma tanto grave che sono dovuta essere ricoverata. Quando abbiamo chiamato la polizia, i musulmani hanno affermato che ero stata io a spargere il veleno durante la notte. Dopo un forte battibecco abbiamo avuto una conversazione di quattro ore su Jeshua. Pregate che Dio ci dia saggezza e ci guidi in questo frangente.

3. Molto lontano

Comunità messianica Chasdei Jeshua, Arad

Il tempo del servizio militare per molti ebrei messianici è molto difficile. Essendo tanto lontani dalla famiglia e dalla propria comunità, in un ambiente che non si orienta per niente sui principi di Dio, molti giovani si allontanano dalla fede in Jeshua in questo periodo. Per affrontare questo problema e sostenere i soldati messianici nella fede è stato fondato il movimento “His Soldiers” (I suoi soldati). Esso organizza, ogni due mesi e in varie località del paese, dei convegni per il finesettimana, durante i quali i soldati possono ricaricarsi con lode, comunione, giochi e buon cibo. Fra un convegno e l’altro il team mantiene i contatti con i soldati e invia loro versetti biblici, canti, video e suggerimenti. Pregate per i soldati messianici.

4. La via della passione di Gesù

Hatim e Renate Jiryis, Comunità araba a Rama e Tharshiha

Gesù ci invita: „Seguimi e prendi la mia croce!“ (cfr. Mc 8:34). Abbiamo preso questo passo come spunto per organizzare un viaggio da Rama a Gerusalemme con 49 persone e percorrere la Via Dolorosa lungo la quale, per tradizione, Gesù ha trasportato la sua croce. Abbiamo fatto sosta a ognuna delle 14 tappe della via della passione di Gesù. Hatim ha dato una breve spiegazione e qualcuno della chiesa ha letto ad alta voce il testo biblico corrispondente. Talvolta abbiamo anche cantato una strofa di un canto. In questo modo si capisce bene che seguire Gesù non ha niente a che vedere con una passeggiata ma significa trasportare una croce. Quanto siamo riconoscenti che lui abbia già trasportato tutte le nostre colpe sulla sua croce. È stata una giornata molto benedetta e siamo stati felici che vi abbiano partecipato alcune donne che sono venute e hanno sentito la Parola di Dio per la prima volta. Che il seme possa portare frutto per il regno di Dio. Pregate per il 25 marzo, quando ripeteremo lo stesso viaggio per la chiesa di Tharshiha, perché si prenotino delle persone aperte all’evangelo.

5. Link della settimana

Traduzione della Bibbia in ebraico moderno (tedesco)

https://youtu.be/-IZraVvzqiY

http://www.amzi.org/