Mail di preghiera e informazione della amzi associazione per la testimonianza messianica a Israele amzi, 27 aprile 2015

1. Di ritorno da Gerusalemme

2. Camminata impegnativa

3. Insieme per altri

4. Sostenere quelli che inciampano

5. Link della settimana

1. Di ritorno da Gerusalemme

Israel Pochtar,  Comunità messianica Beth Hallel, Ashdod

Grazie per tutte le vostre preghiere per la nostra azione evangelistica di Sabato scorso. Con più di 600 ospiti siamo partiti da Ashdod e abbiamo trascorso una bella giornata a Gerusalemme. Il programma è iniziato con un piccolo concerto, seguito da un toccante messaggio sulla salvezza che Dio ci offre in Jeshua. Circa i tre quarti dei partecipanti hanno accettato questo dono e hanno affidato in preghiera la propria vita a Jeshua. In seguito abbiamo visitato diversi siti biblici e abbiamo spiegato agli ospiti in quali passi della Bibbia compaiono tali luoghi. Tanti non avevano mai sentito parlare prima di queste cose. Lodiamo Dio per la sua opera! Ma è solo l’inizio. Abbiamo intenzione di offrire un corso di discepolato Alpha in modo che i neoconvertiti possano avere delle buone basi di fede. Inoltre daremo loro Bibbie e libri e continueremo a curare il rapporto personale con loro. Pregate per queste persone.

2. Camminata impegnativa

Alon e Rajaa’ Grimberg, King’s Kids Israel

Circa dieci giorni fa abbiamo finito l’avventura „Niko“ di cinque giorni. Con 23 partecipanti e 15 collaboratori (più sette bambini) abbiamo attraversato una parte del paese a piedi. Abbiamo sudato, dormito sotto le stelle, curato la comunione, studiato la Parola di Dio e imparato a essere vincitori per la forza di Dio. L’idea all’origine delle giornate “Niko” è di riflettere su temi come il servizio, il lavoro di gruppo, la rinuncia ai nostri diritti e la dedizione in un ambiente fisicamente ed emotivamente difficile. Le alte temperature sono state una sfida per tutti noi ma abbiamo sperimentato anche l’azione onnipotente e sovrana di Dio, come hanno affermato diversi giovani durante un momento di testimonianza. Per questo siamo riconoscenti al nostro Signore!

3. Insieme per altri

Opera di riconciliazione Musalaha

In Aprile si sono incontrate venti donne israeliane e palestinesi dell’opera per le donne Musalaha, per preparare 34 pacchi di beni di prima necessità da donare a donne senzatetto a Tel Aviv. Tutte si sono impegnate a modo loro: alcune hanno portato dei viveri, altre hanno cucito le borse in cui consegnare la roba. Qualche giorno dopo alcune di noi sono andate a Tel Aviv presso un’organizzazione che lavora fra prostitute e senzatetto, per distribuire i pacchi e conversare con le donne che erano disposte e aperte al dialogo. In quell’occasione abbiamo conosciuto Vittoria, una donna ebrea venuta in Israele per curare il padre malato di cancro e vicino alla morte. Il dolore per la perdita del padre l’ha spinta a cercare consolazione nella droga. Ora è tossicodipendente. In passato era insegnante di pianoforte mentre oggi vive sulla strada. Ci siamo chiesti come fosse possibile che una persona così delicata potesse sopravvivere in quell’ambiente. Un’altra donna ci ha detto: „Grazie. Grazie che credete che io possa cambiare la mia vita e che avete parlato con me come con un essere umano.“ Pregate che queste donne possano sentire attraverso noi qualcosa dell’amore di Dio per loro.

4. Sostenere quelli che inciampano

Gleb Samburski, Unione di assemblee e centri di recupero „Israele vivente“

Alcuni anni fa Oleg è uscito dalla dipendenza da droghe pesanti in uno dei nostri centri di recupero. Ha affidato la sua vita al Signore e ha assolto il nostro corso biblico e di discepolato. In seguito ha lavorato nella nostra comunità e nel lavoro di riabilitazione e Dio lo ha benedetto con una meravigliosa famiglia. Insieme si sono trasferiti a Nahariya per servire la nostra comunità locale. Poi però è avvenuta la tragedia: Oleg ha ripreso a consumare droga. La chiesa lo ha accompagnato con tanto amore e ha tentato di impedire che ricadesse nella tossicodipendenza. L’abbiamo accolto nuovamente nel nostro programma di riabilitazione e abbiamo sostenuto la moglie e i due figli. Siamo riconoscenti che la chiesa di Nahariya non sia una comunità soltanto di nome ma che sia veramente una famiglia in cui si condivide la vita e si sostiene quelli che inciampano e cadono. Pregate per Oleg che possa ritornare libero.

5. Link della settimana Come fiorisce il deserto

http://www.amzi.org/

https://youtu.be/cE3I0J30bcE?t=11s

amzi-focus-israel.net