Biella, 04/06/2015

Evento importante oggi, all’Agorà Palace di Biella, dove si è tenuto il convegno “LA NAZIONE D’ISRAELE, BENEDIZIONE DIVINA PER TUTTE LE NAZIONI – Tra start-up, innovazioni tecnologiche, business e spiritualità”, orientato ad industriali e professionisti del biellese, ma a cui hanno partecipato diversi imprenditori e professionisti del nord Italia. La conferenza, caratterizzata da un’atmosfera di professionalità, grazie agli interventi delle figure di alto profilo presenti, ha avuto anche piacevolissimi momenti di amicizia in cui gli interlocutori, sia italiani, sia ebrei hanno avuto modo di sperimentare il profondo amore che lega Edipi e i suoi membri al popolo d’Israele. La giornata è cominciata onorando gli ospiti con il commovente inno nazionale cantato in ebraico da Sophie, della Chiesa di Cristo Re di Biella, al quale è seguito un breve intervento del Past. Ivan Basana, presidente di Edipi, per una breve presentazione dell’associazione promotrice dell’evento, Edipi appunto, e per l’introduzione degli ospiti.

Il primo ad intervenire, il dott. Carmel Luzzati, in qualità di rappresentante dell’agenzia Keren Hayesod ha presentato il suo lavoro presso tale agenzia la cui mission è favorire l’Aliyah, ovvero la gestione dell’immigrazione e dell’integrazione del popolo ebraico sparso per il mondo che intende rientrare “profeticamente” nello stato d’Israele. L’intervento è poi proseguito con un’esauriente panoramica del dott. Luzzati sul mondo delle start-up, vivacizzata da numerose domande dei partecipanti, animati da un più che comprensibile interesse di inseguire quel nuovo (per noi) modello di “fare impresa” che sta avendo un successo planetario nelle aree più varie (dall’agricoltura all’hi-tech) ed è ormai la consuetudine per i giovani in Israele. Nella seconda parte della mattinata ha preso la parola la Sig.ra Natalie Gutman Chen, responsabile della missione economico-commerciale dell’ambasciata d’Israele a Milano, che oltre ad aver presentato il proprio instancabile lavoro di intermediaria tra le due realtà, quella israeliana e quella italiana, ci ha portati a conoscenza di una già consolidata collaborazione di alcune aziende agricole (circa 100) della nostra pianura lombarda che hanno scelto di adottare per quanto riguarda i sistemi d’irrigazione e l’allevamento di bovini, proprio alcune start-up provenienti da Israele. Più in generale l’intervento ha assunto una sua dimensione più che mai interessante circa le svariate possibilità di supporto offerte dall’ufficio della Sig.ra Chen per tutti coloro che volessero scegliere d’intraprendere un progetto d’investimento italiano in Israele o di scegliere una start-up già esistente portandola qui sul nostro territorio.

Nel pomeriggio il Past. Ivan Basana, indossando i suoi panni da imprenditore, ci ha testimoniato di alcune sue start-up già avviate in collaborazione con lo stato d’Israele e dell’importanza di intraprendere progetti commerciali, “start-up bibliche”, così denominate da lui appunto, che ci fanno entrare in una nuova dimensione non più solo economica, ma profondamente spirituale ed altamente biblica che segue il principio aureo secondo il quale “se io benedico sia spiritualmente, sia materialmente Israele di riflesso riceverò benedizioni io stesso” e l’importanza di intraprendere tali progetti anche e soprattutto come comunità affinché la benedizione sia la più estesa possibile.

La giornata si è poi conclusa con l’intervento del Past. Corrado Maggia, responsabile della “Chiesa di Cristo Re” di Biella che ci ha regalato la giusta visione del ruolo che avrà fra le nazioni lo stato d’Israele e della posizione profetica di guida nel Regno che Dio ha preparato, rimasta immutata da millenni, nonostante l’introduzione più o meno moderna di teorie strampalate e prive di ogni fondamento biblico, come la “teoria della sostituzione” promossa e sostenuta, purtroppo, ancora da circa il 70% del mondo cristiano, che vede il popolo d’Israele privato di ogni promessa divina e non più partecipe piano salvifico divino e del ruolo di governo nel Regno, trascinandosi dietro poi anche tragedie bimillenarie come l’antisemitismo. Fortunatamente un corretto insegnamento come quello del Past. Maggia porta immancabilmente a spostare la propria attenzione proprio a quello che è stato il denominatore comune del convegno e parte del suo titolo, ossia che Israele e il suo popolo sono certamente una benedizione divina per tutte le nazioni, da qualunque aspetto la vogliamo vedere, spirituale e non.

Stefano Mascioli