In un’assolata giornata di fine giugno centinaia sostenitori di Israele provenienti da varie parti dell’Europa si sono ritovati a Ginevra a manifestare in occasione della riunione della commissione “Schabas”. L’occasione era importante perchè proprio a Ginevra alla “Place des Nations” difronte alla sede del Consiglio per i diritti umani dell’ONU si doveva manifestare contro le conclusioni di una commissione che stà accusando l’esercito israeliano di crimini contro l’umanità durante la guerra con Hamas dell’agosto 2014: oltre alle varie contraddizioni si sono riscontrate falsità, conclusioni di parte e vere menzogne.

La piazza di notevoli dimensioni, poteva considerarsi, a seconda dei punti di vista mezza piena o mezza vuota. Fonti locali danno notizia di un migliaio di partecipanti. Più realisticamente saremo stati in 6-700 persone più un centinaio di ginevrini che si fermavano incuriositi.

Probabilmente le aspettative degli organizzatori erano per un numero più consistente, ma a mio avviso è importante sottolineare la forte motivazione, determinazione, compostezza e unità dei manifestanti. Se devo sottolineare un fatto che mi ha lasciato perplesso è stata la sparuta presenza di rappresentanti delle comunità ebraiche, infatti non saranno stati più del 10%, conclusione che ho condiviso con Amar Segre, vice presidente della Cominità ebraica di Torino e con Eyal Mizrachi, solerte ed entusiata organizzatore della manifestazione, nonchè presidente di ADI (Amici d’Israele).

Ottimo il supporto logistico dell’Ambasciata d’Israele in Italia che ci ha fornito cartelli e striscioni in abbondanza finalizzati ad una coreografia quanto mai incisiva ed efficate. L’aspetto positivo è stata la rappresentaza italiana che è stata del 50% dei presenti e in gran parte cristiani evangelici. Sventolavano comunque bandiere di molte nazione europee, Francia Germania, Svizzera, Olanda, Ungheria, Finlandia, Austria, Slovacchia oltre al Canada e Filippine.

Un autobus è arrivato dall’Ungheria con una 50ina di membri della “Faith Church” di Budapest, una congregazione fortemente a favore di Isarele con oltre 70.000 membri.

Ma l’associazione più rappresentata è stata EDIPI (Evangelici d’Italia per Israele) con oltre 70 partecipanti. Il presidente di EDIPI, past. Ivan Basana, ha consegnato agli organizzatori e ai relatori Gregory Lafitte, dell’European Coalition For Israel, e all’ On. Giuliano Ferrara, che ha chiuso la riunione con un veemente discorso a favore di Israele, le recenti pubblicazione EDIPI, “Questa terra è la mia terra” e “Fatti e Misfatti”. Musica ebraica e l’Hatikva, l’inno nazionale di Israele, hanno fatto da chiusura alla manifestazione.