”Capire i tempi e sapere cosa ECI dovrebbe fare”

”I figli di Issacar, capaci di capire i tempi in modo di sapere quello che Israele doveva fare”1° Cronache 12:33

L’autunno è spesso sinonimo di una nuova stagione o un nuovo inizio, sia che studiamo od andiamo a scuola sia che siamo impegnati nella vita politica. Rispetto al nostro calendario gregoriano, che segna l’inizio dell’anno il primo gennaio, il calendario ebraico è più corretto, segnando il primo giorno dell’anno, Rosh Hashanah, la sera del 13 settembre. Secondo alcuni studiosi ebrei il prossimo anno, il 5776, sarà un anno di giubileo. Anche al di là del contesto ebraico, sembra che anche le relazioni internazionali stiano entrando in una nuova fase, con la preparazione della 70° sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, programmata per settembre a New York. Non c’è nessun leader mondiale che non sarà presente al dibattito, al quale parteciperà anche il papa Francesco con un suo discorso. Quest’autunno assisteremo alla ratifica degli accordi con l’Iran per il nucleare al Congresso di Washington ed una nuova risoluzione dell’ONU per fissare i parametri per un accordo finale di pace tra Israele e palestinesi, di fatto un’unilaterale dichiarazione di uno stato palestinese. Sembra che questi nuovi accordi con l’Iran aprano una nuova epoca di ottimismo nella comunità internazionale in cui le nazioni sperano di risolvere l’infinito conflitto tra Israele ed il mondo arabo, ora con un maggior coinvolgimento dell’Unione Europea. Per ECI questa nuova stagione presenta molte sfide, richiedenti il vostro aiuto ed appoggio attivo. Essendo Israele sempre più isolato nella comunità internazionale, è importante che ci facciamo avanti col nostro sostegno. Queste sono le nostre priorità per il 2015-2016 Di tanto in tanto è importante ricapitolare quello che è la Coalizione Europea per Israele e quali sono le sue attuali priorità. Non vi è momento migliore per farlo di un inizio di una nuova stagione. ECI è stata fondata nel 2003 per dare ai cristiani una voce a favore di Israele nei corridoi del potere a Bruxelles ed in tutta Europa. Negli anni, questo mandato si è esteso fino ad includere le Nazioni Unite di New York, dove oggi stiamo raggiungendo un numero sempre più grande di nazioni. Esistono molti cristiani che lavorano sodo ed in modo eccellente a favore di Israele, comunicando alla chiesa le proprie responsabilità verso il popolo ebraico, aiutando praticamente i bisognosi in Israele, organizzando grandi conferenze a Gerusalemme ed altrove; bene, noi abbiamo altri obiettivi. La nostra visione è mettere in pratica le parole dette, dove riteniamo sia più importante, nei luoghi dove vengono prese le decisioni e vengono formate le opinioni. In questo modo possiamo essere di complemento all’importante lavoro che viene fatto da altre organizzazioni facendo sentire così una voce cristiana nelle capitali del mondo. Guardando al passato, vediamo che questa missione importantissima è venuta a mancare negli anni 30, permettendo così il perpetrarsi del più grande crimine della storia dell’umanità. Il nostro impegno è semplice: mai più. Priorità

1. Combattere l’antisemitismo in Europa

Nonostante la nostra influenza a livello mondiale stia crescendo, il cuore del nostromandato rimane in Europa. Mai come prima è importante che cresca forte la voce cristiana contro l’antisemitismo in Europa. Ed è ancora più rilevante ora, quando l’Unione Europea cerca di avere un ruolo più attivo nel processo di pace tra Israele e palestinesi. L’Europa non può avere un ruolo di mediazione nel Medio Oriente se, nello stesso tempo, accoglie in mezzo a sé sentimenti di antisemitismo. Se l’UE condanna costantemente la violenza antisemitica in Europa, è altresì necessario mostrare la stessa determinazione, condannando gli attacchi terroristici antisemiti all’interno di Israele. ECI, per molti anni, ha sottolineato la relazione strategica tra Europa ed Israele, ed ha protestato contro ogni atto basato sul principio del doppio peso/doppia misura nei confronti di Israele, come l’applicazione delle nuove linee guida che bloccano i finanziamenti dell’UE alle attività situate fuori dalla cosiddetta linea del 1967, o l’etichettatura dei prodotti israeliani provenienti dai territori contesi. Queste misure sono il risultato della famigerata campagna del movimento BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni), il quale mira ad isolare e demonizzare lo stato di Israele. Crescendo il movimento BDS, anche in ambienti cristiani, ECI sente la responsabilità di prendere una posizione e di essere una voce forte contro l’antisemitismo nella Chiesa. *Perrine Dufoix* è la nostra persona di riferimento per l’Europa.

2. Battaglia legale internazionale

San Remo 4 <http://www.ec4i.org/index.php?option=com_acymailing&ctrl=url&urlid=189&mailid=1297&subid=2121>Sin dal 2010 ECI ha giocato un ruolo essenziale nello ristabilire la verità storica sulle fondamenta legali della fondazione dello stato di Israele, codificate secondo le leggi internazionali nella conferenza di pace di San Remo, nell’aprile del 1920 (guardate il video Give peace a chance <http://www.ec4i.org/index.php?option=com_acymailing&ctrl=url&urlid=189&mailid=1297&subid=2121>). Commemorando il 90° anniversario di questa importante conferenza, ECI è riuscita a portare questo messaggio dimenticato sino alle estremità della terra. Questo lavoro continua ora con i molti documenti scritti dal nostro consulente legale *Andrew Tucker* e la sua squadra. Con un occhio alla nuova richiesta unilaterale di uno stato palestinese da presentare alla prossima sessione dell’ONU, questo lavoro è estremamente importante dal punto di vista strategico, potendo far sorgere una voce credibile, basata sulle giustizia e le leggi internazionali. ECI desidera servire le nazioni ma anche la chiesa con conferenze sulla legalità dello stato d’Israele. Questo lavoro, basato a Bruxelles ed a Praga, ha naturalmente uno scopo globale, dato che le leggi internazionali trascendono i confini nazionali.

3. Diplomazia culturale

Nel 2013 il lavoro NYC Kovanda FCDinternazionale all’ONU, volto prima all’importanza degli argomenti legali, ha avuto una svolta, includendo la diplomazia culturale. Questo tipo di diplomazia “morbida”, con la quale mettiamo l’accento sui molteplici contributi dati dagli ebrei all’umanità, è stato un modo efficace per portare le nazioni a sostenere Israele. Questo lavoro è anche giunto all’attenzione di alti funzionari all’interno del segretariato dell’ONU, che ora sostiene le nostre iniziative. Celebrando le festività ebraiche all’ONU, abbiamo cercato di presentare un aspetto diverso di Israele il quale attira l’interesse e l’appoggio di molte nazioni. Organizzando costantemente eventi culturali con un messaggio positivo riguardo ad Israele abbiamo reso più facile la crescita di una rete di nazioni che desiderano essere più vicine allo stato ebraico. Oggi questo lavoro si chiama “Forum per la Diplomazia Culturale” ed è coordinato da *Gregory Lafitte* /(nella foto: l’ambasciatore Karel Kovanda parla, in occasione dello Yom Kippur, alle Nazioni Unite nell’ottobre del 2014)/. ECI presente a conferenze in Svezia e Finlandia Tomas Livets Ord2 <http://www.ec4i.org/index.php?option=com_acymailing&ctrl=url&urlid=196&mailid=1297&subid=2121>Helsinki – Durante la stagione tranquilla di vacanze, a luglio, ECI è stata molto attiva, partecipando a molte conferenze, per presentare la visione e la missione della nostra organizzazione, incoraggiando i cristiani a coinvolgersi attivamente nella preghiera, nell’informazione e nell’appoggio ad Israele. Molti sono stati incontri informali mentre altri hanno avuto un grande pubblico e sono stati ufficiali. ECI è stata onorata di poter parlare alla conferenza europea annuale “Word of Life” ad Uppsala, in Svezia, nell’ultima settimana di luglio; *Tomas Sandell* ha parlato insieme all’ambasciatore israeliano in Svezia *Isaac Bachman* ed ed al pastore senior *Joakim Lundqvist*. Word of Life è stata una delle chiese a favore di Israele più influenti negli ultimi trenta anni, istruendo migliaia di cristiani e portandone altrettanti in viaggio nella terra d’Israele. Negli anni 90 WOL ha portato in Israele migliaia di nuovi immigrati, provenienti dell ex Unione Sovietica, attraverso il proprio ministerio “Operation Jabotinsky”. Dopo la conferenza Tomas e *Christian Åkerhielm* della WOL International hanno siglato un accordo di collaborazione che darà forza alla loro alleanza. Nella prima settimana di luglio Tomas ha parlato in una conferenza su Israele a Närpes, nell’ovest della Finlandia. L’attenzione per i paesi nordici non è casuale, ma è dovuta la ruolo importante di questi stati nell’UE ed all’ONU.

Anni fa Israele considerava i paesi nordici un grande problema. Oggi i governi di Finlandia, Danimarca e Norvegia hanno cambiato la propria politica e sono più positive nei confronti di Israele. A causa degli intensi impegni di viaggio, lo staff di ECI non è stato in grado di partecipare e parlare a molte conferenze cristiane. Comunque Tomas Sandell dovrebbe parlare a Londra il 10 e 11 ottobre.

A breve seguiranno maggiori dettagli. Non è stata fissata ancora la data per la conferenza annuale a Bruxelles A motivo di nuove norme di sicurezza, all’interno del Parlamento Europeo, ECI non è stata in grado di fissare una data per la nostra conferenza programmatica annuale. Stiamo ancora vagliando la possibilità di organizzare un seminario ed una cena nella metà di novembre, probabilmente il 18 e 19. Potete già, se siete interessati, richiederci un invito, perché questa conferenza non sarà aperta a tutti. Siamo spiacenti per questo inconveniente.

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