A tal proposito ricordiamo che stiamo organizzando un incontro veramente speciale con l’archeologo israeliano Dan Bahat a Como per il 14 novembre in collaborazione con la Chiesa Evangelica curata dal past. Gianni Digiandomenico, peraltro socio fondatore di EDIPI.

Il tema sarà: l’archeologia biblica di Gerusalemme.

Per informazioni tel. 3421518368.

Ci provano e ci riprovano a cancellare il legame millenario del mondo ebraico con la sua più certificata e indispensabile origine nella terra d’Israele, anche se alla fine i palestinesi hanno dovuto rinunciare a presentare la mozione con cui chiedevano all’Unesco di riconoscere il Muro del Pianto come parte integrante della Moschea di Al Aqsa. Sì, avete capito bene, avevano pianificato di incamerare il più grande monumento al passato degli ebrei, il maggiore simbolo del loro attaccamento a Gerusalemme in territorio di dominio islamico. Non è cosa da poco: si tratta della conquista simbolica del luogo più santo alla tradizione religiosa ebraica, un’aggressione culturale e morale di prima grandezza. E anche di una mossa intelligente dato che fin’ora il voto dell’organizzazione dell’ONU per l’educazione scientifica e culturale è stato sempre molto compiacente.

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