Diario di Anna Guazzelli da Eretz Israel. …impressioni di 4 giorni meravigliosi con Keren Haiesod….missione di solidarietà’

Cari amici/amiche ho avuto il privilegio di partecipare qui in Eretz Israel a una “missione di solidarietà” del “Keren Hayesod”. sono arrivati , un gruppo dall’Italia, tra cui anche potenziali” olim kadashim”…nuovi immigrati, il 28.10 e sono ripartiti 1.11 di domenica. Io ho raggiunto il gruppo il venerdi’ mattina 30.10 sino alla domenica. In questi 3 giorni ho vissuto emozioni/esperienze profonde indimenticabili. Abbiamo incontrato e conosciuto persone, uomini e donne “incredibili” sempre sempre piu’ mi convinco che Israel e’ una piccola/grandissima nazione l’unico ultimo baluardo/difesa del Medio Oriente contro il terrore puro contro le tenebre..e questo vale anche x l’Europa. Israele sta difendendo non solo se stessa ma anche tutti noi, Italia, Europa. Cosa abbiamo visto? Chi abbiamo incontrato? Con chi abbiamo parlato? C’e’ stata una colazione con Yossi Vardi…padre dell’imprenditoria israeliana . In 40 anni di carriera ha co-fondato e contribuito a creare oltre 70 aziende high-tech. Abbiamo visitato il “ranch dei sicomori” appartenente alla famiglia di Ariel Sharon, vista la tomba, incontrato il figlio ,Gilad Sharon. Abbiamo visitato una base militare e un impianto di desalinizzazione dell’acqua. Il venerdì 30.10 siamo arrivati al “kibbutz Nirim ” sul confine con Gaza e viaggiato lungo il confine. Abbiamo incontrato il sindaco del comune regionale Eskol, Gadi Yarkoni gravemente ferito (ha perso le gambe) nell’agosto 2014 da un razzo. Ci ha raccontato la sua storia con semplicità e pacatezza, ora continua come sempre nel suo lavoro/impegni…non lo dimenticherò mai. Abbiamo incontrato anche la popolazione locale e i bambini per cercare di capire cosa significa vivere sotto attacco costante. Gli abitanti di questa zona d’Israel hanno pochissimi secondi per cercare un rifugio dal momento che scatta l’allarme per l’arrivo di un missile. Una cosa che mi ha molto impressionata e commossa …..accanto ad ogni fermata di autobus sono stati costruiti “rifugi” (finanziati dal Keren Haiesod)…questo e’ l’unico modo per le persone che aspettano l’autobus di salvarsi,…entrare immediatamente nel rifugio accanto alla fermata….i rifugi sono tanti, tanti lungo tutta la linea. Sto pensando: ” cosa farebbe l’Italia in una situazione del genere per la nostra popolazione civile?????…Meglio non pensare troppo. La giornata e’ stata intensa ..abbiamo incontrato anche degli agricoltori che ci hanno illustrato “la tecnologia agricola israeliana” un ” miracolo” da cui molte, molte nazioni del mondo stanno imparando e che aiuta a combattere la fame. Un pranzo splendido ci e’ stato offerto da il progetto ” women cooking” donne che cucinano. Dopo il pranzo siamo partiti per Gerusalemme. La sera del venerdì abbiamo cenato a Gerusalemme , in uno splendido hotel con i “soldati soli” ( giovani soldati che non hanno famiglia in Israele) e l’ambasciatore d’Italia in Israel , Francesco Maria Talo. E’ stata soprattutto la storia di Leonardo un giovane soldato israeliano —ebreo/italiano di Milano, che ha segnato la serata che non dimenticherò’. Leonardo contro il desiderio e consigli della sua famiglia ha ” fatto Aliah” cioè è immigrato in Israele , per combattere nell’esercito per difendere la nazione e il popolo a cui sente di appartenere. Ha combattuto lo scorso agosto a Gaza, ” nell’operazione margine di sicurezza” Leonardo era tra i soldati che “sono entrati in Gaza” si e’ trovato faccia a faccia con la morte diverse volte ha visto morire nemici ma anche i suoi amici compagni. Dal suo racconto e’ uscita l’immagine nitida di “un esercito molto molto speciale” l’esercito più forte e morale del mondo. Lo sapevo, lo so, ma questa per me e’ stata la conferma. Leonardo al momento ha terminato il servizio militare ma ora fa parte dei “riservisti” ed e’ pronto a tornare a combattere …purtroppo…forse in un prossimo futuro. Il sabato ” Shabat” abbiamo cenato al Moshav Mata con degustazione di vini e cena etnica marocchina presso la cantina Nevo Winery , ospite d’onore Ohad Hemo , corrispondente di canale 2 nei territori palestinesi che ci ha parlato della situazione. La domenica di prima mattina abbiamo incontrato il sindaco di Gerusalemme Nir Barkat sindaco sin dal 2008. la sua visione e’ di trasformare Gerusalemme in una città ricca in cultura, educazione giovanile, sviluppo economico, innovazioni, turismo ecc. e lo sta facendo. In ultimo c’e’ stata una visita di solidarietà all’ospedale di Gerusalemme Hadassah. Abbiamo incontrato il responsabile di tutto l’ospedale, lui stesso medico chirurgo, ho guardato negli occhi attentamente questo medico chirurgo che lavora quasi 24 ore al giorno. Nel suo ospedale si cura con la stessa dedizione e competenza la vittima del terrorismo e l’attentatore …sono spesso l’uno accanto all’altro..non c’e’ differenza , l’attentatore , ha detto questo medico x noi e’ un essere umano, un essere umano che ha bisogno di noi. Guardavo negli occhi questo chirurgo mentre parlava e l’espressione del suo volto. C’era qualcosa nei suoi occhi che riflette uno spirito straordinario di una persona fuori dal comune. L’espressione, la luce che ho visto, che vedo qui sul volto di tanti israeliani, e che sono convinta hanno fatto d’Israele la splendida , unica nazione , Israele dei miracoli, esempio di civiltà e democrazia per il mondo. L’ospedale e’ grandissimo, immenso, ed e’ l’eccellenza assoluta per le cure e le ricerche in tanti campi della medicina…per esempio le cellule staminali. Ci sono anche 4 piani “interrati cioè nel sottosuolo completamente perfettamente adattati a sale operatorie, tantissime sale operatorie che operano 24 ore al giorno per 7 giorni la settimana. Sono antimissile…anti..anti anti tutto perfettamente sicure in ogni emergenza catastrofica con impianto per energia elettrica autonomo. Io sono stata infermiera professionale a Londra ma la cura che hanno dei malati per ogni tipo di malattia delle persone che hanno subito un trauma e’ qualcosa che in Italia( e questa e’ la verità) neppure ci sogniamo. Qui curano veramente “tutta la persona” corpo, spirito anima…la persona con tutti i suoi bisogni non diventa mai un “numero” un “caso” rimane sempre sempre un individuo, un essere umano. L’amore il rispetto per la vita qui in Israele e’ grandissimo per tutte le forme di vita .  Per ultimo abbiamo incontrato una signora con la sua bambina di 3 anni e l’assistente sociale che le accompagnava. Tutta la famiglia, padre madre e 2 bambini sono ora pazienti nell’ospedale . Sono stati vittime di un attentato terroristico la scorsa settimana. Erano in macchina e stavano tornando a casa, la bambina era sul sedile posteriore legata, naturalmente al seggiolone. Improvvisamente due figure mascherate e armate hanno lanciato 2 molotov sul sedile posteriore dove sedevano i bambini. La macchina immediatamente si e’ incendiata. Il padre ha avuto la presenza di spirito di continuare a guidare lontano dagli attentatori. Poi sono scesi dalla macchina e hanno cercato di estrarre la bambina ancora legata al seggiolino che era in fiamme. Nel frattempo e arrivato l’esercito e tutti quanti sono stati condotti all’ospedale di Hadassah. La bambina e ora curata per le ustioni e dovrà subire anche chirurgia plastica. Tutta la famiglia e’ in ospedale curata da medici, psicologi, pschiatri assistenti sociali x aiutarli a superare lo shock subito. Io ringrazio il Keren-Hayesod per aver permesso a me di partecipare a questa “missione di solidarietà’ reso possibile per me di conoscere meglio Israele , la sua gente., di sentirmi sempre più a ” casa” in Israel Per me questo e’ importante, molto importante. Grazie Israel, grazie di esistere, grazie Am Israel….vi voglio tanto, tanto bene. Grazie Elohim x avermi portato qui.

Anna Guazzelli