Riceviamo da Bruno Carmi, Presidente della Comunità Ebraica di Verona, la seguente lettera che siamo autorizzati a farvi conoscere Associazione Veronese Italia-Israele

Verona, 2 febbraio 2016

Cari amici

Non so dirvi se sono più indignato o schifato, in ogni caso l’opera antisionista marcatamente antisemita continua ed è di questi giorni la lettera di 168 accademici italiani che invitano a boicottare le università e le istituzioni israeliane. Badate bene non se la prendono con il governo del quale si può dire di tutto, come del resto fanno quotidianamente i media israeliani italiani e di tutto il mondo.

No, qui si invita a non collaborare con istituzioni scientifiche accreditate come tra le più importanti del mondo, si invita a non consumare prodotti “intellettuali” israeliani così come qualche tempo fa, Italia compresa, ha votato in sede europea per marchiare le provenienze dei prodotti agricoli israeliani provenienti da territori contesi e solo per tentare di colpire economicamente, peraltro con scarso risultato, l’economia israeliana.

Liste di proscrizione di ebrei appaiono su siti islamici con contenuti che ricordano il nazionalsocialismo, ecc. ecc.

Gaza è tutta occupata dai terroristi di Hamas da quando Sharon aveva completamente evacuato gli insediamenti ed è diventata una pista di lancio di razzi su territorio israeliano. La Cisgiordania per oltre il 90% è sottocontrollo ANP, ovvero palestinese. Se davvero i palestinesi vogliono un loro stato accanto a quello di Israele hanno solo da alzare la bandiera, accettare che al loro interno vivano una manciata di ebrei così come in Israele vivono 2 milioni di non ebrei che sono cittadini israeliani.

Se si vogliono definire i confini, definire i problemi, lo si faccia trattando, sedendosi al tavolo e facendo i necessari compromessi. La pace si fa solo se la si vuole da tutte e due le parti. Una pace imposta non serve a nessuno e sono certo che la maggior parte dei palestinesi e degli israeliani aspettino solo LA PACE.

Qui è facile, è troppo facile far finta di non sapere o non vedere. E’ facile criticare gli altri o meglio criticare Israele ed incolparlo di tutto. Del resto sono più di 3 mila anni che noi ebrei, in Israele, in Europa, ovunque veniamo caricati di pregiudizi, di insulti, di ogni genere di infamia. Siamo stati ELETTI a fare il capro espiatoria per tutti i mali del mondo ed hanno purtroppo anche tentato di distruggerci come popolo con un genocidio che abbiamo ricordato in questi giorni.

Scusate lo sfogo. Spero che ciò nonostante gradirete ricevere un po’ di materiale sull’argomento. Vi mando una bella risposta di Gabriel Levi, un articolo di Giovanni Quer, e la lettera dei boicottatori italiani.

Un cordiale shalom

Bruno Carmi

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