Spero che il 2016 vi abbia portato tante benedizioni e che desideriate, come me, tutto cio’ che Dio ha in programma per voi quest’anno.

Io e Gilad siamo sempre impressionati della bontà di Dio nella nostra vita e finchè siamo obbedienti a Lui, possiamo solo contare le benedizioni ricevute. Lasciate che ne possa condividere alcune con voi. Uno shabbat (Venerdi’ sera) mia sorella è venuta a trovarci con i suoi amici, insieme ad altre persone che avevamo invitato. C’erano circa 25 persone e condividevano insieme la cena dello shabat. Uno degli amici di mia sorella aveva portato sua figlia, che era molto interessata alla lezione che ho dato su Gesù. Ero molto felice ed ho pregato per lei, e gli ho dato un libro. Le ho consigliato di leggere il vangelo di Matteo e di Giovanni da sola, per poi poter rispondere a tutte le sue domande, in seguito. Lo sta’ facendo e sono felice di avere una nuova studentessa.

Un giovane ragazzo, E., di cui vi avevo parlato la volta scorsa, stava passando un brutto momento. Si è scagliato contro di noi e contro altri credenti, ma non mollo. Per la mia felicità, ha chiamato per chiedere scusa ed è tornato a frequentare il gruppo. E’ stato persino battezzato! Per cui adesso siamo in contatto e spesso frequenta la nostra casa. Gloria a Dio! Sta studiando in un programma speciale in collaborazione con l’Università e vi chiedo di ricordarvi di lui nelle vostre preghiere, perché ha tanto da risolvere nella sua vita, e mettere a posto nella sua anima.

Una notizia molto eccitante è che sono stata invitata in Russia, a parlare a vari eventi. Ero un po’ nervosa perché non sono mai stata in Russia prima e Gilad non aveva avuto successo nella sua richiesta di permesso nel paese, cosi’ sono dovuta andare da sola. Pero’, ho avuto un fantastico traduttore (che è un mio caro amico) ed ho ricevuto tanto amore dai fratelli.

La maggior parte del tempo l’ho trascorso in una città chiamata Samara. Mi hanno chiesto di fare un insegnamento e dare la benedizione dello shabat in una Università locale. Quando sono arrivata sono rimasta sorpresa per aver incontrato niente poco di meno che il Capo Rabbino della città, insieme al Ministro di Culto donna, un pastore e alcuni responsabili dell’Università di Samara, incluso un diacono, e alcuni musicisti locali. Sul tavolo c’erano alcune Chalot, (pane dello shabat) ognuno dei quali lungho mezzo metro, un candelabro a 7 braccia (una menorah) e i calici del Kiddush. Ero molto nervosa mentre insegnavo queste benedizioni dello Shabbat di fronte al Capo Rabbino! Immaginate, una donna e nemmeno religiosa! ( Qualcosa di cui non si sente parlare, specialmente qui in Israele). Poi mi hanno messo in guardia dicendomi che qui, all’Università, è vietato parlare di Gesù. Ed eccomi, una donna Ebrea Messianica; mi sono sentita come se il vento avesse portato via la mia identità. Come potevo parlare , senza parlare di Yeshua!!! Cosi’, dopo aver cantato lo Sh’ma Israel, aspettavano che io continuassi. Ho iniziato parlando delle candele dello Shabat e poi ho chiesto ad alcuni leaders di accendere la menorah dalle 7 braccia. Mentre insegnavo, sono stata invasa da una voce dentro di me, che mi ha sussurrato: “Perché chi si vergognerà di me e delle mie parole, in mezzo a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo, con i santi angeli”. (Marco 8,38). Sapevo che se non parlavo della mia fede, allora che cosa facevo li? Così mi è venuto del tutto naturale aprire le mie labbra e ho iniziato dicendo che venivo da una famiglia religiosa che discendeva direttamente da Rabbi El Kobbetz, colui che ha scritto il Sedur Ebraico (il libro di preghiera). Allora ho visto gli occhi del Rabbino Capo spalancarsi… Poi sono andata avanti dicendo che la mia vita era vuota ed ho scoperto che non esiste un altro modo per incontrare Dio, se non attraverso la conoscenza del Suo Figlio Yeshua, il Messiah. Conoscere Gesù significa conoscere Dio. Prima di conoscere Yeshua ero come tanti altri che hanno un’immagine di Dio in modi differenti, ma Dio ha mandato il Suo Figlio Gesù che è l’unica Via verso Dio. Quando conosciamo Lui, conosciamo Dio. Ho condiviso ulteriormente la mia testimonianza e poi ho continuato insegnando da Genesi 2:1-2 “ Così furono terminati i cieli e la terra, e tutto il loro esercito. Pertanto il settimo giorno, DIO terminò l’opera che aveva fatto, e nel settimo giorno si riposò da tutta l’opera che aveva fatto. ”. Questo passo non è solo per gli Ebrei, ma per tutti. Dio ci ha creato con il Suo Spirito Santo e per avere amicizia con Lui. Ho proseguito insegnando sul significato del vino e del pane, riguardo al loro rapporto con Gesù. Non riuscivo a guardare il pastore, che era scioccato di come parlavo del Signore. Poi ho continuato la mia testimonianza…… in Israele celebriamo lo Shabat, fermiamo ogni attività e balliamo di gioia. All’improvviso l’intera stanza ha iniziato a ballare e battere le mani ripieni di gioia. Hanno cantato “Hava Nagila” e ballato con tanta di quella gioia, che sono rimasta sbalordita. Persino il Rabbino mi ha detto che questo era il più bel Shabbat che aveva mai avuto. Quando il pastore ha visto tutta questa gioia, si è sentito libero di parlare e condividere con tutti. La Ministro di Culto era così felice, che mi ha detto di voler conoscere di piu’ sulle usanze ebraiche, che erano molto belle. Anche il pastore era molto felice e mi ha chiesto di poter parlare al suo gruppo il sabato e alla sua chiesa la domenica. Mi ha benedetto e mi ha rivelato di non aver mai avuto un shabbat piu’ felice.

Ero completamente travolta in ciò che il Signore stava compiendo, ma non era finita li’. La Ministro del Culto mi ha chiamato il giorno dopo chiedendomi un incontro. Così con il mio traduttore preferito, siamo andati a trovarla. Ha iniziato l’incontro dicendomi come Dio era stato glorificato attraverso quel momento all’Università. Apparentemente, questo istituto lottava da ben 7 anni per ottenere lo status di università, senza successo; ma proprio quel sabato dopo che ho condiviso la mia testimonianza, hanno ricevuto la bella notizia di aver ricevuto il certificato di riconoscimento dell’istituto, a livello di Università. La Ministro del Culto ha riconosciuto la mano di Dio in tutto cio’ che è succeso, dicendo che è un vero miracolo! Il suo cuore è rimasto toccato in modo incredibile! Mi ha riempito di doni chiedendomi di tornare nel mese di Aprile per insegnare ai suoi dipendenti qualcosa su Yeshua e sulle feste ebraiche. Sono rimasta sbalordita e mi sono chiesta come Dio abbia potuto essere cosi’ buono con me! Questo è davvero troppo per una come me. Poi ci siamo incontrate in un caffè piu’ tardi ed ho potuto parlare con molto coraggio del Signore. Lei mi ha detto che ero la sua sorella spirituale e che voleva sapere di più sul Dio di Israele di cui ho parlato dalla Bibbia. Tutti i suoi dipendenti devono conoscere il Dio di Israele, perché tutto il bene viene da Lui. Così ho iniziato ad insegnarle qualcosa dal libro di Ruth e lei mi ha chiesto come doveva pregare. Ero cosi’ emozionata ed ho aperto il Vangelo di Matteo al capitolo 6, dove i discepoli di Yeshua volevano sapere come pregare. Ho spiegato come tutti siamo peccatori e solo attraverso Gesù e la fede in Lui, abbiamo il perdono e accesso a Dio. Così dopo aver pregato con lei, l’ ho abbracciata e sono salita sul treno che era arrivato e l’ho salutata dal finestrino. All’improvviso è saltata sul treno dicendo che non sapeva come separarsi da me, e mentre mi abbracciava di nuovo, ho pensato al passo del profeta Zaccaria, dove le persone avrebbero afferrato un ebreo per il vestito, perché riconoscevano che Dio era con loro. Zc 1,8

Ero cosi’ felice e piena di energia, mentre gli altri erano cosi’ affamati del Vangelo, che non riuscivo a contenerlo. Quando ero sul taxi, non mi sono potuta trattenere, e ho condiviso con il giovane autista l’amore di Dio per lui. Mi ha detto:”come lo sai? Chi sei?” Io gli ho detto che Dio ama tutti e che se voleva saperne di più, poteva recarsi a casa della mia amica, e incontrarsi con noi. E’ venuto e ha mangiato con noi, abbiamo parlato a lungo. Ha chiesto di pregare quando gli ho detto se voleva conoscere Yeshua. Ha accettato il Signore quella sera stessa e piu’ tardi mi ha abbraciato dicendo che ero sua madre. Veramente mi sono sentita come se avessi guadagnato un figlio. Lo ho messo in contatto con le persone che lo avrebbero trasformato in un discepolo, mi manda sempre messaggi dal telefonino. A causa della lingua, i messagi sono solo simboli di gioia e amore, ma io capisco il suo cuore.

Questo tempo è stato un momento molto speciale per me e come è stato più facile condividere la Buona Novella in Russia, di quanto non lo sia in Israele. Penso che il Signore ha voluto incoraggiarmi, visto che adesso che sono rientrata in Israele, incontro tanta incredulità in questa società secolare e distante del mondo religioso. Ma considero tutto una gioia e sono felice di poter parlare della Sua bonta’ ovunque vado.

Miei cari amici, vi ringrazio tantissimo per il vostro amore e supporto. Gilad e io preghiamo per voi con gratitudine. Spero che voi risvegliate il dono che è in voi. Dio non ci ha dato uno spirito di paura, ma uno spirito di potenza e di amore. Vi incoraggio a condividere il Suo amore con tutti coloro che incontrate nel vostro cammino.

Rallegratevi e siate lieti perché grande è la Sua ricompensa. Con l’ Eterno amore del Messia, Yeshua

Gilad e Rachel

Per amore si Sion non tacerò, per amore di Gerusalemme non mi darò pace, finche’ no sorga come stella la sua giustizia, e la sua salvezza non risplenda come lampada che brilla. Isaia 62,1

Traduzione Anna M Sedda