C’è qualcosa di un po’ patetico nella determinazione dell’opinione pubblica internazionale a dimostrare che le elezioni iraniane son o un grande segno di democratizzazione, che da ora in avanti vedremo procedere verso l’apertura all’Occidente un Paese dominato dalla shariah condita di khomeinismo, la nazione con un record di condanne a morte seconda solo alla Cina, una delle prime nel reprimere le idee non conformi e le donne, con una simpatia per il terrorismo che lascia una scia di morti e che solo qualche giorno fa ha offerto 7000 dollari di regalo a ogni famiglia di terrorista palestinese, con una passione imperialista che l’ha portata a dominare quattro capitali.

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