Erdogan per ora ha battuto il colpo di stato militare, una rivoluzione alla rovescia in cui il popolo ha salvato il suo autocrate islamista. Non a caso il 50 per cento dei turchi gli ha conferito per 15 anni la vittoria: è l’anima nazionalista-religiosa che ha sempre combattuto la modernizzazione laica di Kemal Ataturk. Erdogan continua a trasmettere l’idea che le cose ancora non sono risolte e chiede alla gente di seguitare a uscire, mentre nel cielo di piazza Taksim ruggiscono ancora alcuni F16. Ma ormai non pare ci siano dubbi sul fatto che oggi sia lui a cantare vittoria.

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