Mail di preghiera e informazione della amzi associazione per la testimonianza messianica a Israele amzi, 15 novembre 2016

1. Passaporto restituito

2. Natale a Betlemme

3. Tensioni continue

4. Incoraggiamento per i cristiani a Gaza

5. Link della settimana

1. Passaporto restituito Israel Pochtar, Comunità messianica Beth Hallel, Ashdod

Tante grazie per le vostre preghiere per il rinnovo del mio passaporto. Dio ha risposto prima di quanto mi aspettassi. Nel giro di una settimana ho avuto la notizia che il passaporto era stato rispedito da Gerusalemme e che mi era stato concesso un rinnovo con validità di dieci anni senza restrizioni. Sono molto riconoscente per questo. Ancora una volta abbiamo avuto un grande evento evangelistico con dei partner. 1700 persone che ancora non credono in Jeshua hanno accettato l’invito, ascoltato il messaggio di Dio e visitato siti biblici. Quando abbiamo invitato ad aprire il cuore a Jeshua quasi tutti gli ospiti si sono alzati e uniti alla preghiera. Il nostro compito ora è di visitare queste persone e invitarle a un corso di discepolato nella nostra comunità. Questo lavoro di accompagnamento rappresenta una grossa sfida. Grazie per le vostre preghiere per queste persone, perché crescano nella fede.

2. Natale a Betlemme Nihad Salman, Comunità arabo-cristiana Immanuel, Betlemme

Manca ormai poco tempo al Natale. Questo è un periodo in cui organizziamo numerose manifestazioni per raggiungere la gente del nostro ambiente. Grazie per le vostre preghiere, che il seme sparso possa portare frutto. Soltanto Gesù può portare la vera pace a Betlemme e fra Palestinesi e Israeliani. Noi anziani e responsabili di chiesa digiuniamo ogni mercoledì e ci riuniamo il mercoledì sera per pregare per la situazione spirituale nella nostra regione. Per tre sere consecutive offriremo un incontro evangelistico. I bambini della chiesa distribuiranno regali a bambini poveri. Per le donne sono previsti incontri specifici. I giovani stanno preparando un musical per annunciare il messaggio di Dio. Gli uomini sono incoraggiati a incontrarsi ogni quindici giorni per una colazione comune e a invitarvi i loro amici. Pregate che tutta la chiesa riconosca il suo compito di diffondere l’evangelo. Pregate che possiamo realizzare le manifestazioni previste e che Dio agisca tramite esse.

3. Tensioni continue Comunità messianica Chasdei Jeshua, Arad

Ad Arad continuano le tensioni fra i cittadini. Sono sempre più frequenti dei grandi manifesti variopinti e provocatori presso le case e gli appartamenti degli ultra-ortodossi. Nonostante l’esortazione che il sindaco ha rivolto ai cittadini secolari, di non lasciarsi coinvolgere in contestazioni con gli ultraortodossi estremi, alcuni si sono lasciati provocare e ci sono stati degli scontri. In almeno un caso è stato necessario l’intervento della polizia. Pregate per la pace nella nostra città e per l’azione di Dio in tutti i gruppi della popolazione. C’è speranza. Alcuni giovani ultra-ortodossi stanno abbandonando il loro gruppo. Dobbiamo pregare che non si rivolgano al mondo ma che si dirigano nelle braccia di Jeshua. Il link della settimana contiene un’intervista molto indicativa con un giovane che ha lasciato una comunità ultra-ortodossa. È un inglese, non un israeliano, e non sappiamo di quale setta abbia fatto parte, ma la sua storia somiglia molto a quella di chiunque esca da una setta religiosa.

4. Incoraggiamento per i cristiani a Gaza

Domenica scorsa il presidente della conferenza episcopale d’Inghilterra e del Galles ha visitato i cristiani nella striscia di Gaza. La sua visita ha lo scopo di incoraggiare la minoranza cristiana che vive sotto il regime del partito radicale islamico di /Hamas/. Prima dell’assunzione del potere da parte di /Hamas/ nel 2007, nella striscia di Gaza vivevano circa 3000 cristiani, secondo alcune fonti erano fino a 5000. Oggi sono rimasti in zona soltanto circa 1200 cristiani. I responsabili cristiani individuano le cause di quest’esodo nello sfacelo economico, nel conflitto con Israele e nelle frontiere bloccate con Israele e con l’Egitto. I membri delle chiese cristiane della zona hanno tuttavia denunciato anche il potere degli /Hamas/ sotto il quale non si sentono a loro agio. Secondo le informazioni pubblicate da /Times of Israel,/ sono frequenti gli attacchi a danno dei cristiani e delle loro proprietà. Non è chiaro, tuttavia, se gli autori siano membri di /Hamas/ o di altri gruppi islamici radicali. /Hamas/ stesso nega di aver maltrattato i cristiani.

5. Link della settimana „Perché ho abbandonato la comunità ultra-ortodossa“ (inglese) 

<http://www.amzi.org/>


https://youtu.be/UT8ICy5YZfo