di Maurizio C. Borra –/Presidente della Federazione Italia Israele)

L’odio per Israele e l’antisemitismo albergano all’Onu e all’Unesco. E l’Italia, pur dichiarandosi per bocca dei suoi massimi rappresentanti istituzionali, amica e sodale della democrazia israeliana, ha sostenuto le ignobili e false ragioni dei suoi irriducibili nemici. L’ultimo tragico atto di questa guerra senza quartiere a Israele è l’ennesimo delirante documento votato all’ONU, dove l’ossessione israelofoba dei tanti Stati teocratici e antidemocratici viene fatta passare, senza proteste e senza prese di posizione critiche, anche da Paesi come l’Italia.

Un atto ignobile da condannare fermamente, come sono da condannare senza se e senza ma gli organismi internazionali, come Onu e Unesco, dove qualsiasi bugia, qualsiasi strumentalizzazione e qualsiasi falsificazione della realtà storica possono passare se sono contro Israele. Non possiamo più tollerare di essere ostaggio, in queste sedi internazionali, di paesi ‘canaglia’ o sostenitori del terrorismo e della guerra senza quartiere all’unica democrazia vera del Medio Oriente.

E vorremmo anche sapere con chiarezza i motivi di quest’ultimo passo falso della delegazione italiana, al contrario, appunto, di quanto sostenuto all’indomani del voto Unesco dal premier italiano. L’odio per Israele è l’odio contro la civiltà occidentale, contro il progresso, contro la libertà, contro la democrazia, contro i diritti. La presenza di Israele nello scacchiere mediorientale è considerata dagli stati canaglia come l’ostacolo alle loro mire espansionistiche e alla diffusione di dottrine fondamentaliste, che stanno prendendo piede anche all’interno di stati europei.

Una deriva da impedire perché sarebbe la fine della libertà e della democrazia, della cultura e della civiltà, del primato del libero