Mail di preghiera e informazione della amzi associazione per la testimonianza messianica a Israele

amzi, 12 dicembre 2016

1. Ebrei religiosi in visita

2. Emergenza rifugiati

3. Conversione radicale

4. Da bambina a teenager

5. Link della settimana

1. Ebrei religiosi in visita

Rachel Netanel, Beth Netanel, Gerusalemme

Un giorno, durante la Festa delle Capanne, gli allievi di una Yeshiva ci hanno di nuovo fatto visita. Lo stesso giorno a Ein Kerem si è svolto il festival annuale e noi abbiamo aperto le nostre porte e la sukka (capanna) a tutti. Così, oltre ai 50 giovani della Yeshiva (scuola del Talmud), c’erano anche 100 altri ospiti. Abbiamo potuto offrire a tutti qualcosa da mangiare e, ancora una volta, questa esperienza mi ha ricordato l’episodio in cui il Signore ha saziato una numerosa folla di persone con cinque pani e due pesci. Nella cultura mediorientale è molto importante essere ospitali e mangiare insieme. Questo appiana la strada per annunciare il messaggio di Dio. Dopo la cena un allievo della Yeshiva mi ha chiesto di raccontare della mia vita. Ho raccontato di essere nata e cresciuta in una famiglia ebrea-ortodossa e di come sono in seguito giunta a credere nel Messia. Quando ho detto di essere un’ebrea messianica, mi hanno chiesto che cosa significa e ho avuto così l’occasione di citare Isaia 7:11+14 in cui sta scritto: /„Chiedi un segno al SIGNORE, al tuo Dio! Chiedilo giù nei luoghi sottoterra o nei luoghi eccelsi! … Perciò il Signore stesso vi darà un segno: Ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele.“/ „Emmanuele“ significa „Dio con noi“. Come può una donna partorire Dio? Com’è possibile se non nel caso del Messia Jeshua? – Appena ho pronunciato questa frase, un uomo religioso è uscito di corsa ma molti altri sono rimasti e hanno voluto sapere di più. Pregate per queste persone.

2. Emergenza rifugiati

Najeeb e Elizabeth Atteih, Comunità arabo-cristiana Immanuel

Alla fine di novembre siamo nuovamente andati in Giordania per visitare i rifugiati. Anche questa volta abbiamo visto tanta sofferenza, povertà e miseria. Per i rifugiati è difficile sopravvivere. Molti sono malati e non hanno soldi per pagare cure e medicinali. Anche per pagare gli affitti il denaro è insufficiente. Molti perdono la speranza e molti muoiono. La situazione è davvero drammatica. Quando il primo giorno abbiamo visitato una famiglia, abbiamo stretto la mano alla moglie e ci siamo accorti che era fredda. In seguito ci siamo accorti che aveva i piedi scalzi, senza scarpe, né calzini, né ciabatte. In bagno c’era solo un piccolo asciugamano sporco. Non c’era acqua calda né un catino in cui avrebbe potuto lavare qualcosa. La situazione di questa famiglia è uguale a quella di migliaia di rifugiati. Non possiamo aiutare tutti ma la prossima volta che verremo porteremo calzini, scarpe calde e coperte almeno a questa famiglia.

3. Conversione radicale

Munir Kakish, Comunità araba-cristiana, Ramla

Circa due anni fa a Ramla un giovane di nome Ferras ha conosciuto dei giovani della nostra chiesa. Inizialmente non voleva ascoltare il messaggio di Dio. Dopo qualche tempo, molte preghiere e lunghe discussioni con i giovani sulla Parola di Dio e sulla verità, la sua vita è invece cambiata totalmente. Ha affidato la sua vita alla signoria di Gesù Cristo ed è stato battezzato un anno fa. Da allora è cresciuto rapidamente nella fede e oggi siamo stupiti di quello che lo Spirito Santo ha operato nella sua vita, nonostante la famiglia sia contraria. Lui usa i suoi doni per la gloria di Dio e di recente si è fidanzato con una giovane donna della nostra chiesa. Pregate per la giovane coppia che continui a crescere nella fede.

4. Da bambina a teenager

Marlene Shahwan, Centro di formazione e di vacanza arabo-cristiano Beit Al Liqa’, Beit Jala

Uno dei bambini che ha una storia molto particolare con il Beit Al Liqa’ è Soya. Fin da quando era molto piccola, ha frequentato il nostro nido per l’infanzia. Quando è cresciuta, ha partecipato regolarmente agli incontri settimanali e ai campeggi per bambini. Non era una bambina facile. Più di una volta ha voluto fare di testa sua e per i collaboratori è stato talvolta faticoso trattarla nel modo giusto. Quando è cresciuta, non abbiamo più visto Soya per circa due anni. Quando però abbiamo proposto un campo per adolescenti l’estate scorsa, ecco riapparire Soya. „Ti ricordi di me?“, mi ha salutato la ragazza abbracciandomi. „Sono veramente contenta che ora ci sia nuovamente un programma per la mia età. Mi è mancato tanto venire da voi. Ho imparato tanto qui in passato!“ Nel frattempo Soya frequenta regolarmente gli incontri per adolescenti ed è molto cambiata. È diventata più adulta e matura e partecipa con entusiasmo. Soya segue con interesse gli studi biblici, pone molte domande e si sente veramente a suo agio nel gruppo. Preghiamo che un giorno prenda una decisione consapevole per Gesù Cristo.

5. Link della settimana

Deserto del Negev: cratere di Ramon, En Awdat e Awdat

<http://www.amzi.org/>

https://youtu.be/84pjRGeud48