Cari f.lli e sorelle,

impegnati con mia moglie Andie ed io in questa area spirituale di Israele, per l’avanzamento del Regno di Dio, desidero comunicarvi un consiglio cristiano con lo scopo di riempire il 2017 di gioia e di pace.

Si tratta quasi del corollario del titolo del ns. ultimo Raduno Nazionale EDIPI di Torino:

“La gioia dell’Eterno è la nostra forza!”

Si tratta di un consiglio molto semplice e forse poco originale, ma che può esser valutato prezioso per i risultati che produrrà nelle nostre vite. CONFIDATE NEL SIGNORE! “Non già che siamo da noi stessi capaci di pensare qualcosa come se venisse da noi; ma la nostra capacità viene da Dio” (2 Cor.3:5).

Per il nuovo anno non dovremo fare nessun programma e non impegnarci particolarmente in alcuna impresa, ma confidare soprattutto nel Signore.

Il 2017 è un anno di scadenze importanti:

120 anni dal 1° Congresso Sionista di Basilea,

100 anni dalla Dichiarazione di Balfur,

70 anni dalla votazione all’ONU per Isarele,

50 anni dalla riunificazione di Gerusalemme 

 e per quanto mi riguarda personalmente 30 anni dalla costituzione della mia azienda famigliare che è lo strumento di benedizione per tante iniziative a sostegno del ministero che il Signore ci ha affidato. Sembrerà strano che un tale consiglio venga proprio da me che sono sempre stato definito, anche prima di convertirmi a Gesù, un uomo di organizzazione; ma la recente esperienza proprio del Raduno di Torino mi ha fatto riflettere sull’importanza di confidare nel Signore.

In questi 15 anni di EDIPI ho formulato programmi ricchi di propositi sperando di poterli attuare per il progresso della nostra associazione. E’ bene ricordare che a nostro attivo abbiamo 15 Raduni Nazionali, 3 Convegni Internazionali, decine di incontri regionali con oltre 20 iniziative editoriali, alcuni viaggi speciali in Israele con 2 in particolare di archeologia biblica. Nonostante tutto vi posso confidare, che nella “solitudine del presidente”, talvolta ho amaramente constatato il fallimento delle mie più rosee speranze su alcuni collaboratori in cui avevo investito grandi sforzi ed energie spirituali.

Anche a Torino, forse non è stato notato, il programma in rapida sucessione è stato cambiato 3 volte, perchè quanto era stato preparato non era conforme al piano di Dio, e così ho confidato nel Signore al fine che gli eventi si realizzassero secondo la Sua volontà. Circostanze che sembravano avverse hanno fatto si che il coro “L’Arpa di Davide”, inizialmente previsto alla domenica mattina in sinagoga, si esibisse nel contesto del Raduno con un riscontro grandemente positiva; anche la presenza del senatore Lucio Malan non era prevista nella sua veste canora, risultando di grande incoraggiamento per tutti noi ed infine la mancata presentazione del libro sulla biografia di Rabinowtz, ha creato un importante spazio per la rappresentate dell’Ambasciata di Israele che solo all’ultimo momento aveva sciolte le sue riserve per pertecipare, sorpresa per l’accoglienza ricevuta.

Ho veramente confidato nel Signore, consapevole che c’era un volano spirituale già caricato dal Signore: stava a noi attivarlo. Questo volano è già attivo anche per il 2017:

infatti la mancata presentazione del libro di Rabinowitz creerà l’opportunità per un convegno mirato, meritando questa iniziativa un palcoscenico particolare. In più una Chiesa Evangelica Pentecostale siciliana si è offerta di ospitare il nostro XVI° Raduno per il 2017. Non sto facendo un nuovo programma, ma confido nel Signore per quanto ci stà preparando.

Non pensate che sia un consiglio puerile o ingenuo: si tratta di un consiglio pieno di saggezza perchè ci viene direttamente dalla Parola di Dio. Ci dice di sperare in Dio, appoggiarci a Dio, aspettare ogni cosa da Dio, chiedere tutto a Dio e dipendere totalmente da Dio. Questo consiglio ci rammenta che è inutile fare un programma perchè Dio ha già un programma per noi omologato in questi 15 anni: è sufficiete quindi accettare il piano perfetto di Dio. Qualsiasi programma formulato dall’uomo può solo guastare il piano di Dio nell’impossibilità di aggiungervi elementi positivi. Perciò non fate alcun programma ma confidiamo nel Signore perchè Egli possa illustrarci il Suo programma; quando avremo fatto ed osservato quanto IddIo ha preparato per noi, avremo fatto abbastanza per sentirci felici e soddisfatti. Confidiamo nel Signore anche per l’attuazione del disegno divino, cercando di rinunciare alle nostre capacità e idoneità: poniamoci nelle mani dell’Eterno in ogni attimo e per ogni circostanza, cercando di compiere “ogni cosa” in Lui e con Lui. L’ avversario vuole sedurci convincendoci che ci sono cose da compiere con l’aiuto divino ma molte altre che possono esser fatte con la nostra capacità. Senza di Cristo non possiamo far nulla perchè tutta la nostra sufficienza viene dall’alto: “Non già che siamo da noi stessi capaci di pensare qualcosa come se venisse da noi; ma la nostra capacità viene da Dio” (2 Cor. 3:5).

Confidiamo nel Signore in famiglia, nella chiesa, nelle relazioni, nella vita pubblica e privata, per i grandi compiti del ministerio di EDIPI e per i piccoli servizi nelle nostre congregazioni, per le attività spirituali e materiali, confidiamo sempre e per ogni cosa nel Signore e rimarremo sempre dentro il Suo meraviglioso programma.

CONFIDATE NEL SIGNORE!