LA FEDELTA’ DI DIO

Due settimane circa, prima che iniziasse la XV Conferenza EDIPI svoltasi dall’8 dicembre al 10 dicembre 2016 a Torino, vista la mia partecipazione certa e quello di un bel gruppo degli intercessori di Preghiera Italia, ho iniziato rivolgendomi in preghiera al SIGNORE, Dio degli eserciti coinvolgendo appunto Preghiera Italia inserendo un punto di preghiera nella nostra rete di preghiera, invocando che il Signore Yeshua mi concedesse e concedesse a Preghiera Italia l’opportunità di poter fare un incontro Divino con Lui.

Detto! Fatto!

Tutto è avvenuto in maniera naturale ed allo stesso tempo straordinario. Perché la straordinarietà rientra nella naturalità del Signore, Dio degli eserciti il benedetto in eterno. Posso affermare d’aver incontrato in un modo rinnovato il mio Signore e Salvatore, il Dio degli Ebrei? (Esodo 3:18) Ebbene sì. Ho fatto davvero un incontro Divino incontrando i servi, fratelli del Signore Yeshua a cui sono state affidate prima di tutto, le rivelazioni di Dio. (Romani 3:2). Sì, ho fatto degli incontri Divini attraverso i servi, fratelli del Signore Yeshua ai quali appartengono l’adozione, la gloria, i patti, la legislazione, il servizio sacro e le promesse; ai quali appartengono i padri e dai quali proviene, secondo la carne, il Cristo – Messia, che è sopra tutte le cose Dio benedetto in eterno. Amen! (Romani 9:4-5). Senza nulla togliere ai validissimi fratelli gentili, che sono benedetti strumenti nelle mani di Dio.

La Parola parla chiaro, senza ambiguità e assegna ruoli e compiti specifici esclusivamente agli ebrei. Gli insegnamenti di Avner Boskey e Michael Brown erano chiari e precisi ed a volte rischiavano d’essere “scontati” con la Bibbia in mano. Eppure c’è grande ed urgente bisogno ANCORA di questi servi, fratelli ebrei del Signore Yeshua per spiegare ed insegnare dal linguaggio originale dei padri, “la lingua da cui sono state scritte le Sacre Scritture” i veri significati di alcuni concetti che noi, “diversi gentili” ignoriamo sia per ignoranza sia per superbia. Dio ammonisce attraverso il profeta Osea dicendo: il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza (Osea 4:6).

Il Signore Dio rimane immutabile in eterno, cosi è la sua Parola. Quando Egli dice: Benedirò (Israele) chi ti benedirà, e maledirò (Israele) chi ti maledirà. La versione ebraica dice: maledirò chi ti deriderà “Genesi 12:3” Non c’è interpretazione che tenga, la Parola di Dio rimane così com’è scritto in eterno. Israele rimane Israele. Come ci ha ricordato il fratello Avner Boskey, insieme al fratello Mike Brown, essi sono stati chiamati proprio secondo la Parola al servizio sacro, servire noi, i gentili. “Noi i gentili a cui siamo stati fatti partecipi dei beni spirituali degli ebrei. (Romani 15:27) Questo è l’Amore di Dio! Ho fatto davvero degli incontri Divini ogni giorno della conferenza, attraverso i vari fratelli e sorelle incontrate con piacere, perché ho visto da loro l’emanazione di gioia come dall’incontro con il SIGNORE, ed attraverso l’alternanza di inni di lode ed adorazioni elevate dai musicisti, coristi, i fedeli del Signore, dalle preghiere d’intercessioni e suppliche innalzate. E proprio vero il Signore dimora fra le lodi dei suoi fedeli.

Il Signore ha ascoltato ed esaudito le mie suppliche nella sua fedeltà, concedendomi quanto richiesto, in questo tempo; “felici in tempi infelici”, titolo della benedetta conferenza dell’EDIPI, un incontro Divino con Lui attraverso i servi, fratelli suoi ebrei e gentili, perché “dei due popoli ne ha fatto uno solo” (Efesini 2:14).

Shalom con tutto il cuore