Con il commento di Ugo Volli

Chi parla di Israele e della “soluzione dei due stati” nei “confini del ‘67”, spesso non si rende conto di che cosa vorrebbe concretamente dire questa “soluzione”. I confini che si vorrebbero tracciare corrono infatti a una ventina di chilometri dal centro di Tel Aviv, a 5 o 6 dall’unico aeroporto internazionale civile di Israele, a 15 dalla centrale energetica di Hedera, che è nel punto più stretto di questi “confini”. Naturalmente tutto ciò potrebbe essere di secondaria importanza in un contesto normale, ma l’esperienza di Gaza e anche della Giudea e Samaria mostra che l’Autorità Palestinese è incapace (o non ha la volontà) di bloccare il terrorismo. E queste distanze non sono oggi un ostacolo anche per armi che un terrorista può portare a spalla, senza speciale appoggio logistico.

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