Il 25 aprile ricorrà l’anniversario della “Conferenza di Sanremo dell’aprile 1920” da cui scaturì la “Dichiarazione di Sanremo” sugli aspetti di diritto internazionale relativamente alla legalità della realizzazione dello Stato di Israele nei confini biblici.
Nell’aprile 2010, promossa da EC4I, si riunì a Sanremo una rappresentanza delle potenze vincitrici di allora (Francia, Gran Bretagna, Italia e Giappone) per ribadire la valenza giuridica non rispettata e rimarcare questa contraddizione in ogni situazione possibile. In quell’occasione il presidente di EDIPI, past. Ivan Basana, rappesentava idealmente l’Italia.In tal senso condividiamo, come associazione, l’iniziativa di EBENEZER con questa dichiarazione.

Nel tardo pomeriggio di venerdì 23 dicembre 2016, proprio all’inizio di Chanukkah e Natale, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha varato la Risoluzione 2334 con 14 voti a favore, nessun voto contro e nessun veto. Il Comitato Internazionale di Ebenezer ha reputato sbagliato restare in silenzio (Giacomo 4:17), perciò ha scritto la seguente dichiarazione: Noi, Comitato internazionale di Ebenezer Operazione Esodo, insieme ai collaboratori e ai volontari di Ebenezer in più di 50 nazioni del mondo, non accettiamo la Risoluzione 2334 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, adottata il 23 dicembre 2016. La risoluzione afferma falsamente che gli insediamenti israeliani in Samaria e Giudea, inclusa Gerusalemme-est, ‘non hanno valenza legale’ e costituiscono ‘una flagrante violazione della legge internazionale’. Tale risoluzione è anche in linea con le recenti risoluzioni adottate dall’UNESCO e dall’UNGA, che negano ogni connessione storica degli ebrei con Gerusalemme e con i siti storici di Israele. Facendo questo, le Nazioni Unite, le sue agenzie e la vasta maggioranza delle nazioni, continuano ad applicare un trattamento iniquo e ingiusto verso Israele, una libera nazione democratica basata sullo stato di diritto.

Il diritto storico del popolo ebraico in merito alla loro patria Israele è stato riconosciuto nella Conferenza di Sanremo dell’aprile 1920 e nel Mandato per la Palestina del luglio 1922, approvati all’unanimità dal Consiglio della Società delle Nazioni e sottoscritti dalle principali potenze alleate. Ciò lo ha reso un trattato internazionale giuridicamente vincolante per tutti gli Stati membri e per il Patto della Società delle Nazioni (Art. 22). Questi diritti sono legalmente protetti dall’articolo 80 dallo Statuto delle Nazioni Unite.

Noi crediamo che l’Iddio vivente, l’unico vero Dio, il Creatore del cielo e della terra, sia il Dio di Abraamo, Isacco e Giacobbe, il Dio d’Israele, e il Dio e Padre del Messia Yeshua (Gesù Cristo). Dio ha scelto il popolo ebraico, ha dato loro un posto speciale tra tutti i popoli e li ama (Deuteronomio 7:6-8). Attraverso i Suoi patti con il popolo ebraico Egli ha dato loro la terra d’Israele, che comprende tutta Gerusalemme, la Giudea e la Samaria, come loro Terra Promessa. Questi patti, con tutte le relative promesse, sono stati confermati dalla morte e risurrezione del Messia Yeshua (Romani 15:8). Crediamo che la Bibbia sia l’eterna Parola di Dio, che sia divinamente ispirata, infallibile e autosufficiente in ogni campo della conoscenza e del comportamento (2 Timoteo 3:16-17; 2 Pietro 1:20-21).

Pertanto, noi riconosciamo il diritto del popolo ebraico a ritornare in Israele e a vivere in Israele, comprese tutta Gerusalemme, la Giudea e la Samaria, in conformità con la Bibbia.

NOI DICHIARIAMO: Dio ama Israele e il popolo ebraico con il Suo immutabile ed eterno amore, come proclamato in Geremia 31:3-9.

Il patto di Dio con Abraamo e la sua discendenza, come espresso in Genesi 12:3, stabilisce che i popoli e le nazioni che benedicono Israele saranno a loro volta benedetti da Dio, e i popoli e le nazioni che maledicono Israele saranno a loro volta maledetti da Dio. Dio dà un severo avvertimento ad ogni nazione che si oppone a Gerusalemme, in Zaccaria 12:1-9. Dio ha stipulato un patto eterno con Israele, dando la terra di Israele al popolo ebraico e come loro patria per sempre. Dio è fedele e mantiene in eterno le Sue promesse (Genesi 17:7-9; Salmo 105:8-11).

L’aliya, che significa il ritorno popolo ebraico nella loro antica patria Israele, e la rinascita di Israele, sono espressioni del compimento, da parte di Dio, delle profezie riportate nella Bibbia. Pertanto, Dio stesso dà al popolo ebraico il diritto di vivere e prosperare in Israele, includendo tutta Gerusalemme, la Giudea e la Samaria (Ezechiele capitoli 36 e 37; Isaia 11:11-12).

Gerusalemme, completa e unita, è la capitale di Israele per sempre. Dio ammonisce severamente, in Gioele 3:1-2 e 16-21, ogni nazione e ogni popolo che cerchi di dividere Gerusalemme o Israele, o di disperdere il popolo ebraico lontano dal loro legittimo territorio. Dio chiama tutte le nazioni e tutti i governi a riconoscere il diritto di Israele di esistere, in base a Zaccaria 2:8.

Noi sosteniamo la nazione di Israele, il suo diritto di esistere in pace e il suo diritto di prosperare, come pure il suo diritto di difendere il suo popolo dalle minacce dei nemici.

 

PERTANTO ESORTIAMO tutte le nazioni della terra, e i loro governi, a sostenere l’indiscutibile diritto di Israele di esistere nella terra che Dio gli ha dato, e il suo diritto di avere Gerusalemme come capitale unita per sempre.

 

Il Signore Dio d’Israele è fedele e proteggerà il Suo popolo. Tuttavia, noi non resteremo in silenzio davanti alle false e ingiuste asserzioni della Risoluzione 2334 delle Nazioni Unite. La storia ci insegna che i peccati di omissione sono gravi tanto quanto i peccati di commissione. Il più comune peccato di omissione è restare in silenzio quando un individuo, un gruppo o una nazione, viene trattato con pregiudizio, oppressione e persecuzione. Pertanto, noi siamo dalla parte di Israele e del suo diritto di determinare il futuro del popolo ebraico, e del suo diritto di difendersi e di vivere all’interno di confini sicuri.

 

 

Noi siamo dalla parte di Israele!

 

I membri del Comitato del Fondo Internazionale di Emergenza Ebenezer

 

 

 

Per favore, pregate con noi:

Signore Dio, rocca d’Israele, Ti ringraziamo per aver scelto il popolo ebraico, la terra di Israele e Gerusalemme nel tuo piano eterno. Benediciamo il Tuo popolo e la terra. Preghiamo per la pace di Gerusalemme. Preghiamo anche per il ritorno del Tuo popolo da tutte le nazioni nella terra che Tu gli hai dato.

 

Operazione esodo