VENEZIA: PER IL CICLO DI DIALOGO EBRAICO CRISTIANO

Ciò che è sgradito a te, non farlo al tuo compagno: questo è tutta la Torà, il resto è commento. Vai e studia.

Talmud Bab, Shabat 31a (detto di Hillel)

La Comunità Evangelica Luterana di Venezia e il Segretariato Attività Ecumeniche di Venezia sono lieti di invitare al primo incontro del XXXI Ciclo di dialogo ebraico-cristiano:

Testimoni biblici In dialogo con il nostro tempo

Abramo: il cammino e l’accoglienza Relatori: Scialom Bahbout Rabbino Capo Comunità Ebraica di Venezia Marcello Milani Facoltà Teologica del Triveneto, Padova

Quest’anno desideriamo tornare ad un tema biblico perché il dialogo passa attraverso la conoscenza dell’altro e in particolar modo attraverso la conoscenza del racconto delle vicende di un popolo. Il Tanàkh e la Bibbia ci offrono un dialogo in due prospettive: il confronto tra le tradizioni ebraica e cristiana e quello tra il tempo antico e il nostro oggi. Le storie di Abramo, di Anna (madre di Samuele) e Maria (madre di Gesù), di Estèr e di Giona, passano attraverso tutte le interpretazioni che queste hanno avuto lungo i secoli fino a noi. Conoscendole meglio, impariamo a conoscere meglio noi stessi: le loro speranze sono le nostre speranze, le loro angosce sono le nostre angosce. Cominciamo con Abramo, il padre dei credenti, che testimonia un progetto di cammino verso una terra promessa, ma sconosciuta, e un’esperienza di accoglienza oltre i confini attraversati. Infatti mettersi in cammino implica fidarsi lasciando le sicurezze consolidate, mentre l’accoglienza è una delle situazioni relazionali più profonde: “ospitare qualcuno” non significa solo accoglierlo nella propria casa, ma anche riconoscerlo, amarlo, accoglierlo nel proprio cuore. Agli occhi di chi accoglie, l’ospite è comunque l’altro, il diverso, talvolta l’estraneo che può provocare una reazione di insicurezza, paura e angoscia: la diversità è sempre una prova e una sfida. La ragione dei diversi sentimenti legati all’accoglienza si fonda sul fatto che l’altro, ogni altro, resta per noi sempre un mistero. Così quando lo accogliamo, solo in quanto essere umano, è come se accogliessimo Dio stesso perché, ci ricorda Martin Buber, “Dio abita dove lo lasciamo entrare”.

I COORDINATORI

Bernd Prigge,Pastore Comunità Evangelica Luterana

Daniele Spero, SAE – Segretariato Attività Ecumeniche

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