Analisi di Giuliana Iurlano

La Guerra dei Sei Giorni, che segnò una schiacciante e fulminea vittoria israeliana sui paesi arabi vicini, non costituì soltanto uno spartiacque di ars militaris, ma anche un processo di evoluzione del terrorismo mediorientale, che, dai primi dirottamenti aerei del luglio 1968, raggiunse il suo culmine con l’eccidio degli atleti israeliani durante le Olimpiadi di Monaco del settembre 1972. Dopo il ’67, infatti, si verificò, da parte del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (Fplp), un significativo slittamento di obiettivi e un allargamento di prospettiva, che, da regionale, divenne internazionale, proiettando su uno scenario di dimensioni più vaste l’incandescente questione palestinese. Continua a leggere su informazione corretta