Mail di preghiera e informazione della amzi associazione per la testimonianza messianica a Israele amzi, 19 gennaio 2018 1. Come un’aquila 2. Apertura nella città di Haifa 3. Conferenza con risveglio spirituale 4. Carenza d’acqua 5. Luce in prigione 6. Link settimanale 1. Come un’aquila Najeeb e Elizabeth Atteih, Comunità arabo-cristiana Immanuel, Haifa Innanzitutto vogliamo comunicarvi una buona notizia e ringraziarvi per le vostre preghiere ed il vostro supporto. L’operazione all’anca di Najeebs è andata molto bene e i vostri contributi hanno coperto i nostri costi di pernottamento e di trattamento medico in Germania. Un versetto biblico ha particolarmente incoraggiato Najeeb: Isaia 40,31: “Ma quelli che sperano nell’Eterno acquistano nuove forze, s’alzano a volo come aquile; corrono e non si stancano, camminano e non s’affaticano.” A tale proposito alcune informazioni generali: le aquile vivono in media circa 70 anni. Quando hanno circa quaranta anni i loro artigli e il loro becco sono diventati molto lunghi. Per tale ragione hanno difficoltà a catturare le loro prede e a mangiarle. In tale fase della vita l’aquila si ritira in montagna spezza i suoi artigli e il suo becco e si strappa le piume di dosso. Poi si riposa nell’attesa che nuove piume, artigli e becco guariscano e crescano di nuovo. L’intero processo dura circa 150 giorni e alla fine l’aquila esce dal suo rifugio e vola di nuovo. Prima che Najeeb lasciasse l’ospedale ha chiesto ad un medico: „Quanto ci vuole perché la mia anca sia guarita?”Il medico ha risposto: „Circa 150 giorni”. Allora Najeeb si è ricordato del versetto e ha preso nuovo coraggio. 2. Apertura nella città di Haifa Comunità messianica Karmel, Haifa In dicembre abbiamo mandato un gruppo di persone che in collaborazione con altri gruppi provenienti da Kerem-El e altre comunità hanno diffusione la parola del vangelo durante il Festival “Chag HaChagim” (Festa delle Feste) al centro della città di Haifa. Questo festival multiculturale attira ogni anno diverse persone che abitano ad Haifa – giudei, cristianiemusulmani. I nostri gruppi hanno distribuito cedrate calde dicendo alle persone: „È gratuito come l’amore di Dio per Lei.” Sorprendentemente molte persone hanno subito detto: “È un credente messianico?” Quando abbiamo chiesto perché facessero questa domanda, una signora ha detto: “Perché tutti voi sapete come si dimostra l’amore”. Che grande testimonianza! Alcuni si sono accorti che i nostri gruppi erano composti da Giudei, Arabi e persone provenienti da altre nazioni, che cooperavano tutti insieme ed hanno detto: “Amo l’unità che c’è fra di voi!” Alcuni dei nostri hanno incontrato un uomo che aveva forti dolori all’ancae che camminava con una stampella. Hanno pregato per lui in nome di Jeschua ed è guarito completamente camminando senza stampella! Il nostro gruppo e l’uomo hanno battuto le mani dicendo: “Alleluia, grazieJeschua!” Molte persone che passavano di là si sono incuriosite e sono venute a sapere che: “Questo uomo aveva forti dolori all’anca, noi abbiamo semplicemente pregato per Lui nel nome di Jeschua e lui è guarito completamente! Jeschua è il messia, Lui si è caricato die nostri peccati e delle nostre malattie, è risorto dai morti e vive!”. Abbiamo avuto delle conversazioni molto profonde su Jeschua e sul vangelo e molti hanno preso un nuovo Testamento. 3. Conferenza con risveglio spirituale Hatim e Renate Jiryis, Comunità arabo-cristiana Tarshiha La scorsa domenica sera siamo ritornati dalla conferenza della nostra comunità cristiana a Betlemme. Siamo ancora profondamente ricolmi da tutto ciò che abbiamo vissuto. La conferenza è stata benedetta con messaggi pieni di Spirito Santo portati da parte di tre differenti predicatori provenienti dalla California e dalla Giordania. Durante il pomeriggio era anche possibile parlare e pregare con i tre predicatori, cosa che è stata davvero una grande benedizione. Abbiamo potuto trasmettere “live” l’intera conferenza attraverso il programma satellitare “Al Karma”. Siamo davvero colpiti e profondamente grati a Dio per averci regalato con questa conferenza la benedizione di una comunione fraterna e di un riempimento dello spirito. Tra i quasi 200 partecipanti (provenienti da Rama, Tarshiha e altre località nei dintorni) c’erano alcuni che erano venuti per la prima volta e che ancora non avevano una relazione personale con Gesù. Grazie a messaggi del vangelo, alcuni hanno deciso di affidare completamente la propria vita a Gesù, motivo per cui ci rallegriamo e ringraziamo il Signore! Una donna cresciuta senza alcuna conoscenza del vangelo, con la quale eravamo in contatto da lungo tempo e che si è fatta battezzare di nascosto da noi, ha potuto partecipare per la prima volta alla conferenza ed è stata riempita della parola dello spirito e rafforzata dalla comunanza fraterna. Durante la conferenza ha ricevuto la chiamata di una nipote che era alla ricerca della verità ed ha potuto, con l’aiuto della sua compagna di stanza credente, portare sua nipote a Gesù. 4. Carenza d’acqua Claude Ezagouri, Comunità messianica Morgenstern, Tiberias Nonostante gli ultimi due giorni di pioggia ci troviamo in una situazione precaria perché il livello dell’acqua del lago Genezareth si trova 5 metri al disotto della normalità. In estate il livello cala in modo estremo a causa delle temperature elevate e dell’evaporazione dell’acqua. Le sorgenti di acqua salata che si trovano nelle profondità del lago, potrebbero espandersi e rovinare il lago, nel caso in cui ci sia un forte abbassamento del livello dell’acqua. Diversi rabbini ortodossi hanno invitato a pregare e i credenti messianici fanno altrettanto. Nella bibbia la mancanza di pioggia è quasi sempre un segnale che indica la disapprovazione di Dio e il suo giudizio. Purtroppo lo stato della società in Israele è molto lontano dalla volontà di Dio, la corruzione è diffusa a livelli alti. Abbiamo bisogno di riconoscere profondamente la nostra condizione peccaminosa e di fare ritorno radicalmente a Dio. Preghiamo che Il Signore riversi la sua grazia su di noi e ci regali pioggia abbondante che bagni il nostro paese. 5. Luce in prigione Dov Bikas, Ministero Aviv, Tel Aviv e Beerscheva Georgy è uno dei tossicodipendenti che vanno e vengono nel centro Aviv. Siamo riusciti ad incoraggiarlo a partecipare ad una riabilitazione per la disintossicazione offerta da una organizzazione partner ad Aschkelon. È tornato da Dio ed ha imparato a conoscerlo meglio. Purtroppo subito dopo è stato condannato alla detenzione a causa di reati commessi prima della riabilitazione. I collaboratori della riabilitazione si sono molto rattristati nel sapere cosa era successo, fino a quando Georgy ha telefonato e ha raccontato che cosa era successo. Quando è stato portato nella sua cella ha visto un uomo che leggeva il nuovo testamento. Parlando insieme a lui, Georgy ha scoperto che si chiama Maxim e che anche lui ha partecipato al programma di riabilitazione ad Aschkelon. Georgy e Maxim sono molto contenti di essersi conosciuti. Per loro è evidente che Dio li ha fatti incontrare perché possano essere l’uno per l’altro un sostegno spirituale. Insieme diffondono il messaggio di Dio in prigione. Per piacere pregate per entrambi. 6. Link settimanale Ein Karem nei pressi di Gerusale