Analisi di Mordechai Kedar

(Traduzione di Rochel Sylvetzky, versione italiana di Yehudit Weisz)

In Israele, e in molti paesi occidentali, tendiamo a pensare che il mondo arabo sia unito alla causa palestinese, animato dall’ardente desiderio di risolvere il problema dei palestinesi dando loro uno Stato, e che tutti gli arabi e i musulmani, come i palestinesi, odino Israele. Questa visione è semplicistica e fuorviante, perché mentre è vero che molti, forse anche la stragrande maggioranza, di arabi e musulmani odiano Israele, ce ne sono molti che odiano altrettanto i palestinesi. Odiano Israele, perché è riuscito a sopravvivere a dispetto di guerre, terrorismo, boicottaggi e odio ; per il fatto che esiste uno Stato ebraico nonostante che l’ebraismo non abbia alcun senso, visto che la “vera religione” è l’Islam; perché Israele è una democrazia, mentre loro vivono sotto dittature, perché Israele è ricco e loro sono poveri, perché Israele è un paradiso rispetto ai Paesi arabi, molti dei quali sono all’ultima fermata prima dell’inferno (vedi Siria, Iraq, Libia, Yemen, Sudan – e la lista continua) … e soprattutto, perché Israele ha avuto successo in campi in cui loro hanno fallito, e la gelosia li fa impazzire. Ma perché dovrebbero odiare i “poveri” arabi palestinesi? Dopo tutto, la narrativa araba dice che la terra degli arabi palestinesi è stata rubata e sono stati costretti a vivere come rifugiati.

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