Prima Parte

Mi sembra di vivere un sogno: Gerusalemme di sera mi affascina, via vai di persone: persone che procedono a passo veloce vestite di nero con cappelli a larghe falde sempre neri, altri hanno degli strani colbacchi di pelo, le donne vestite tutte eleganti: sono gli ebrei ortodossi che ritornano dal Kotel. Li guardo incuriosita mentre cammino anch’io a passo altrettanto veloce tra viuzze e piazze con continue scalinate, sempre di corsa senza neanche nessun cedimento fisico; Gesù era con me a sostenermi.

Ed improvvisamente tutto era illuminato, quasi a giorno, con tanta gente attonita; appena sono arrivata davanti al Muro del Pianto non ho avuto parole che possano esprimere quello che ho provato. So solo che ringraziai il Signore per avermi dato la possibilità di trovarmi lì davanti a tanta spiritualità.

L’indomani abbiamo fatto una visita guidata con l’archeologo DAN BAHT al Tunnel sotto il Muro del Pianto, alla Torre di Davide, alla Cittadella, al Parco Archeologico vedendo molte altre recenti novità archeologiche. Il mio pensiero andava molto lontano, mentre Dan Baht spiegava le vicende dei protagonisti storici e tutti i vari personaggi erano presenti alla mia mente: Erode, Re Davide, Salomone, con tutti i Patriarchi e i sacerdoti del Tempio: sfilavano come in un film; che strane senzazioni!!! Ma mi direte che quanti conoscono IL LIBRO DEI LIBRI sanno che non si tratta di fantasie: l’atmosfera, il paesaggio, le pietre tutto parla di loro con una evidenza incredibile. Ho visitato tanti altri posti potrei riferirne in quantità se fossi una brava scrittrice che renderebbe tutto chiaro con poche parole. Ma quanto vedevo intorno a me mi lasciava a bocca aperta…senza parole.

Il giorno dopo sul Monte degli Ulivi, poi al Getsemani il mio pensiero era sempre rivolto a Gesù; mi sembrava di vederLo spuntare da ogni angolo, sul prato, dietro un ulivo e tutto mi parlava di Lui; della grandezza dell’Eterno e per quanto stavo sperimentando della forza fisica che mi stava dando. Questa forza sono sicura che è data anche al suo popolo impegnato ad adempier le profezie bibliche nel ritornare alla Terra Promessa, nel costruire nuove case e villaggi, nel curare la vegetazione e difendere la Terra che Lui ha loro donato: questi erano e sono i sentimenti che ho provato e che porterò sempre con me.

Ho visto la collina di Meghiddo scenario dell’ultima battaglia. Ho attraversato il deserto del Negev meraviglia delle meraviglie con nuove strade e molte moderne costruzioni, vegetazioni lussureggianti e tanti nuovi e giovani alberelli irrigati con cura con l’originale sistema goccia a goccia, ideale per il deserto, ed infine pittoreschi viali colorati di bouganville. Un vero contrasto attorniato dalle roccie.

Quindi siamo arrivati a Qumram con un interessante museo didattico. Lì tra le roccie hanno trovato dei rotoli di pergamena e ci hanno mostrato un filmato sulla storia degli Esseni. Pochi chilometri ancora per finire al Mar Morto che non credo sia proprio morto, infatti ho raccolto delle conchigliette oltre a vari cristalli di sale. Appena giunta sulla battigia mi son detta: “Ora mi faccio una bella nuotata”…invece è stata una esperienza irripetibile per me, ma dovevo proprio entrarci per realizzarla.

L’indomani siamo stati sul monte Herzl con la visita al Memoriale dello YAD VASHEM. Ma qui devo dare un consiglio: se soffrite e avete un cuore debole non entrate nella Cupola (così l’ho chiamata). Qui si entra in un buio assoluto, si cammina tenendosi ad un corrimano, poi all’improvviso vedi un cielo stellato, ma non è il cielo e non sono stelle, ma lucine e ogni lucina rappresenta un bimbo morto: una voce scandisce il nome, l’età e il lager dove il bimbo è stato assassinato. Sono dovuta uscire, mi mancava il respiro temevo che il mio cuore si fermasse. Appena fuori mi sono ripresa al Parco dei Giusti, dove son indicati tanti nomi scritti sui muri commemorativi o su targhette poste sotto gli alberi a dimostrazione che tante persone hanno rischiato la vita e tanti la hanno persa per salvare ebrei dalla persecuzione.

Ancora oggi sappiamo che nel mondo occidentale cresce l’antisemitismo e sempre piu forte è l’odio per Israele. Si tratta di una una vergogna perchè tacciono governi e giornalisti, ma non è l’occidente cristiano? Allora se sei cristiano come puoi odiare gli ebrei? Allora come puoi dire amo Gesu? Ebreo, nato ebreo, morto ebreo, resuscitato ebreo e ritornerà Ebreo a Sion.

Una lezione ho ricevuto e voglio condividerla: allo Yad Vashem avevano una guida che si chiama Vivi Salomon ebrea italiana che vive a Gerusalemme. A una domanda fatta da una persona del nostro gruppo, per inciso non ricordo la domanda, ma ricorderò per sempre la risposta: “No io chiedo sempre perdono a Lui guardando in Alto per ciò che io faccio di male; mai chiederò ad alcuno di chiedere perdono e ci hanno insegnato e ci insegnano a non odiare ma ad amare, il perdono e la vendetta appartengono all’Eterno, noi possiamo solo difenderci se siamo attaccati”. Della sua famiglia dallo Shoa è ritornata solo la sua mamma allora tredicenne, tutto il resto della sua parentela è stata sterminata, nei suoi occhi ho visto tanta serenità e lei prova tanta gioia quando sente che qualcuno ama Israele e il suo popolo.

Come non amare Israele? Dio ha scelto Israele, abbiamo un grande debito, ci ha dato YESHUA il Salvatore!

Ultimo incontro al Villaggio Goldstein per deporre una targa alla memoria di un coraggioso eroe italiano, Ettore Castiglioni, che si sacrificò per salvare ebrei e perseguitati politici italiani dalla furia nazifascista. Uno dei salvati fu Luigi Einaudi, futuro primo presidente della Repubblica Italiana e per l’appunto la targa è stata posta all’Auditorium intitolato a Luigi Einaudi. Per l’occasione era presente l’Ambasciatore d’Italia in Israele Gianluigi Benedetti oltre a politici israeliani e rappresentanti della comunità ebraica italiana di Gerusalemme.

Dio protegga Israele, lunga vita a GERUSALEMME sua capitale!

Lina Bertaglia