Aprile 2019

La Romania prende la guida della UE mentre sta per spostare la propria
ambasciata a Gerusalemme – chi sarà il prossimo?

Washington D.C. – Mentre i politici dell’Unione Europea hanno trattenuto il fiato per la decisione Britannica di come portare a termine la Brexit, la Romania, che al momento ha la presidenza dell’Unione Europea, ha annunciato l’intenzione di spostare la propria ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme.

Il sorprendente annuncio è giunto durante la conferenza programmatica del Comitato Americano degli affari pubblici israeliani (AIPAC) di Washington, domenica 24 marzo dopo che altri due paesi, Honduras e Capo Verde, avevano promesso di aprire una missione diplomatica a Gerusalemme, come primo passo verso lo spostamento dell’intera ambasciata. In un colloquio privato col primo ministro Viorica Dăncilă, il direttore fondatore di ECI Tomas Sandell ha elogiato la premier per la sua coraggiosa affermazione, che è perfettamente in linea con la politica estera polacca degli ultimi settant’anni.

La Romania è stata l’unica nazione dell’Europa Centrale ed Orientale a mantenere relazioni diplomatiche con Israele durante la guerra fredda nonostante le forti pressioni del Cremlino. che voleva fossero interrotte. L’annuncio del 24 marzo conferma la continua amicizia tra Israele e Romania ed un legame speciale grazie alle relazioni diplomatiche mai interrotte.
L’annuncio fa della Romania il primo stato membro dalla UE a dichiarare ufficialmente lo spostamento dell’ambasciata a Gerusalemme, a dispetto delle pressioni di Bruxelles perché si rinunci a questa decisione.

Il primo ministro dovrà affrontare un’opposizione interna a Bucarest da parte del presidente, Klaus Johannis che è contrario allo spostamento. L’annuncio fatto dall’attuale detentore della presidenza dell’UE è senza precedenti ed è anche in aperta opposizione alla posizione dell’Unione Europea, guidata dal capo della diplomazia Federica Mogherini, la quale non riconosce la sovranità israeliana su Gerusalemme. Sandell ha commentato: “Ogni stato membro dalla UE dovrebbe essere libero di definire le proprie relazioni diplomatiche con Israele, senza interferenze di Bruxelles”.

Mostrando che è possibile, per uno stato membro, non seguire la politica estera della UE, è possibile che l’annuncio della Polonia apra la porta perché molti altri stati membri seguano la stessa via.

L’annuncio romeno arriva dopo l’apertura di uffici diplomatici a Gerusalemme di Ungheria e Repubblica Ceca, come primo passo verso un futuro spostamento delle ambasciate. La settimana scorsa si è aggiunto anche il Brasile il cui presidente Bolsonaro ha dichiarato che l’apertura di una missione diplomatica commerciale a Gerusalemme è parte del futuro spostamento dell’ambasciata.

ECI continuerà ad incoraggiare gli stati membri della UE a trasferire le proprie ambasciate a Gerusalemme come segno di riconoscimento della sovranità di Israele sulla sua capitale. È un fatto che Gerusalemme sia stata capitale del popolo ebraico per i tremila anni passati e la capitale dello stato d’Israele sin dalla sua indipendenza nel 1948. In nessun tempo la città è stata la capitale di un altro stato. Ha affermato Sandell: “Israele ha lo stesso diritto di ogni altro stato sovrano di decidere quale città debba essere la sua capitale”.

ECI Lancia la campagna “Prega e Vota” per motivare e mobilitare
l’elettorato cristiano

<https://ec4i.us12.list-manage.com/track/click?u=b4df5674a62a59807e25c3935&id=d622474408&e=7778d74515>

Bruxelles – La coalizione Europea per Israele ha lanciatola campagna “Prega e Vota” <https://ec4i.us12.list-manage.com/track/click?u=b4df5674a62a59807e25c3935&id=602f775662&e=7778d74515> prima delle elezioni europee del 23-26 maggio. L’obiettivo di questa campagna è quello di motivare l’elettorato cristiano a votare ed informarsi sulla posizione dei vari partiti sulle questioni relative ad Israele e sulle sfide connesse alla crescita dell’antisemitismo in Europa.

Vogliate seguire un breve saluto dalla rappresentante di ECI a Bruxelles, Ruth Isaac <https://ec4i.us12.list-manage.com/track/click?u=b4df5674a62a59807e25c3935&id=2d8affad79&e=7778d74515> davanti al parlamento europeo.

Il sito web della campagna presenta le posizioni di tutti i maggiori gruppi politici del parlamento riguardo ad argomenti centrali su Israele ed il popolo ebraico. Seguendo le loro dichiarazioni nei dibattiti prima del voto <https://ec4i.us12.list-manage.com/track/click?u=b4df5674a62a59807e25c3935&id=aa4cf8cd92&e=7778d74515>le persone possono determinare da sole dove i partiti ed i gruppi politici si trovano riguardo alle questioni citate sopra.

Il periodo che ci porta alle elezioni è un’opportunità unica per coloro che vogliono conoscere i candidati, sollevando questioni riguardo ad Israele ed anche per stabilire contatti personali con i futuri membri del parlamento europeo dei prossimi cinque anni. Un obiettivo di questa campagna è quello che ECI abbia più incontri personali e relazioni con i parlamentari anche prima degli attivisti. Seguendo gli aggiornamenti sul sito il lettore può porre domande importanti ai candidati ed impegnarsi in un dialogo significativo per i prossimi anni.

Un altro obiettivo della campagna è motivare i leader cristiani e gli opinionisti in Europa ad incoraggiare le persone <https://ec4i.us12.list-manage.com/track/click?u=b4df5674a62a59807e25c3935&id=1f88e01698&e=7778d74515> a pregare e votare alle prossime elezioni.

Queste elezioni sono cruciali per il futuro dell’Europa. È ora importante che si prenda parte attivamente alla campagna elettorale e si vada a votare a maggio!

Andrew Tucker ad Helsinki prima delle elezioni

Helsinki – La Coalizione Europea per Israele ha partecipato con il suo consulente legale Andrew Tucker al gruppo ufficiale di quindici organizzazioni finlandesi a favore di Israele. Organizzando letture e dibattiti sia al Forum Cittadino nell’edificio del parlamento di Helsinki sia nei campus universitari, le organizzazioni volevano portare un messaggio a favore di Israele nel cuore della società finlandese prima delle elezioni nazionali del 14 aprile, nella stessa settimana nella quale il movimento BDS finlandese ospita la sua settimana dell’apartheid in Israele.

Nella prima tavola rotonda Tucker ha potuto coinvolgere i membri dell’attuale parlamento finlandese nella discussione sulle future relazioni del nuovo governo con Israele.

Più tardi, in serata, Tomas Sandell ha fatto da moderatore in una tavola rotonda nel nuovo campus universitario con i rappresentanti dell’accademia finnica, della ONG israeliana Monitor e, in video conferenza, con l’attivista pro Israele Luba Mayekiso in Sud Africa. Nella discussione Mayekiso ha spiegato perché egli, come negro africano cresciuto sotto un regime che applicava l’apartheid, sia diventato un tenace sostenitore di Israele demolendo così il mito che vuole Israele uno stato con l’apartheid.

La serata è terminata con un dibattito, quando una giovane studentessa giordana ha espresso il proprio sostegno per una più stretta collaborazione con Israele, deplorando i leader arabi per non riuscire a vincere i loro preconcetti su Israele.

/Andrew Tucker (a destra) insieme a Tomas Sandell e Katariina Salmi/

Andrew Tucker è consulente legale di ECI dal 2010. In questo ruolo, ha parlato spesso negli eventi di ECI a Bruxelles ed anche altrove, consigliando ECI sugli aspetti delle leggi europee delle relazioni UE/Israele, sostenendo l’appoggio dei ECI ad Israele nella UE e all’Onu ed insegnando ai giovani adulti di ECI. Dal prossimo aprile 2019 la collaborazione strategica di ECI con Tucker continuerà attraverso l’Iniziativa dell’Aia per la Cooperazione Internazionale (/thinc./), da lui fondata nel 2017 in stretta sinergia con ECI. ECI continuerà ad attingere dalla profonda conoscenza e dalla ricca esperienza che Andrew ha acquisito nella sua lunga carriera professionale come esperto legale e divulgatore della posizione di Israele sotto le leggi internazionali.

ECI denuncia la colpevolizzazione di Israele prima della grande
vittoria diplomatica all’UNHRC di Ginevra

<https://ec4i.us12.list-manage.com/track/click?u=b4df5674a62a59807e25c3935&id=719ed93c6e&e=7778d74515>

Ginevra – Il direttore fondatore di ECI Tomas Sandell ha denunciato il Consiglio per i Diritti umani delle Nazioni Unite (UNHRC) di Ginevra per la sua sistematica accusa contro lo stato d’Israele per la presunta violazione dei diritti umani secondo una speciale “Agenda Item 7”, mentre dà via libera ai regimi più repressivi del mondo.

Col suo discorso alla manifestazione davanti al quartier generale dell’ONU <https://ec4i.us12.list-manage.com/track/click?u=b4df5674a62a59807e25c3935&id=ffb878e472&e=7778d74515> a Ginevra, lunedì 18 marzo, Sandell ha intimato ai membri europei dell’UNHRC di smettere di accusare Israele, rifiutandosi di condannare lo stato ebraico secondo l’Agenda Item 7. Più avanti, in settimana, i membri europei hanno finalmente rotto la tradizione, votando contro la raccomandazione del Consiglio, dando ad Israele una grandissima vittoria diplomatica.

The Jewish Telegraph ha riferito: /“Con un grande cambiamento della politica dei membri occidentali del Consiglio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, tutti i suoi stati membri europei hanno votato contro uno stato permanente di accusa contro Israele.
È stata la prima volta che gli stati membri della UE, con Brasile e Giappone, hanno votato contro l’Item 7 (una risoluzione che è l’unica permanente sull’agenda che mette sotto accusa solo una nazione).
Gli stati della UE nel Consiglio sono Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Ungheria, Italia, Slovacchia, Spagna e Regno Unito./

/Una risoluzione più alleggerita è passata, nonostante l’opposizione dei paesi occidentali: 16 voti contrari, compreso quello australiano e 26 voti a favore.
Mentre le nazioni europee, negli anni recenti, si sono astenute ed alcune hanno votato per l’Item 7 nelle sessioni del Consiglio, quest’anno si sono unite contro l’Item, denunciando il suo squilibrio, come ha detto la rappresentante bulgara, parlando a nome del gruppo occidentale.
È stata anche la prima volta che il Brasile ha votato contro l’Item 7, che in passato aveva la tendenza a sostenere”./

“Questo è un grande passo nella giusta direzione” ha affermato Sandell dopo il voto. “Da troppo tempo le democrazie occidentali sono rimaste in silenzio mente Israele veniva denunciata per la presunta violazione dei diritti umani dai regimi più repressivi del mondo. Questo è un segno promettente che le cose possono cambiare, anche all’ONU”.

La manifestazione, organizzata dalla organizzazione dei diritti umani UN Watch con base a Ginevra, ha visto importanti oratori tra cui Richard Kemp, Einat Wilf, Dore Gold e l’ambasciatore Usa in Germania Richard Grenell, così come anche il leader di UN Watch Hillel Neuer.

Domenica 5 maggio Sandell parlerà in un’altra manifestazione davanti al quartier generale dell’ONU <https://ec4i.us12.list-manage.com/track/click?u=b4df5674a62a59807e25c3935&id=8dad2826bf&e=7778d74515> a Ginevra.

ECI prende la parola nel più grande incontro del mondo a favore di Israele

/Il presidente dell’Honduras, Juan Orlando Hernández ed il direttore fondatore di ECI Tomas Sandell/

Washington D.C. – Tomas Sandell è stato uno degli oratori nella conferenza più grande del mondo a favore di Israele: la conferenza programmatica annuale dell’AIPAC a Washington che ha riunito più di 18.000 partecipanti, dal 23 al 26 marzo. In una tavola rotonda con oratori provenienti dall’Africa, America Latina e Stati Uniti Sandell ha parlato della crescente influenza del sostegno cristiano ad Israele in tutto il mondo. Ha dichiarato: “Nonostante il numero relativamente piccolo di cristiani evangelici in Europa, noi abbiamo un forte mandato morale di parlare a nome del popolo ebraico, grazie alla nostra storia”.

I cristiani europei non hanno un potere elettorale tale da decidere gli esiti delle elezioni nazionali, ma attraverso le nostre attività diplomatiche culturali abbiamo un’influenza crescente a livello globale, come dimostrato dal successo del lavoro di ECI alle Nazioni Unite” ha spiegato Sandell.

Durante la conferenza, ECI ha incontrato il primo ministro romeno così come il presidente dell’Honduras, i quali hanno annunciato durante la conferenza di avere un piano per trasferire le loro ambasciate a Gerusalemme. In un incontro organizzato dalla Coalizione Latina per Israele, guidata da Mario Bramnick, Sandell ha ringraziato il presidente Juan Orlando Hernàndez per la sua coraggiosa decisione ed ha promesso un sostegno di massa degli attivisti per questo progetto.

La delegazione di ECI a Washington era formata da Tomas Sandell, Faith Collins e Emilie Noteboom.

ECI organizza la terza conferenza annuale nel Regno Unito
“Rimarrà la Gran Bretagna una Potenza mondiale, nonostante la Brexit?”

Londra – ECI ha organizzato la terza Conferenza Annuale in Gran Bretagna, in mezzo al caos della Brexit nel parlamento nazionale. Nella cena di ECI al Carlton Club di Londra, venerdì sera, il direttore Fondatore Tomas Sandell ha ricordato ai presenti che “La Gran Bretagna rimarrà una grande potenza a dispetto della Brexit e quindi continuerà ad essere una nazione importante anche per ECI. La Gran Bretagna ha un passato glorioso ed io credo che abbia un futuro promettente, nonostante l’Unione Europea”.

Il direttore di ECI all’ONU Gregory Lafitte ha ricordato all’uditorio il fatto che molti ebrei abbiano trovato rifugio in Gran Bretagna, nel corso degli anni, ed anche che quelli che hanno avevano preso una posizione per gli ebrei sulla terra ferma dell’Europa, come Émile Zola, in seguito hanno trovato un rifugio sicuro nel Regno Unito.

Durante la conferenza nella chiesa Kingdom Faith ad Horsham, sabato 30 marzo, i membri dello staff di ECI, Andrew Tucker, Gregory Lafitte, Ruth Isaac, Emilie Noteboom e Katariina Salmi hanno raccontato del multiforme lavoro di ECI intorno al mondo. La conferenza è stata organizzata dai pastori senior Clive e Jane Urquhart e dai rappresentanti nazionali di ECI nel Regno Unito Alistair and Connie Scott.