di Emanuela Candoli

Padova-Rosh Hashanà 5780 – (29 settembre 2019)

Resoconto XVIII Nazionale Convegno Edipi 2019

Una giornata ricca di emozioni quella vissuta a Padova il 29 settembre2019 : in occasione di Rosh Hashanà 5780 ,Edipi ha celebrato il suo XVIII Convegno nazionale con una giornata speciale ricca di piacevoli sorprese .Evento fortemente voluto e magnificamente organizzato dal pastore Ivan Basana e dalla moglie Andie che per l’occasione hanno invitato a relazionare il rabbino di Padova Locci, la dott.ssa Rossella Genovese,il prof.Mark Surey dell’università di Oxford e con la straordinaria partecipazione della Compagnia “Terra di danza” che , in
anteprima , ha presentato il suo ultimo lavoro lo spettacolo danzante “Echad-ricordati di essere libero”.

La giornata si è aperta con la visita organizzata al Museo ebraico e alla Sinagoga ebraica di Padova:i partecipanti, circa una quarantina, si sono suddivisi in due gruppi e sono stati guidati per le sale antiche del Museo e della Sinagoga ancora attiva concludendo con la visione di un docu-film, presentato anche alla Biennale di Venezia, che  ha narrato i fasti della comunità ebraica di Padova prima della sua distruzione a causa di un incendio nel 1943 provocato probabilmente da squadre fasciste.La sinagoga era stata costruita nel corso del 1500 in stile barocco.Oggi è stata ricostruita ed è tuttora in funzione.

Dopo un pranzo conviviale al ristorante,il gruppo si è spostato al Tem del quartiere Mortise di Padova per la conferenza.Apre il pastore Ivan Basana ,apparso quanto mai emozionato ed onorato nel parlare del contributo della comunità ebraica allo sviluppo culturale ed economico della città di Padova ricordando che proprio a Padova esisteva un Collegio rabbinico in un periodo in cui Padova era un faro in Europa nel mondo ebraico.Subito dopo la parola è passata al vicesindaco di Padova Lorenzoni che ha salutato da parte delle autorità cittadine e poi al rabbino Adolfo Aronne Locci che ha introdotto i relatori del grande tema del Convegno Edipi “Le feste ebraiche” iniziando proprio con Rosh Hashanà ovvero il Capodanno Ebraico che cade tra il 30 settembre e il
primo ottobre 2019.

In Levitico,precisa il rabbino Locci,è chiamato giorno del ricordo o anche giorno del suono.Invece il termine Rosh Hashanà è un termine post biblico.Nel calendario ebraico ci sono ben 4 Capodanno:i due più importanti sono quello della Pasqua (il primo di Nisan) e Tishri. Quello pasquale è consacrato per essere il primo dell’anno .

Il rabbino citando l’esempio della cruna dell’ago precisa il valore dell’impegnarsi per l’altro senza pensare che nulla è perduto per loro ed infiamma i numerosi presenti ribadendo che per gli ebrei questo è considerato l’anno della REDENZIONE E DEL RISCATTO.(E noi diciamo AMEN.)

Di seguito l’intervento della dott.ssa Rossella Genovese che ha presentato il suo libro “L’ombra dei futuri beni” consegnando la prima copia proprio all’applauditissimo rabbino Locci.

Rossella Genovese nel suo intervento ha precisato che le feste aiutano a conoscere la vita di un popolo e ,citando Esodo, chiarisce che le feste del popolo ebraico erano nate e festeggiate nel deserto staccandosi dalle feste pagane.In questo modo Dio iniziò la storia del popolo ebraico con la purificazione e il distacco dagli usi e costumi dei pagani.Le sue parole chiave sono PURIFICAZIONE e INIZIO.

Per ultimo ma non ultimo l’intervento del prof.Mark Surey dall’Università di Oxford che,tradotto egregiamente da Monica Tamagnini, ha lungamente raccontato,con commozione , la sua testimonianza personale. In particolare ha ricordato le sue origini triestine ed ebraiche da parte materna e di come Trieste non abbia protetto i suoi ebrei per
colpa delle leggi razziali di Mussolini.

Nel suo intervento Il prof.Surey ha precisato che le festività ebraiche danno segni distintivi per la cultura ebraica:Rosh Hashanà è preceduta da Shavuot (Pentecoste) che si festeggia leggendo il libro di Ruth e mangiando cheesecake. A questo riguardo racconta l’ aneddotto di come lui abbia fatto questo in Scozia alle tre di notte e di come questo anno sia rimasto colpito dalla generosità di Boaz verso Ruth .La generosità è una caratteristica di Shavuot.

Tra le altre feste cita Purim festa per ricordare come Dio abbia protetto il Suo popolo ai tempi della regina Ester, Pesach (la Pasqua) in cui di nuovo Dio ha protetto il Suo popolo ed infine Sukkot quando Dio ha nutrito il Suo popolo nel deserto con manna e quaglie.Le feste rispecchiano i valori del popolo ebraico e le parole chiave di MARK SUREY sono state PROTEZIONE,GENEROSITA’ perché Dio ha provveduto al Suo popolo. Le feste ,ha concluso,rispecchiano i valori del popolo ebraico.Applausi a scena aperta.Grazie Prof.Surey.

Ha chiuso il convegno la straordinaria performance della Compagnia Terra di danza con lo spettacolo di danze ebraiche ispirato alle feste “Echad-ricordati di essere libero”e con una particolare attenzione al matrimonio come ha ricordato il coreografo e ballerino Antonio Tinti che con la moglie Carla Padovani guida la Compagnia.

Una giornata meravigliosa ricca di emozioni e di gioia che abbiamo potuto condividere insieme grazie all’impegno di Andie ed Ivan Basana, instancabili organizzatori e sostenitori di Israele.

Am Israel Chai.