Bruxelles, 20 maggio 2020 – “Solo il dialogo pacifico, e non misure punitive, porterà avanti il processo di pace in Medio Oriente”, ha dichiarato martedì il direttore fondatore di ECI Tomas Sandell in risposta a una precedente dichiarazione dell’Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri, Josep Borrell, che ha minacciato di adottare “misure punitive” contro Israele se il nuovo governo israeliano procederà con i suoi piani di annessione delle comunità ebraiche in Giudea, in Samaria e nella valle del Giordano.

“Affinché l’Unione europea possa svolgere un ruolo fondamentale nel processo di pace, questa deve impegnarsi in modo costruttivo con tutti i partner della regione, compreso Israele”, ha aggiunto Sandell.

“Il modo più efficace per l’UE di promuovere la pace nella regione è quello di subordinare immediatamente i finanziamenti all’Autorità palestinese al rispetto degli accordi di Oslo ed ai valori universali fondamentali, compresa la necessità di una coesistenza pacifica con lo stato ebraico. E non ci può essere pace nella regione finché l’incitamento istituzionalizzato all’odio e alla violenza continua nelle scuole palestinesi”, ha spiegato.

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