C’è stato un tempo in cui i moralisti (intesi come studiosi di problemi etici) si ponevano domande del tipo se sia lecito mentire consapevolmente se questo serve a una causa considerata eticamente superiore. Oggi ci facciamo meno scrupoli e non ci poniamo nemmeno domande del genere; tuttavia è difficile eliminare del tutto certe remore che, in determinate situazioni, si presentano sotto forma di cattiva coscienza o di una sensazione sia pur vaga di non essere del tutto in regola con le regole (appunto) del gioco. Continua a leggere su moked