Sulla richiesta di perdono avanzata da Emanuele Filiberto di Savoia in merito alle responsabilità della sua famiglia nell’emanazione delle leggi razziste del 1938, il comunicato dell’UCEI è definitivo; ad esso non c’è da aggiungere nemmeno una virgola.
Può invece essere utile una riflessione su due temi che sono strettamente legati all’emanazione di quelle leggi infami: il rapporto tra fascismo e antisemitismo e quello tra fascismo e monarchia sabauda.
Quanto al primo, si è ripetuto molte volte, sulla base delle testimonianze di chi quel periodo l’ha vissuto sulla propria pelle, che quelle leggi apparvero come un fulmine a ciel sereno, qualcosa di assolutamente inatteso. Ma è proprio così o piuttosto quella sorpresa fu il frutto di una rimozione, una rimozione più che comprensibile, la rimozione di un pericolo che in realtà era sempre stato latente anche da quando, ufficialmente, agli ebrei era stata riconosciuta la parità dei diritti di cittadinanza? Continua a leggere su moked