Commento di Sharon Nizza

GERUSALEMME – Scavi archeologici condotti dall’Autorità israeliana per le Antichità hanno riportato alla luce rari frammenti in pergamena di rotoli biblici datati a 2000 anni fa, contenenti porzioni del libro dei Profeti Minori, inclusi Zaccaria e Naum. Si tratta della prima scoperta di questa portata degli ultimi 60 anni, ossia dopo il rinvenimento dei Manoscritti del Mar Morto sempre nell’area del deserto della Giudea, tra il 1947 e il 1956. I Manoscritti, conservati al Museo d’Israele a Gerusalemme, sono considerati una delle scoperte archeologiche più importanti del ventesimo secolo, in quanto riportano le prime trascrizioni in ebraico conosciute dei testi biblici, risalenti al periodo tra il terzo secolo a.C. e il primo d.C. I frammenti rinvenuti nella recente missione archeologica sono in greco (così come una parte minoritaria dei Manoscritti rinvenuti nell’area delle grotte di Qumran, nel Mar Morto settentrionale). Il nome di Dio è scritto tuttavia in alfabeto paleo ebraico, conosciuto dall’epoca del primo Tempio di Gerusalemme (quinto secolo a.C). Tra i frammenti in pergamena rinvenuti, gli studiosi hanno potuto ricostruire un passaggio di Zaccaria 8:16-17: “Ecco ciò che dovrete fare: dite la verità l’un l’altro; veraci e portatori di pace siano i giudizi che pronuncerete nei vostri tribunali. Nessuno trami nel cuore il male contro il proprio fratello; non amate lo spergiuro, perché io detesto tutto questo – dichiara il Signore”.Continua a leggere su informazionecorretta