Analisi di Fiamma Nirenstein

Da quando tutto il mondo ha visto Fauda sullo schermo tv, i «mistaravim» sono ormai di famiglia. Sono agenti israeliani che sanno non solo l’arabo alla perfezione, ma che nel linguaggio, nel comportamento, nel gusto del cibo e nelle esclamazioni, anche parlando nel sonno, sono in tutto e per tutto capaci di arabizzarsi, appunto di «diventare come arabi». Mistaravim. Chi ne vuole capire lo sfondo storico, politico, filosofico, il nodo di avventura, rischio e ideologia che li riguarda può adesso leggere Spie di nessun Paese di Matti Friedman (Giuntina, in libreria dal 29).
E proprio nell’avventura e nel pericolo mortale continuo e nell’eroismo che i quattro mistaravim delle origini dello Stato raccontati da Friedman si giocano tutto: la loro stessa origine familiare e sociale, il loro cuore, il più alto senso della patria ebraica e insieme del legame col mondo arabo. E, fa capire Friedman, la patria non li ha mai ringraziati né li ringrazia abbastanza: sono sempre «mizrachim», orientali, patriarcali, religiosi, in un universo la cui cultura ha il segno genetico della storia europea, anzi, di quella del socialismo. Continua a leggere su informazionecorretta