«Levi rappresenta a suo modo un “tipo” italiano, il genio dalle molteplici qualità. In ognuna dotato». Così scriveva nel 1946 il critico e storico dell’arte Carlo Ludovico Ragghianti nel testo che accompagnava una mostra di Carlo Levi a Roma, mettendo in luce un percorso complesso di scrittore, pittore e uomo politico.

L’esposizione “Levi e Ragghianti. Un’amicizia fra pittura, politica e letteratura” che ha inaugurato alla Fondazione Centro Studi Ragghianti di Lucca (fino al 20 marzo), e realizzata in collaborazione con La Fondazione Carlo Levi di Roma, mette a fuoco il lungo rapporto intellettuale tra queste due figure ricostruendone i diversi aspetti. L’esposizione curata da Paolo Bolpagni, Daniela Fonti e Antonella Lavorgna si snoda tra oltre cento opere e documenti che restituiscono un’amicizia che è un pezzo di storia del nostro Paese.  Continua a leggere su Shalom