È morto all’età di 94 anni il rabbino Chaim Kanievsky, leader della comunità ortodossa israeliana “haredi”, definito dai suoi seguaci il “Principe della Torah”. Kanievsky si è spento nella sua casa di Bnei Brak, centro della vita haredi in Israele.

Figlio di un grande rabbino e discendente di dinastie rabbiniche, Kanievsky ha svolto un ruolo chiave durante le fasi acute della pandemia Covid in Israele, esprimendo soprattutto la necessità di vaccinare la popolazione adulta e i bambini (ha definito i vaccini “una manna dal cielo”).

“Era un vero leader, dalla sua umile casa a Bnei Brak guidava decine di migliaia di persone in Israele, con saggezza, buon senso e abilità rare”, ha ricordato il Premier Naftali Bennett in una nota.

Nato in Polonia nel 1928, Kanievsky iniziò a studiare da ragazzo a Bnei Brak presso la yeshiva di suo zio, il rabbino Avraham Yeshaya Karelitz, allora una delle più importanti autorità ebraiche in Israele.

Kanievsky prestò anche servizio nell’esercito israeliano durante la guerra d’Indipendenza. Divenne una delle principali autorità su tutte le questioni di diritto ebraico, autore di diversi libri di scritti ebraici. Studiava il Talmud per la gran parte della giornata, come ricordano alcune voci, per anni ha risposto a quesiti sulle regole dell’ebraismo, riceveva persone a casa sua gli chiedevano indicazioni sulla legge ebraica e su altri aspetti della vita. Continua a leggere su Shalom