Trovata una misteriosa impronta di una mano impressa in un fossato di difesa di 1.000 anni fa a Gerusalemme. La scoperta è avvenuta durante gli scavi effettuati dall’Autorità israeliana per le Antichità (IAA) nell’ambito di un progetto infrastrutturale lungo la strada adiacente alle mura della città.

Al momento gli studiosi non hanno alcuna spiegazione sul curioso ritrovamento dell’impronta nella roccia del fossato: “Simboleggia qualcosa? Indica un elemento specifico? O è solo uno scherzo? Il tempo potrà dirlo”, dicono i ricercatori.

Il fossato di difesa, risalente al X sec, largo 10 m e profondo tra i 2 e i 7 m, circondava l’intera Città Vecchia. “La sua funzione – ha spiegato Zubair Adawi, direttore degli scavi dell’IAA – era quella di impedire ai nemici di avvicinarsi alle mura e di assediare Gerusalemme. A differenza dei fossati che circondavano fortezze e castelli in Europa, questo fu lasciato senza acqua, la sua larghezza e la profondità erano comunque un ostacolo che rallentava l’attacco di un esercito”. Continua a leggere su Shalom