di e con Miriam Meghnagi nell’ambito della /Giornata della Memoria

 

Gabriele Coen, sassofoni e clarinetto
Andrea Piccioni, percussioni a cornice, darbuka, effettistica
Nicola Puglielli, chitarre

con la partecipazione di *David Meghnagi, voce

È il canto soffio, memoria, catena di messaggi e tradizioni, luogo di
convivenza e di pace. Parla di storie e geografie e non conosce confini.
Sale fino al cielo. Sceglie la vita /Tikkun ‘Olam/, viaggio onirico
nella cultura ebraica che attraversa il tempo e le culture musicali del
Mediterraneo, culla di grandi civiltà e passioni, e dell’Europa intera.

Ripercorre il cammino degli ebrei nella storia e nel dialogo con
l’alterità, in varie lingue (tra cui ebraico, aramaico, arabo, yiddish,
italiano, ladino – lingua degli Ebrei Sefarditi – da Sefarad, Spagna,
bajitto – la lingua degli ebrei di Livorno) e stili. Dal Nord Africa
alla Spagna, all’Italia, ai Balcani, Turchia e Yemen, all’Europa
centrale ed orientale e alla mistica Safed, con lo sguardo rivolto a
Gerusalemme, topos della mente. Unisce e distingue, e nelle differenze
ha sempre presente le affinità e il dialogo.

I ponti su cui si incontrano i popoli sono fragili. /Tiqqun ‘Olam/
vogliono essere speranza e memoria, parole e canti che riparano e siano
di riparo, che ricompongono lacerazioni e fratture, che riscattino il
mondo caduto, che attraversano i mari e le culture e che nelle
differenze ricordino le somiglianze e siano dunque proposta di incontro
e di costruzione di pace. Molti i canti originali di Miriam.

Work in progress, lo spettacolo di Miriam Meghnagi prevede la presenza
di un numero variabile di musicisti di varia estrazione musicale e di
differenti etnie.

*Miriam Meghnagi* <http://www.goethe.de/ins/it/lp/ver/it12194796.htm> –
Biografia

 

Ingresso libero