Questa terza settimana nonche’ intensa e benedetta e’ finalmente stata sopratutto rilassante. Ebbene si, per la prima volta in vita mia non ho subito lo stress delle feste. So che molti ovviamente non saranno d’accordo con me, ma queste sono le mie impressioni e riflessioni sugli eventi che mi accadono! Per me le feste che vanno dal 24 di dicembre al 1 di gennaio sono giorni piu’ stressanti dell’anno. Forse quando ero piccola le vedevo sotto una luce diversa, era bello poter stare a casa da scuola e fare vacanza ma crescendo le cose sono cambiate inevitabilmente. Da adulta questo periodo e’ diventato un periodo di doppio lavoro e di spreco di soldi! Per non parlare del fondamento idolatra da cui nascono queste tradizioni e tutto ciò che fingono di rappresentare. Anche se dopo l’esperienza personale con Yeshua e quindi la conoscenza. non le festeggio piu’, vivendo in in paese dove ancora regna l’idolatria pagana, vuoi o non vuoi sei coinvolta.

Quest’anno invece ho passato il miglior tempo della mia vita. Niente stress, per il 31 dicembre, giornatina alla Spa e lunch/dinner in in ristorante asiatico, alle 22.30 gia a nanna felice, soddisfatta e rilassata per la piacevole e leggera conclusione. La giornata del primo dell’anno e’ trascorsa come una normale giornata con il gruppo di preghiera del Beit Hallel e con una mega-colazione di ringraziamento al Signore per una vittoria ricevuta da una sorella in risposta ad una preghiera che durava da anni. Alleluia, gloria a Dio per la Sua fedelta’ nelle nostre vite e per come Lui si prende cura di noi!!!

Gli unici riferimenti a queste feste provenivano dai messaggi degli Italiani e dalla lotta dei rabbini qui in Israele, che hanno deciso di punire attraverso “l’autorita’ religiosa” quella piccola fetta di popolazione (ma che va sempre piu’ aumentando purtroppo) che festeggia la notte del 31 di dicembre, chiamandola Sylvester. La storia di Sylvester antisemita, per eccellenza, per me era sconosciuta prima di leggere un’articolo su Israel Today. Non sapevo che la festa fosse in onore del Papa romano Silvestro, che fu molto attivo nel presiedere alla conversione di Costantino e che regno’ durante il Concilio di Nicea. Fu Silvestro che convinse Costantino a vietare agli ebrei di vivere a Yerushalaim (Gerusalemme) ed institui’ delle norme anti-ebraiche nel Cristianesimo RomanoNell’Europa dell’est invece in questa giornata si ricordano i giorni dei PROGROM. Praticamente da quando il cristianesimo romano ha stabilito la nascita di Cristo (non Yeshua N.d.A) il 25 dicembre ed anche il 31 come simbolo del regno Cristiano, questo ha poi significato morte al Giudeaismo. Il primo giorno dell’anno e’ diventato giorno contro gli ebrei, sinagoghe e libri che venivano bruciati pubblicamente, non mancavano torture ed uccisioni pubbliche degli ebrei. Nel primo giorno dell’anno del 1577 il Papa Gregorio XIII decreto’ la pena di morte per gli ebrei che non ascoltavano il sermone di Conversione al Cattolicesimo Romano che si teneva nelle sinagoghe romane dopo il servizio del venerdì sera (Shabbat). Nel capodanno 1578 sempre Gregorio XIII costrinse gli ebrei a pagare delle tasse per aprire la Casa di Conversione per convertire gli ebrei. Infine nel nuovo annno 1581 ordino’ alle truppe romane di confiscare le letture sacre della comunità ebraica e migliaia di ebrei vennero uccisi nelle campagne. Praticamente la vigilia del nuovo anno da Sylvester in poi e’ stata segnata da un antisemitismo che continua, attraverso la storia, fino a oggi. Meditiamo dunque anche noi credenti che siamo dalla parte d’Israele tutte le volte che alziamo i calici per brindare al nuovo anno gregoriano.

La settimana e’ continuata con altre scoperte e altri incontri interessanti per me. Partiamo prima dalla scoperta della parola Hamas e della parola Amen! La parola Hamas che troviamo in ebraico in vari versetti, Amos 3:10, Habacuc 1:3, significa violenza e rapina. Mentre la parola Amen che spesso traduciamo con “Così sia” in ebraico e’ un altra forma per dire: “Io Credo!”

Per gli incontri ho avuto finalmente il piacere di fare Shabbat a casa di Rachel Netanel per la prima volta nonostante la conoscessi da parecchi anni. Fantastica e benedetta serata con la vulcanica Rachel (nel sito EDIPI ci sono molti articoli che parlano di lei e molti di voi conoscono già il ministerio di Rachel ). Per l’occasione ho incontrato anche Monica Tamagnini. Il mio amore per Israele e’ iniziato attraverso una sorella americana Louise ma attraverso Monica il “link” si e’ aperto ancora di piu. Proprio attraverso Monica ho fatto il mio primo viaggio nel febbraio 2005 quindi e’ stato emozionante incontrarsi con lei dopo 9 anni in Israele nello stesso momento. Nei giorni successivi ho incontrato a Yerushalaim anche un’altra ebrea messianica, Jetta anche lei incontrata nel 2005 quando ho fatto volontariato per la Festa di Succoth per ICEJ. Ci siamo ritrovate dopo 9 anni ma sembrava che non fosse passato nemmeno un mese. Che dire se non grazie Yeshua per quest’ altro periodo di benedizioni!

So che c’è ancora tanto da scoprire, fare e dare quindi non mi resta che salutarvi con Shavua tov!

Toda Q.

Annalisa’s Adventure to Israel II