Analisi di Giuseppe Laras

Caro direttore, l’importanza del ricordo come antidoto all’antisemitismo è ribadita in ogni commemorazione del Giorno della Memoria. Molto viene fatto. Con mezzi scientifici, tecnici e didattici si cerca di mostrare ciò che di infame ed efferato fu perpetrato dal nazifascismo in Europa — e non solo — dagli anni 30 del ‘900. Si è parlato. Si sono mostrate immagini agghiaccianti dei campi di sterminio, in cui strame fu fatto dei corpi di milioni di esseri umani. Si è ricorso ai superstiti vittime di tali brutture (ai quali va commossa gratitudine per lo sforzo, specie psichico, a cui si sottopongono) per rendere testimonianza dell’annientamento dell’essere umano e dello sterminio del Popolo Ebraico.

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